Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
Condottieri di ventura
1922 ANZI TEDESCO (Aluffo Tedesco)
- 1375 ca.
Anno, mese | Stato. Comp.ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1369 | |||||
………… | Impero | 300 cavalli | Maresciallo | Milita al servizio dell’imperatore Carlo di Boemia. Ha l’incarico di mariscalco. | |
Mar. | Milano | Pisa | Toscana e Umbria | Con Ludovico dalla Rocca, Luchino Novello Visconti e Giannotto Visconti cerca di impadronirsi di Pisa ai danni dei Gambacorta. Alle prime luci dell’alba si avvicina alla Porta del Leone pervenuta in mano dei fuoriusciti condotti dai dell’Agnello: gli abitanti al suono della campana a martello con sedie e panche prelevate nel duomo precludono ogni possibilità di uscita ai difensori. Anzi Tedesco ed il Visconti comprendono che è impossibile entrare con la forza in Pisa ed accettano un colloquio con Pietro Gambacorta. Entra nella città per una piccola porta verso il Camposanto e si reca nel Palazzo degli Anziani. Dopo l’incontro (nel quale verosimilmente a lui ed al Visconti sono consegnati in segreto molti fiorini) ritorna alla Porta del Leone e decide di rientrare a Lucca. Nella marcia di trasferimento depreda la Val di Serchio ove fa numerosi prigionieri e razzia molto bestiame nel territorio di Asciano portando la desolazione sino alla pieve di Calci. Si trasferisce nel perugino. | |
Nov. | Milano | Firenze | Toscana | Si ferma con Giovanni Acuto nel pisano, a San Pietro in Collina. Si sposta in Valdarno e si colloca tra il fosso Armonico e Cascina. | |
Dic. | Toscana | Attraversa l’Arno e combatte nei pressi di Cascina i fiorentini comandati da Giovanni Malatacca: contrattacca gli avversari con 1200 cavalli e 500 fanti e li pone in rotta. Con la vittoria si ferma nel pisano per quattro giorni: a 400 per volta entrano nel capoluogo i suoi uomini per rifornirsi a pagamento (con il denaro prelevato ai fiorentini e con la vendita delle loro armi e delle loro cavalcature) di pane, vino, vestiti e di quanto altro necessario. Si volge verso Prato continuando nelle solite devastazioni. | |||
1375 | Muore. |
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