Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
ANTONUCCIO DELL’AQUILA (Antonino dell’Aquila, Antonuccio dei Camponeschi, Antonuccio Camponeschi). Di L’Aquila. Conte di Montorio.
Signore di Piana dell’Angitola, Tocco di Casauria, Cittareale, Antrodoco. Fratello di Francesco dell’Aquila.
1370 ca. – 1452
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1391 | |||||
Lug. | Fuoriusciti | L’Aquila | Abruzzi | E’ espulso da L’Aquila con i suoi famigliari a seguito di una sommossa nella quale rimane ucciso il fratello Marino. Si salva con il fratello Giampaolo nel castello delle Porraniche. Assediato dai nemici, è fatto prigioniero a seguito di un trattato. Viene consegnato agli uomini di Luigi d’Angiò per essere giustiziato: i suoi seguaci assalgono in L’Aquila la prigione in cui è stato rinchiuso ed è liberato. | |
1392 | |||||
Sett. | Abruzzi | Può rientrare in L’Aquila, seguito poco dopo dal fratello Giampaolo conte di Montorio. | |||
1398 | |||||
……………. | Napoli | Ungheria | Croazia | Segue a Zara il re di Napoli Ladislao d’Angiò. Rimane alla guardia della città con il signore di Barnt. | |
1401 | |||||
Gen. | Napoli | Campania e Calabria | Con il fratello Giampaolo ha il permesso dal sovrano di potersi recare a Napoli. In Calabria. | ||
1403 | Abruzzi | E’ nominato viceré degli Abruzzi. | |||
1404 | |||||
…………… | Venezia | Padova Ferrara | Veneto | Segue con altri due fratelli il fratello Francesco al servizio dei veneziani contro i carraresi e gli estensi. | |
Apr. | Veneto | Lascia Castelfranco Veneto, compie una scorreria nel territorio di Cittadella, si impadronisce di più di 100 carri di merci; molti sono i prigionieri. | |||
Ago. | Veneto | In Polesine con 180 cavalli. | |||
Sett. | Veneto | Alla difesa di Rovigo; esce dalla città con il provveditore Francesco Giustinian ed Enrico dalla Treccia (500 cavalli) e si porta sul Gorzone per costruirvi una bastia. Sulla via del ritorno gli viene sbarrata la strada da Niccolò d’Este, che lo insegue fin sulle porte di Rovigo. | |||
Ott. | Veneto | E’ inviato ancora in soccorso di Rovigo con 150 cavalli e 500 fanti; entra nella città dopo aver eluso il controllo degli uomini di Manfredo da Barbiano. Gli viene dato l’incarico di sorvegliare la Porta di San Giovanni; a fine mese si arrende a patti di fronte agli attacchi del Barbiano. | |||
1405 | |||||
Giu. | Veneto | All’assedio di Padova. Durante le operazioni litiga con Obizzo e Pietro da Polenta. | |||
1408 | |||||
Apr. | Napoli | Chiesa0 | Lazio | Segue a Roma il re Ladislao d’Angiò ai danni dei pontifici. | |
1409 | |||||
Mag. | Parma | Ferrara | Emilia | Milita al soldo di Ottobono Terzi contro gli estensi capitanati da Muzio Attendolo Sforza. Accompagna il Terzi vicino a Rubiera per un incontro con Niccolò d’Este; il signore di Parma vi è ucciso da Micheletto e Lorenzo Attendolo mentre egli rimane ferito nel successivo combattimento. Si unisce con Jacopo Terzi; sorpreso con Giovanni Malvicini da Muzio Attendolo Sforza, è nuovamente ferito e sconfitto in fuga a Guardasone. Viene fatto prigioniero a Traversetolo; è in breve tempo liberato. | |
