0673 ANTONIO FIESCHI Conte di Lavagna. Signore di Pontremoli, Borgo Val di Taro, Grondola e Zeri. Figlio di Luca Fieschi.
+ 1431 (settembre)
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario
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Condotta | Area attività |
Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1392 | Fieschi | Genova |
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Liguria |
Respinge un attacco portatogli contro da Raffaele Adorno; raccoglie a sua volta 300 soldati. Alla loro testa si reca fino al Monte Fascia con la speranza di un qualche tumulto all’interno del capoluogo a favore dei Fieschi. |
1399 |
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Gen. |
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Piemonte |
Gli abitanti di Moncrivello, suo feudo nel vercellese, gli si ribellano per darsi al conte Amedeo di Savoia. |
1402 |
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Sett. |
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Lombardia |
Si trova a Milano per il funerale di Gian Galeazzo Visconti; ne sorregge la bara nel duomo con Francesco da Sassuolo. |
1421 |
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Ottiene molti privilegi dal duca di Milano Filippo Maria Visconti. |
1423 | Milano | Campofregoso |
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Liguria |
Combatte alla difesa di Genova. |
1425 |
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Giu. | Firenze | Milano | 30 cavalli e 300 fanti | Liguria |
Si oppone inizialmente ai Campofregoso a Rapallo. Nello stesso mese diserta nel campo nemico; abbandona di nascosto Genova e si collega con Tommaso Campofregoso. Giunge a Portofino ove si incontra con i commissari fiorentini Matteo Castellani e Vieri Guadagni. Gli vengono concesse una pensione mensile di 200 fiorini, una condotta di dieci lance a tre cavalli e 300 fanti (di cui 200 balestrieri e 100 pavesari); gli sono dati in prestito 2000 fiorini. |
Dic. |
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Viene dichiarato proprio collegato dalla repubblica fiorentina. Contrasta i genovesi con i cugini Niccolò e Gian Luigi Fieschi. |
1427 |
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Lug. | Fieschi | Genova |
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Liguria |
Si congiunge con Tommaso Campofregoso; con 400 cavalli, 800 fanti e molti suoi partigiani della Riviera di Levante si accampa ad Albaro ed a Terralba nell’attesa che si verifichi un qualche rivolgimento in Genova. |
Ago. |
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Liguria |
Dà l’assalto alle mura di Genova; ne viene respinto con notevoli perdite. Alla notizia dell’arrivo di rinforzi viscontei si ritira a prima Nervi ed in un secondo momento a Recco. Occupa un bastione sul Monte Fascia e ritorna a Quarto, danneggiando il territorio finitimo con l’aiuto di 3 galee, di cui 2 fornitegli dai fiorentini ed una da Giovanni Grimaldi. E’ obbligato a riparare a Recco con la disfatta della sua flotta. |
Dic. |
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E’ dichiarato dal duca di Milano, Filippo Maria Visconti, suo collegato ed aderente. |
1431 |
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……… | Firenze | Milano |
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Toscana |
Si trova a Pisa con Jacopo Adorno per contrastare sempre i viscontei. |
Ago. |
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Liguria |
Con altri fuoriusciti genovesi come Giacomo Adorno si imbarca sulla flotta guidata dal veneziano Piero Loredan. E’ a bordo della galeazza fiorentina. Prende parte alla battaglia di Rapallo nella quale viene sconfitta la flotta genovese comandata da Francesco Spinola. Occupa Recco. |
Sett. |
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Toscana |
Si reca a Firenze a testimoniare a favore di Raimondo Mannelli, accusato dal Loredan di non averlo voluto raggiungere con la scusa di danni subiti dalla sua nave nel corso di una precedente battaglia navale. Giunge a Porto Pisano. Alla notizia che Micheletto Attendolo è sotto Calci per impadronirsi della località, esce da Pisa con Jacopo Adorno e raggiunge il campo fiorentino per osservare le operazioni di assedio. Decide di rientrare a Pisa; rifiuta la scorta offertagli da Micheletto Attendolo: arrivato all’osteria posta tra Calci e la Porta delle Piagge è sorpreso da alcuni uomini d’arme comandati da Rossetto da Pavia. Rimane ucciso nello scontro con Jacopo Adorno mentre sta tentando di difendersi. |
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