1466 BARTOLOMEO DA PIETRAMALA (Bartolomeo Tarlati) Signore di Monterchi, Anghiari, Pianettole, Ranco, Brancialino. Figlio di Masio da Pietramala, padre di Carlo da Pietramala, cognato di Niccolò Filippo Brancaleoni
+ 1406 (aprile)
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività |
Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1381 |
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…………… | Fuoriusciti | Arezzo |
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Toscana |
Affianca gli Ubertini per rientrare in Arezzo con altri suoi famigliari. Con gli abitanti di Anghiari e di Monterchi si impossessa di Pantaneto. |
Mar. |
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Toscana |
Cavalca nella Valle di Bagnoro: sconfigge gli aretini sul Cerfone facendovi molti prigionieri. Catturato a sua volta, si riconcilia con gli abitanti della città. |
………….. | Città di Castello | Perugia | Umbria | Con Giovanni Tedesco da Pietramala, Federico da Bergamo, Pietro di Cambio e Giovanni di Besso contrasta le milizie di Perugia e di Antonio da Montefeltro comandate da Giovanni e da Guido del Monte a Santa Maria. | |
Sett. |
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Toscana |
Entra in Arezzo con Carlo di Durazzo e 150 lance. Gli abitanti si danno in signoria al re di Napoli. |
Nov. | Pietramala | Napoli |
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Toscana |
Viene scacciato da Arezzo dai Bostoli, dagli Albergotti, dai Camaiano e dal vicario regio Giacomo Caracciolo. Si rifugia ad Anghiari. Inizia da tale località la guerra ai durazzeschi. Interviene Alberico da Barbiano: il Pietramala deve abbandonare il circondario con tutti i ghibellini. Acquista sul mercato di Anghiari dagli avversari i loro bottini di guerra: fornisce loro vettovaglie e di foraggio: per tale comportamento è accusato di avidità dagli altri colleghi di fazione. Ottiene da Marco da Pietramala il castello di Sorci per 1500 fiorini. |
1382 |
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…………… |
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Umbria |
Viene concessa a lui ed al fratello Galeotto la cittadinanza di Perugia; gli è anche donata una casa vicino alla Porta di San Pietro, già appartenente a Pelino Baglioni. |
…………… | Comp. ventura | Siena |
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Toscana |
Affianca Boldrino da Panicale e Guido d’Asciano in una scorreria nel senese. E’ messo a sacco il contado. |
1383 |
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Feb. | Comp. ventura | Siena |
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Toscana |
Segue ancora Boldrino da Panicale nelle sue scorribande; depreda il territorio di Montepulciano. |
Apr. |
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Toscana |
E’ ricevuto in accomandigia dai fiorentini. Entra in discordia con il fratello; poco dopo ha modo di rappacificarsi con il congiunto. |
Estate | Comp. ventura | Cortona |
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Toscana |
Affianca sempre la compagnia di Boldrino da Panicale. |
Ott. |
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Umbria |
Si trova a Città di Castello allorché i fiorentini emanano un lodo che deve portare alla pace tra il comune e Piero del Monte a Santa Maria. |
…………… | Perugia | Fuoriusciti |
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Umbria |
E’ condotto dai perugini per combattere Michelotto e Niccolò dei Michelotti, accusati di volersi congiungere con i fuoriusciti. Entra con il da Panicale nel perugino alla testa di 600 cavalli e razzia numeroso bestiame; si porta, poi, verso il lago Trasimeno, giunge a Castelnuovo, scorre nel Chiugi; mette a sacco Isola Polvese, assale alcuni castelli dei dintorni. Amico di Boldrino da Panicale, gli concede l’arma della sua famiglia. |
1384 |
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Feb. | Fuoriusciti | Perugia |
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Umbria |
Su pressione di Michelotto dei Michelotti muta partito e combatte i perugini a favore dei fuoriusciti; giunge presso Perugia con il da Panicale; rovina Ponte San Giovanni e Ponte Valdiceppi. |
Giu. | Pietramala
Siena |
Città di Castello
Fuoriusciti
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Umbria e Toscana |
Il da Panicale lo coadiuva in una breve contesa con Città di Castello. Sempre con tale condottiero, è assoldato dai senesi senesi per contrastare i locali fuoriusciti. Diviene raccomandato del comune con il fratello Galeotto, cardinale di San Giorgio in Velabro. |
Lug. | Pietramala | Città di Castello |
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Umbria |
Si volge di nuovo contro Città di Castello, i cui abitanti in continuazione infestano le sue terre. |
…………… |
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Sempre con il fratello, è ricevuto in accomandigia anche dal re di Napoli. |
Ott. | Comp. ventura | Milano |
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Toscana ed Emilia |
Si porta con 600 lance nel parmense e nel piacentino; dà alle fiamme a palazzi ed a villaggi, razzia bestiame per rientrare, infine, nelle sue terre. Bernabò Visconti fa riparare tutti i contadini con i loro beni nei castelli del contado ed a Parma. |
Nov. |
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Toscana |
