BASILIO DALLA SCUOLA

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Le due torri del castello di Rodi, vista dal basso

Last Updated on 2024/02/06

BASILIO DALLA SCUOLA  (Basilio della Scola) Di Vicenza.

1460 – 1522 ca.

Anno, meseStato. Comp. venturaAvversarioCondottaArea attività

Azioni intraprese ed altri fatti salienti

1494
……..CampaniaUccide a Vicenza un concittadino. E’ costretto a fuggire a Napoli. Si sposa in tale città.
……..FranciaNapoliAgli stipendi del re di Francia Carlo VIII. Gli è affidato l’incarico di sovrintendente delle artiglierie.
1495
Giu.FranciaVenezia

E’ avvicinato con il fratello Leone dai veneziani che gli promettono la remissione del bando se farà esplodere la santabarbara del campo in modo da distruggere l’artiglieria campale francese. Accetta l’incarico; gli sono anticipati 25 ducati per le spese. Non mette in atto alcun progetto.

1496FranciaSempre agli stipendi dei francesi con i medesimi incarichi di capitano delle artiglierie.
1497Venezia

Entra al servizio dei veneziani. Ha il compito di costruire 100 piccoli pezzi montati su affusti mobili che sparano palle di ferro che vanno da 6 a 12 libbre.

1498
Nov. dic.VeneziaFirenzeToscana e Marche

Combatte nel Casentino. Lascia la regione con Camillo Caracciolo per recarsi nel Montefeltro e raccogliervi vettovaglie e piccoli pezzi di artiglieria necessari per il proseguimento della guerra. Trasporta  verso Bibbiena 3 cannoni, un falconetto e 6 marangoni che sono trascinati da buoi per strade tanto impervie che il tragitto giornaliero è di pochi chilometri al giorno nonostante l’apporto di molti guastatori che preparano anticipatamente la strada. E’ costretto a fermarsi per la pioggia e la rottura delle ruote; a Casteldelci parte dei guastatori si dà alla fuga per cui può raggiungere a Montalone Carlo Orsini solo a fine mese. A dicembre si sposta a Rimini.

1499
Gen.Romagna Marche

Da Rimini si reca a Savignano sul Rubicone per un trattato con alcuni fanti francesi; si trasferisce a Verghereto ed a Casteldelci: si offre di rifornire con 200 uomini le guarnigioni dei monti della Verna e di Bibbiena.

Feb.Marche

E’ ancora a Casteldelci per trasportare alcuni falconetti trainati alla francese. Aspetta l’arrivo di Niccolò Orsini;  si lamenta del comportamento degli stradiotti  che devono scortare le artiglierie i quali si sono    allontanati su Ravenna lasciandolo senza copertura: i veneziani inviano alcuni cavalli nel padovano, nel vicentino e nel trevigiano per soddisfarne le richieste di materiali e di polvere da sparo.

Mar.Romagna

A Rimini è bloccato dalle piogge; è segnalato a Pietracuta con 8 falconetti. Non può muoversi con la necessaria speditezza per la mancanza di denaro per i guastatori.

Apr. mag.Romagna

Si conclude la guerra con i fiorentini: ritorna a Rimini con alcuni cannoni ed altri pezzi di artiglieria che fa smontare in più parti per il viaggio. Si imbarca per trasportarli via mare su apposite navi da carico.

Lug.VenetoE’ letta nel Collegio dei Pregadi una sua relazione sull’uso tattico delle artiglierie nel campo di battaglia.
Ago.Capitano g.le artiglieriaVenetoSi ammala a Verona. Il lavoro di allestimento di nuovi pezzi di artiglieria procede secondo i piani.
1500
Apr. nov.Campania

Fugge a Napoli con 2 cavalli. Vi è fatto incarcerare dalla Serenissima per la sua diserzione: supplica invano più mesi i veneziani per essere liberato. Sarà rilasciato a  novembre. Si offre inutilmente di ritornare a militare per la Serenissima.

1501
Gen.NapoliCampania
Feb. mar,VenetoPresenta a Venezia un progetto di architettura militare riguardante nuove tecniche di fortificazione: gli vengono consegnati in premio 50 ducati.
1506
Gen. feb.VenetoSi attiva con i veneziani affinché sia affidata una condotta a Bartolomeo d’Alviano. Si reca a Venezia per conto del condottiero umbro.
1508
Apr.VeneziaImperoTrentinoHa il comando delle artiglierie sul fronte del Trentino. A Serravalle d’Adige.
1509
Gen.Costretto ad allontanarsi dai territori della Serenissima a causa dei suoi debiti, ottiene un salvacondotto per potervi rientrare.
Feb.Romagna

Gli viene riconosciuta una provvigione annua di 200 ducati. Raggiunge Faenza allo scopo di rafforzarne le difese cittadine; ha il compito di supervisionare il parco artiglierie  delle fortezze e delle città di terraferma.