Ott. | Napoli | Antipapa | Marche | Agli ordini di Ludovico Migliorati contro le milizie dell’antipapa. E’ al fianco del signore di Fermo quando quest’ultimo si incontra nel maceratese, nel piano di San Claudio, con il rettore pontificio della marca d’Ancona. Conquista Porto Recanati. | |
1413 | |||||
Giu. | Antipapa | Napoli | 100 lance | Lazio | Alla difesa di Roma. Presto viene obbligato ad abbandonare la città di fronte alle forze angioine. |
……………. | Abruzzi | E’ nuovamente bandito da L’Aquila. | |||
1414 | |||||
Ago. | Fuoriusciti | Napoli | Abruzzi | Cerca di rientrare in L’Aquila alla morte di Ladislao d’Angiò. Alla difesa della città si trova Conte da Carrara. | |
Nov. | Angiò | Napoli | Abruzzi | Tocca Sant’Antonio; si presenta con due suoi fratelli alle porte di L’Aquila alla testa di 200 cavalli e di 400 fanti. Nella città si trova Obizzo da Carrara. Attende quattro ore in attesa di tumulti all’interno; deluso nelle sue speranze, si reca a Coppito e Borbona dove viene assalito dai montanari che riesce a mettere in fuga. Si ferma a Montereale; raggiunge Luigi d’Angiò cui offre in potere gli Abruzzi. | |
1415 | |||||
Feb. mag. | Abruzzi | A febbraio i Camponeschi, guidati dal fratello Battista, tornano alla carica e costringono Obizzo da Carrara e Berardo da Varano a rinchiudersi nel castello. A fine maggio Antonuccio entra in L’Aquila e continua ad assediare le truppe regie nella cittadella. | |||
Giu. | Napoli | Abruzzi | Con Jacopo Caldora è sconfitto e catturato dallo Sforza presso le mura di L’Aquila. Si accorda con la regina Giovanna d’Angiò e passa al servizio della sovrana. | ||
1416 | |||||
……………. | Napoli | Borbone | Abruzzi | Affronta il grande connestabile del regno Lordino (Lordin di Saligny) che tenta di sottomettere L’Aquila in potere di Giacomo di Borbone, conte de la Marche. | |
Giu. | Abruzzi | Impedisce al Lordino di entrare in L’Aquila; assedia la guarnigione francese nella rocca. Il grande connestabile deve ritornare a Napoli e la fortezza cade in suo potere: il mutamento politico, che avviene nel contempo nella capitale, permette ad Antonuccio dell’Aquila di riottenere i favori della corte. | |||
Lug. | Perugia | Fuoriusciti | Umbria | Alla difesa di Perugia. Con il signore di Rimini Carlo Malatesta è sconfitto dai fuoriusciti guidati da Braccio di Montone. | |
Sett. | Napoli | 150 lance | Abruzzi | Stipula ad Ortona con Conte da Carrara e Jacopo Caldora una tregua con il Lordino: restituisce Cittareale; in cambio riceve la conferma dei suoi beni ed una condotta. | |
Nov. | Calabria | ||||
1417 | |||||
Feb. | Calabria | Viene nominato viceré della provincia della Valle del Crati. | |||
Ago. | Napoli | Borbone | Calabria | Ha l’incarico di reprimere una rivolta suscitata dai partigiani di Giacomo di Borbone. Si porta a Catanzaro; occupa il castello ed inalbera le insegne regie. Gli abitanti massacrano il presidio francese ed egli entra vittorioso nella città alla testa di due compagnie di cavalli; segue nel duomo un solenne Te Deum, cui fa seguito la lettura dei capitoli stipulati. Vengono incarcerati alcuni cittadini fautori della causa di Giacomo di Borbone. Nel proseguo della sua azione interviene con ferocia in Cosenza per reprimere i disordini che qui sono risultati più gravi. | |
