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ANTONIO LUPO (Antonio Lupi) Di Parma. Fratello di Simone Lupo, cugino di Raimondo Lupo e di Bonifacio Lupo.
- 1412
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1356 | |||||
Nov. | Impero | Milano | Lombardia | Prende parte alla battaglia di Casorate Primo. Nel corso del combattimento viene fatto prigioniero da Lodrisio Visconti. | |
1359 | Lombardia | Ricopre l’incarico di podestà a Pavia. Alla testa delle milizie cittadine sconfigge le truppe di Galeazzo Visconti. Fa molti prigionieri. | |||
1366 | L’imperatore Carlo di Boemia rinnova a lui ed ai congiunti Bonifacio, Raimondo e Simone l’investitura di Soragna; a tutti viene concessa la cittadinanza di Parma, di Cremona, di Mantova e di Reggio Emilia. | ||||
1369 | |||||
……….. | Padova | Veneto | Al servizio del signore di Padova Francesco da Carrara; nella città abita in contrada San Fermo. Ha numerose proprietà immobiliari a Parma, Reggio Emilia, Cremona e Mantova. | ||
Nov. | Veneto | A Belluno. Prende in consegna le chiavi della fortezza cittadina. | |||
1372 | |||||
Lug. | Padova | Venezia | Veneto | Partecipa ad un consiglio di guerra con Francesco da Carrara. Ritornato al campo, interviene e mette in fuga i veneziani che stanno per impadronirsi del passo di Mazzacavallo. | |
Ago. | Veneto | Alle Gamberare con 100 cavalli e 200 fanti, di guardia al serraglio di Sant’Ilario e della relativa bastia. | |||
Sett. | Emilia | E’ impegnato in una missione diplomatica a Ferrara. | |||
Ott. | Veneto | A metà mese esce da Mirano con il fratello Simone per compiere alcune scorrerie nel trevigiano. Entra di sorpresa in Noale con Giovanni da Peraga; giunge arditamente alle porte di Treviso. Nello scontro numerosi sono i morti di parte veneziana; i prigionieri sono incarcerati a Padova. Ritorna alla bastia di Sant’Ilario e respinge un attacco portato dagli avversari via fiume con molti ganzaruoli. Si dirige nuovamente contro Treviso con il fratello Simone; con il voivoda di Transilvania respinge una sortita degli abitanti. | |||
Nov. | Veneto | I veneziani allestiscono un forte esercito ed attaccano Padova. Antonio Lupo appoggia lo zio Bonifacio alla difesa delle Brentelle; fronteggia Rinieri da Baschi; con Simone Lupo fa abbattere il ponte di pietra di Curtarolo. E’ richiamato a Padova con Federico di Vallelonga e Giovanni Mangiadori; passa alla difesa delle Brentelle, nei pressi di Padova. | |||
Dic. | Veneto | Si avvia con Antonio Capodivacca nella laguna in soccorso dei difensori della torre del Curano, investiti da grossi galeoni agli ordini di Michele Dandolo. Vi entrano un connestabile con 20 balestrieri, Luigi Forzaté, Bonzanello da Vigonza ed un ingegnere, Niccolò da Gazzo, che ha il compito di rafforzarne le difese. Inizialmente le navi della Serenissima non possono accostarsi alla torre perché impedite da palizzate che sbarrano loro il passo. I veneziani, tuttavia, riescono a superare tale ostacolo; attaccano la fortezza con i balestrieri e costringono i difensori ad arrendersi a patti. In 10 ore viene eretta un’altra fortezza al posto della vecchia semidistrutta. Antonio Lupo si precipita a Padova ad annunciare la perdita di tale torre. Gli viene ora dato il compito di trasformare la chiesa di Lova in una bastia fortificata; la fornisce di un presidio adeguato. Nel mese è compreso con Raimondo e Gorano Lupo nel trattato di pace stipulato tra i Visconti e la lega avversa. | |||
1373 | |||||
Mar. | Veneto | Ha l’incarico di capitano di Piove di Sacco e di comandante in seconda dell’esercito carrarese. Richiamato dalle grida di soccorso di alcuni saccomanni padovani sorpresi dagli avversari mentre son alla ricerca di fieno e paglia per la cavalleria, esce da Piove di Sacco e muove in loro soccorso con 50 cavalli. Fatto prigioniero con 17 uomini della sua compagnia, viene condotto a Venezia. | |||
Lug. | Veneto | Liberato, viene nuovamente sconfitto e catturato nella battaglia di Medicina e del Buon Conforto da Giberto da Correggio. E’ rilasciato con Bonifacio Lupo dai mercenari che militano per la Serenissima. | |||
1378 | |||||
Lug. | Padova | Venezia | Veneto | Segue Giovanni degli Obizzi all’assedio di Mestre. Dopo un attacco, rivelatosi negativo, alle mura del castello è fra i pochi condottieri, con Giovanni da Peraga, a difendere l’operato del capitano generale. | |
1385 | |||||
Dic. | Emilia | Il signore di Milano Gian Galeazzo Visconti concede a lui ed allo zio Bonifacio il permesso di costruire un castello nel territorio di Soragna in località Cantone dei Manghi. | |||
1386 | |||||
Giu. | Padova | Verona | Veneto | Combatte gli scaligeri. Prende parte alla battaglia delle Brentelle. | |
1387 | |||||
Feb. | Veneto | E’ presente a Cerea ad un consiglio di guerra con Giovanni degli Ubaldini e gli altri capitani dell’esercito carrarese. | |||
……… | Emilia | Rientra a Parma. | |||
1388 | Emilia | Con lo zio Bonifacio ottiene da Gian Galeazzo Visconti il permesso di ricostruire la rocca di Soragna. | |||
1407 | |||||
Dic. | Emilia | Fa parte delle magistrature comunali di Parma. | |||
1412 | Muore. Sua statua nell’oratorio di San Giorgio a Padova. Con Bonifacio Lupo fa edificare a Soragna il castello. |
CITAZIONI
-“Fu milite valoroso.” LITTA
-Con Niccolò Terzi, Bonifacio Lupo, Simone Lupo, Raimondo Lupo, Cermisone da Parma, Ugolotto Biancardo, Ottobono Terzi e Ludovico Gabriotto Cantelli “Fra ‘ restauratori della fama militare Italiana o fra i loro più prodi cooperatori.” PEZZANA