Mag.VeneziaFranciaCapitano g.le artiglieriaLombardia

Prende parte alla battaglia di Agnadello in cui ha ai suoi ordini almeno 4 bombardieri per 36 pezzi di artiglieria. Subito dopo la sconfitta si porta prima a Brescia con Giovanni Maria da Martinengo, per proseguire successivamente verso il Veneto. E’ tra i primi ad informare i veneziani della rotta subita in Lombardia.

Sett.FranciaVeneziaVenetoDefeziona nel campo francese. All’assedio di Padova.
1510
Giu.FranciaVeneziaVenetoE’ segnalato al campo di Manerba del Garda.
1511
Sett.FriuliAffianca gli imperiali contro Gorizia.
Ott.Veneto

Partecipa all’assedio di Treviso, dove dirige il fuoco di 6 cannoni grossi e di 3 falconetti. E’ sospettato di tradimento dagli imperiali perché, come avvenuto all’assedio di Padova, ostacola la messa in atto di qualsiasi misura offensiva. D’altra parte è in contatto con i veneziani che informa sugli aspetti politici dell’alleanza franco-imperiale, nonché sulle  divergenze di interessi degli alleati nella conduzione della guerra.

1512
Dic.SpagnaFranciaLombardiaA Salò con Alfonso di Carvajal.
1514
Lug.ImperoVenezia FranciaFriuliPrende parte presente nello scontro di Castions nel cui corso viene catturato il provveditore Giovanni Vitturi.
1516
Sett.VenetoAlla difesa di Verona. Si fa notare in particolare per la costruzione di un poderoso bastione nella cittadella.
Nov.VenetoChiede un salvacondotto ai veneziani per potersi recare a Vicenza.
1517
Lug.SpagnaCampaniaOttiene dal re di Spagna Ferdinando il Cattolico una provvigione annua di 1000 ducati. A Napoli.
1520
Mar.CampaniaSi ammala a Napoli.
Ott.RodiGrecia

Parte per Rodi per migliorarne le opere difensive a seguito delle minacce dei turchi all’isola. Vi è chiamato da fra Fabrizio del Carretto, gran maestro dell’ ordine gerosolomitano: rafforza sul mare il bastione di San Niccolò e verso terra 7 baluardi, 5 grandi e 2 piccoli; converte tutte le torri esistenti in baluardi. Fa pure approfondire i fossati e cingere di mura la controscarpa che diviene in tal modo una terza opera difensiva.

1522Grecia

Lascia Rodi alla morte di fra Fabrizio del Carretto: gli sono consegnati 400 ducati. Si reca dall’ imperatore Carlo V. Da questo momento se ne perdono le tracce. A Basilio dalla Scola è dedicata a Vicenza una scuola materna presso la parrocchia Madonna di Pompei.

 CITAZIONI

-“Uomo eccellente nell’arte sua; fonditore, bombardiere, ingegnere, architetto, a levante ed a ponente, coi Veneziani, coi Francesi, coi Tedeschi e coi Rodiani.” GUGLIELMOTTI

-“La messa a punto del cannone come pezzo unico, fuso in una sola volta, avvenne attorno al 1494, su impulso dei problemi logistici dell’impresa napoletana di Carlo VIII. Un contributo fondamentale provenne dalla tecnologia balistica e metallurgica italiana, nella persona di Basilio della Scola, famoso ingegnere vicentino che lavorò in Francia e poi rientrò al servizio della Serenissima, di cui aggiornò il parco artiglierie in ben due occasioni, nel 1496 e nel 1508…Artefice dell’ammodernamento del dispositivo militare di Venezia.” PELLEGRINI

-“Fonditore di cannoni, bombardiero, eccelleva specialmente nell’arte della fortificazione tanto da essere ritenuto dal Bosio “il maggior uomo di questa professione che a quei tempi vivesse.” Era un cultore dell’arte nuova inventata dagli italiani, il protagonista della scuola mista..Tale compariva Basilio della Scola: tale per le testimonianze certe degli scrittori contemporanei, e tale per le opere fatte e tuttora esistenti in Rodi.” TADINI

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