……………. | Calabria | Doma la ribellione di Anichino Mormile e di Ottino Caracciolo; conclude una tregua con il signore di Badolato ed il conte di Mileto. Assale anche il marchese di Crotone Braga da Viterbo e lo obbliga a scendere a patti con la regina di Napoli. | |||
1419 | |||||
Ott. | Campania | A Napoli per l’incoronazione di Giovanna d’Angiò. | |||
Dic. | Calabria | Gli è concessa in feudo Angitola. Mantiene le cariche di viceré e di consigliere regio. | |||
1420 | Napoli | Angiò | Calabria | Con il barone Nicola d’Arenula si accorda con il signore di Badolato e con il conte di Mileto, ribelli e favorevoli alla causa di Luigi d’Angiò. | |
1421 | |||||
……………. | Angiò | Napoli | Calabria | La sua crudeltà lo rende così impopolare in Calabria che Luigi d’Angiò è costretto a promettere agli abitanti di Cosenza che non gli avrebbe mai affidato alcuna giurisdizione nella regione. | |
Mar. | Re d’Aragona | Napoli | Calabria | Abbandona la causa della regina Giovanna d’Angiò per quella di Alfonso d’Aragona. Si unisce con 2000 cavalli agli aragonesi che stanno avanzando da Messina. | |
……………. | Calabria | Ottiene il governo di Gerace e di Sinopoli. Espugna Mileto e Cosenza. Affronta in Val di Crati i partigiani degli Sforza. | |||
1422 | |||||
Mar. | Calabria ed Abruzzi | Abbandona la Calabria e rientra a L’Aquila. | |||
……………. | Napoli | Re d’Aragona | Abruzzi | Muta partito e contrasta Braccio di Montone; assume la difesa di L’Aquila che è assediata dai nemici. Controlla in modo particolare il settore delle mura volto verso Paganica. | |
1423 | |||||
……………. | Abruzzi | Sono ributtati da L’Aquila i primi assalti degli avversari. | |||
Apr. | Abruzzi | Si allea con Luigi d’Angiò. Gli rende atto d’omaggio come re di Napoli. | |||
Giu. ago. | Abruzzi | Respinge un attacco generale portato alla città da Braccio di Montone a Porta Barete. Analogo risultato ha ad agosto un assalto condotto da Ardizzone da Carrara e da Niccolò Piccinino alla medesima porta. | |||
Dic. | Abruzzi | Sventa un’imboscata tesa da Conte da Carrara con 300 fanti nei pressi delle mura cittadine. | |||
1424 | |||||
Giu. | Abruzzi | Sconfigge Braccio di Montone nella battaglia di L’Aquila: esce dalle mura con le milizie cittadine e sorprende i bracceschi alle spalle anche perché Niccolò Piccinino, contro gli ordini ricevuti, ha abbandonato la sua posizione per unirsi con i commilitoni. Occupa il castello di Paganica e lo fa distruggere. | |||
Lug. | Toscana | Si reca a Gallicano nel Lazio con 400 cavalli presso il papa Martino V e si offre vanamente al servizio prima dei pontifici, poi dei fiorentini. | |||
Sett. | Si propone ancora a pontifici e fiorentini. la risposta è sempre negativa. | ||||
Ott. | Camponeschi | Orsini | Abruzzi | Contatta i veneziani. In contesa con Pietro Giampaolo Orsini che ha acquistato la contea di Manoppello. | |
Nov. | Venezia | 200 lance e 100 fanti | E’ nominato conte di Montorio e manterrà tale feudo fino al 1438. I veneziani lo assoldano per un anno di ferma e sei mesi di rispetto. | ||
1425 | |||||
Ago. | Fuoriusciti | Perugia | Umbria | Appoggia Jacopo Caldora, Ludovico dei Michelotti e Ludovico Colonna ai danni di Perugia. Nonostante che sia minacciato di ribellione dal papa, si porta sotto Assisi (700 cavalli e molti fanti) e si accampa a Trevi. Un più deciso monito del pontefice e del conte di Urbino Guidantonio da Montefeltro lo inducono a desistere dall’impresa. | |
