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ANTONIO MARIA AVOGADRO Di Brescia. Conte. Figlio di Luigi Avogadro.
1500 – 1528 (settembre)
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area Attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1512 | |||||
Feb. | Lombardia | I francesi riconquistano Brescia ai danni dei veneziani. Durante il sacco della città è salvato dall’ imprigionamento da parte dei transalpini dallo zio, il conte mantovano Francesco Strozzi. Fuggito in montagna, riesce ad eludere anche i tentativi di cattura da parte del conte di Lodrone che vorrebbe intascare la taglia di 10000 ducati posta dai francesi sulla sua testa. | |||
………….. | Veneto | E’ in grado di raggiungere Venezia. Il Consiglio dei Dieci gli assegna una provvigione annua di 200 ducati. | |||
1517 | |||||
Ott. | Veneto | Il Consiglio dei Dieci gli aumenta la provvigione annua a 500 ducati. Nello stesso anno si sposa con una Fregoso. | |||
1521 | |||||
Ago. | Venezia | Impero | Lombardia | Al campo della Serenissima al comando di alcuni cavalli leggeri. | |
Sett. | 50 cavalli leggeri | Lombardia | A Fontanelle con 50 balestrieri a cavallo. | ||
Nov. | Lombardia | Viene sconfitto e messo in fuga a Pontoglio da Giovanni dei Medici. Si rifugia a Palazzolo sull’ Oglio; per la strada di Rovato raggiunge Brescia. | |||
1523 | |||||
Nov. | Venezia | Francia | Lombardia | A metà mese lascia Rovato per trasferirsi nel bergamasco. | |
1524 | |||||
Feb. | 30 lance | Lombardia | Alla difesa del bresciano con gli uomini d’arme della sua compagnia. | ||
Ott. | Lombardia | Alla guardia di Brescia. | |||
Dic. | Lombardia | Ospita in Brescia Chiara Visconti, figlia di Galeazzo, cui rende visita anche Francesco Maria della Rovere. | |||
1525 | |||||
Mar. | Lombardia | A Brescia. E’ vittorioso in una giostra organizzata dal capitano generale della Serenissima Francesco Maria della Rovere (il premio, una collana del valore di 50 ducati). | |||
1526 | |||||
Feb. | Lombardia | A Brescia. E’ preso a schiaffi da Marcantonio da Martinengo nella residenza del capitano veneziano. | |||
………….. | Venezia | Impero | |||
Giu. lug. | 30 lance | Lombardia | Chiede il permesso di completare l’organico della propria compagnia. A luglio è segnalato al campo di Melegnano. | ||
Ago. | 28 lance | Lombardia | |||
Dic. | Lombardia | Il suo comportamento nel conflitto in corso è elogiato in Collegio dall’ex-provveditore generale Piero Pesaro. | |||
1527 | |||||
Mag. | 45 lance | Toscana | Affianca in Toscana con 20 uomini d’arme il provveditore generale Alvise Pisani; gli altri armati della sua compagnia rimangono di stanza in Lombardia. | ||
Lug. | Umbria | Segue Francesco Maria della Rovere nella sua spedizione in soccorso del papa Clemente VII. E’ segnalato al campo di Ponte Nuovo sul Tevere; viene distaccato ad Assisi con i suoi uomini d’arme e due compagnie di fanti. | |||
Ago. | Marche | Affronta Sciarra Colonna nel territorio di Camerino; costringe l’avversario ad abbandonare la città. | |||
Dic. | 50 lance | Lombardia | |||
1528 | |||||
………….. | Abruzzi | Raggiunge negli Abruzzi il Lautrec. | |||
Apr. | 37 lance | Campania | Prende parte all’assedio di Napoli; ha il comando dei lanzichenecchi che militano al servizio dei veneziani. Con Pietro Navarro contrasta sul monte di San Martino Giovanni d’Urbina che dispone, a sua volta, di 1000 archibugieri e di 4 pezzi di artiglieria. Secondo le sue informazioni il Lautrec e Pietro Navarro dispongono per l’assedio della città dai 4000 ai 5000 lanzichenecchi, 3000 fanti svizzeri, 4000 fanti francesi e guasconi e 2000 italiani. I veneziani a loro volta dispongono di 1000 fanti corsi e di 1200 lanzichenecchi, i fiorentini di 4000/5000 fanti italiani. Le forze avversarie, secondo i suoi calcoli, ammontano a 5000 fanti tra spagnoli e lanzichenecchi e di 2000 fanti italiani. | ||
Mag. ago. | 40 lance | Campania | E’ segnalato sempre sul Monte di San Martino. Con Rossino dei Ciai respinge un attacco degli imperiali. Rossino è colpito alla coscia da un colpo di archibugio. L’Avogadro si trova in breve isolato tra gli avversari e circondato dalla loro cavalleria leggera. Si arrende dopo essere stato ferito da tre colpi di lancia al viso e da uno al collo. Nel combattimento rimangono uccisi pure Rossino dei Ciai e 50 fanti delle Bande Nere. | ||
Sett. | Campania | Muore ad Aversa forse di peste. La sua salma viene tumulata più tardi nella chiesa di Sant’Agata in Brescia. |
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