Con la vendita di Arezzo ai fiorentini da parte de Enguerrand di Coucy il da Pietramala fa uccidere in Anghiari alcuni francesi venuti nella città ad acquistare vettovaglie. E’ scacciato dal castello di Sorci. |
1385 |
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Feb. | Pietramala | Firenze |
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Toscana |
Il nuovo capitano di Arezzo gli intima di restituire al comune tutti i castelli ed i villaggi in suo possesso che appartengono, a suo parere, alla giurisdizione cittadina. Al suo rifiuto, è assalito dai fiorentini a Marciano. |
Mar. |
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Toscana |
Perde Pianettole; gli viene conquistata anche Gaenna. |
Mag. |
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Toscana |
Si reca a Firenze e restituisce ufficialmente alla repubblica Anghiari, Gaenna, Pianettole e Montagutello: in cambio delle terre cedute gli viene concessa una provvigione mensile di 100 fiorini. Per Pantaneto e Lelci, che rimangono nelle sue mani, si riconosce raccomandato della Signoria dietro il censo di un palio da consegnarsi per il giorno di San Giovanni Battista. |
Mar. | Firenze | Urbino |
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Marche |
Si dirige a Camerino; arruola il da Panicale per conto dei fiorentini al fine di affrontare le truppe di Antonio da Montefeltro e di difendere, nel contempo, Francesco da Cantiano. |
1387 | Comp. ventura | Firenze |
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Toscana |
Affianca Giovanni degli Ubaldini in una scorreria nel fiorentino. |
1388 |
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Mag. | Milano | C.di Castello |
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Umbria e Toscana |
Coadiuva Pandolfo Malatesta e Tancredi degli Ubaldini contro Città di Castello: è contattato dall’ ambasciatore fiorentino Maso degli Albizzi affinché faccia desistere il Malatesta dalle sue intenzioni. Si porta a Lippiano con 1000 cavalli e 300 fanti. |
Giu. | Bologna | Firenze |
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Umbria e Toscana |
Sempre con il Malatesta è sconfitto presso Umbertide dalle milizie fiorentine condotte da Giovanni Beltoft. I venturieri danno il guasto alle sue terre. A Cortona è contattato dai senesi affinché assoldi il da Panicale. |
1389 |
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Ott. |
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E’ giudicato raccomandato di Firenze ed aderente dei Malatesta in occasione di una tregua stipulata tra fiorentini e viscontei. |
1391 |
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Toscana |
Gode della signoria di Valialla, di Monterchi, di Pantaneto e di Sorci. |
1392 | |||||
Mag. | Umbria | Deruba dei loro beni nel territorio di Città di Castello due mercanti fiorentini. Le mercanzie ed il loro bestiame sono condotti a Citerna. | |||
………….. | Milano | Firenze |
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Toscana |
Contrasta i fiorentini nel Casentino; assale Reggiolo alla cui difesa si trova Antonio da Montegranelli. |
1393 | |||||
Feb. | Pietramala | C. di Castello | Toscana | I tifernati cercano, invano, di impadronirsi di Citerna. | |
Lug. | Umbria | Si collega con il marchese di Civitella, Guido del Monte a Santa Maria, ed il signore di Cortona per continuare la lotta contro Città di Castello. | |||
1396 | Milano | Firenze |
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Toscana |
Milita al servizio del duca di Milano Gian Galeazzo Visconti. |
1397 |
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Gen. |
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Toscana |
Si congiunge nell’aretino con Alberico da Barbiano; provoca gravi danni al territorio finitimo. |
Nov. | Toscana | E’ sempre in guerra con i fiorentini. | |||
1398 |
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Feb. | Chiesa | Perugia |
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Umbria |
Combatte Biordo dei Michelotti nel perugino per conto del papa Bonifacio IX. Con Malatesta Malatesta, Braccio e Carlo di Montone tenta di impadronirsi di Montone: respinto, dà il guasto ai contadi di Città di Castello e di Perugia. |
1400 |
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Giu. |
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E’ dichiarato proprio aderente dal duca di Milano. |
Nov. |
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Toscana |
E’ bandito e condannato al confino dai fiorentini per un trattato tenuto ai danni della repubblica da molti fuoriusciti collegati con i Visconti. |
1401 |
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Gen. |
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Romagna |
Si incontra a Rimini con Carlo Malatesta. |
1404 | |||||
Apr. | Carlo Malatesta fa pressione sui fiorentini affinché gli sia rinnovato il trattato di tregua già in essere. | ||||
1405 |
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Dic. | Firenze | Pisa | 200 fanti | Toscana |
Si unisce con Muzio Attendolo Sforza per tendere un’imboscata a Gaspare dei Pazzi al passo della Cornia verso Suvereto. |
1406 |
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Apr. |
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Muore agli inizi del mese. |
CITAZIONI
Risposta all’accusa di avidità rivoltagli dai ghibellini “Bartolomeo dicea: non me ne caglia,/ perch’io sia for del natural mio nido,/ empia mia borsa e non curo una paglia.” B. DI GORELLO