Ott. | Chiesa Perugia | Viene contattato dai viscontei che gli offrono una condotta di 1000 cavalli; preferisce trasferirsi agli stipendi dello stato della Chiesa e dei perugini. | |||
………….. | Chiesa | Agli stipendi del papa Eugenio IV. | |||
1431 | Venezia | ||||
1432 | |||||
Gen. | Abruzzi | Non si presenta secondo gli accordi nel veneziano sebbene gli siano stati consegnati in precedenza 13000 ducati come prestanza con la mallevadoria del comune aquilano: la Serenissima decreta le rappresaglie ai danni degli abitanti della località. Queste saranno revocate più tardi, nell’aprile 1435, allorché Antonuccio dell’Aquila si impegna a pagare a rate il suo debito. | |||
1436 | |||||
……………. | Chiesa Angiò | Re d’Aragona | Milita agli ordini del cardinale Giovanni Vitelleschi contro le truppe di Alfonso d’ Aragona. Combatte a favore del partito angioino. | ||
Lug. | Lazio | Assedia Amatrice. Francesco Piccinino lo costringe a levare il campo. | |||
……………. | Abruzzi | Si congiunge con Raimondo Caldora. Con tale condottieri assedia in Penne Menicuccio dell’Aquila e Riccio da Montechiaro. | |||
…………… | Re d’Aragona | Chiesa Angiò | Abruzzi | Come altre volte in passato muta partito. Si impadronisce di Pescara a spese di Raimondo Caldora e provoca la ribellione di Chieti. | |
1437 | Abruzzi | Assale Sulmona con il congiunto Battista dei Camponeschi. Nel periodo ricopre l’incarico di giustiziere del regno di Sicilia. | |||
1438 | |||||
Nov. | Abruzzi | Su richiesta di Raimondo Caldora firma una tregua riguardante Sulmona. | |||
1441 | |||||
Apr. dic. | Abruzzi | Il papa Eugenio IV lo nomina senatore di Roma a partire dal successivo settembre. A dicembre deve rinunciare a tale incarico a causa del conflitto in corso. | |||
1442 | |||||
…………… | Re d’Aragona | Angiò | Abruzzi | Contrasta Francesco Sforza, alleato di Renato d’Angiò. Facilita l’ingresso in L’Aquila ad Alfonso d’Aragona. | |
Mar. | Abruzzi | Si impegna, anche a nome della sua città, a versare allo Sforza 10000 ducati per la liberazione del Caldora, prigioniero a Fermo. Il re di Napoli e gli aquilani si rifiutano di pagare la taglia, per cui egli deve promettere di combatterlo nel caso in cui costui non rispetti l’accordo raggiunto per la sua liberazione. | |||
1443 | |||||
Lug. | Angiò | Napoli | Abruzzi | Favorisce ora nel regno la causa di Renato d’Angiò. Il re di Napoli Alfonso d’Aragona penetra negli Abruzzi. | |
Ago. | Abruzzi | I nemici occupano il castello di Fagnano Alto; dietro il suggerimento di un suo avversario politico catturano a Tocco da Casauria la moglie Giovannella Papacoda. Si pone alla difesa di L’Aquila con un forte esercito; offre di arrendersi a patti, ma la sua richiesta non è accettata su consiglio dei suoi nemici. | |||
Sett. | Abruzzi | A metà mese il sovrano si rivolge a lui ed a altri membri importanti della sua famiglia. Il frate francescano Giovanni da Capestrano funge da intermediario. | |||
Ott. | Abruzzi | Capitola. Alfonso d’Aragona entra da solo nella città senza scorta. Si sottomette con gli abitanti ed ottiene un accordo favorevole. Gli aragonesi entrano in L’Aquila con i fuoriusciti, 4000 cavalli e 2000 fanti. Alfonso d’Aragona gli conferma la carica di giustiziere della regione, la signoria di Tocco da Casauria, di Cittareale e di Antrodoco; gli sono assicurati 300 ducati l’anno per le due fortezze, che devono essere consegnate al monarca al termine di un biennio. Gli è pure promesso che gli sarebbe stata resa giustizia in una vertenza riguardante Manoppello. Rientra anche in possesso di Civitaguerra e riceve una pensione annua sulla dogana delle pecore di 60000 once d’oro. | |||
1444 | |||||
Apr. | Abruzzi | Sorgono tumulti in L’Aquila nel corso dei quali sono uccisi 16 suoi partigiani. Nella circostanza corre anch’egli il rischio di essere ammazzato. | |||
1447 | |||||
Estate | Abruzzi | 1000 fanti aragonesi mettono a sacco il suo feudo di Tocco da Casauria. | |||
Autunno | Abruzzi | I fiorentini lo sollecitano a ribellarsi al re di Napoli. | |||
1448 | |||||
Feb. | Gli è offerta dai fiorentini una condotta. Antonuccio dell’Aquila si incontra con un messo di Renato d’Angiò. Alla fine preferisce restarsene inattivo. | ||||
1451 | |||||
Giu. | Abruzzi | A fine mese il re di Napoli incarica il commissario negli Abruzzi Bernardo di Raymo di investigare circa le proteste avanzate da Penne in seguito all’ occupazione operata dagli aquilani, incoraggiati da Antonuccio dell’Aquila, di Farinola e di Montebello di Bertona. | |||
1452 | Abruzzi | Muore a L’Aquila. Sposa Giovannella Pappacoda. |
CITAZIONI
-“Huomo di gran valore, e persona principale in quella Città (L’Aquila).” SUMMONTE
-“Conduttiere di gran nome”. GUALDO PRIORATO
-“Fu il più fortunato della sua famiglia nel predominio dell’Aquila. Anche se fu per lungo tempo alleato col papa, non era eccessivamente pio: il frate Alessandro de Ritiis parla aspramente della sua abitudine, negli ultimi anni di vita, di cavalcare nella piazza dell’Aquila “cum quadam sclavicula puella in croppa sui alby equi”. Sembra che il Camponeschi” portò per qualche tempo il titolo di conte di Montorio, con il quale compare per la prima volta nel novembre 1424 e l’ultima nel 1438: nel 1442 non sembra usarlo più.” PARTNER
-“E la patria sua e mia l’avrebbe pianto, quando non havesse per sua causa, e delle sue gare patito il pubblico assai più che molto…Capitano di guerra di gran nome in quell’età.” CIRILLO
-“Vir rei militaris, sed iam senior, peritissimus.” FACIO
-“Bellicis rebus longo iam tempore clarus.” FONTICOLANO
-“Sin dalla prima giovinezza mostrossi impavido e valoroso guerriero.” DRAGONETTI
-“Uomo illustre nella guerra.” GIOVIO
-“Era in consilio el sengiore Antonuccio/ E disse: Avete intesa la risposta?/ Avea questa citade alla sua posta/ E io ly è facto onore de capuccio;/ Lo benvolere mio dal so se scosta/ Questo comune sempre sarrà ne verde,/ E dì “Chi tucto vole, tucto perde”.” Da un cantare riportato dal PARTNER
-“Signor ‘Ntonuccio a soi guarnimenti/ Da capo a piede armato senza fallo/ Parea un San Giorgio quando sé a cavallo/… Fuor Antonuccio paladin gagliardo/ Verso di lor ne già come sageta,/ E dimostrò, che non era codardo, El primo, e lo secundo a terra getta.” CIMINELLO
-Con Guido Torelli “Militares ductores fama clari.” CRIVELLI
-Con Enrico dalla Treccia “Capitani di provo.” NICOLIO
-“Condottiero del secolo XV, si acquistò buona fama nelle armi.” ARGEGNI