
Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
ANTONIO FABBRI Dalmata.
Padre di Paolo Fabbri.
- 1500 (agosto)
Anno, mese | Venezia | Austria | Trentino | Azioni intraprese ed altri fatti salienti | |
1487 | Venezia | Austria | Trentino | Alla conquista di Tesino. | |
1488 | |||||
…….. | Faenza | Romagna | Milita agli stipendi del signore di faenza Galeotto Manfredi. | ||
Mag. | Faenza | Milano | Romagna | Galeotto Manfredi viene ucciso dalla moglie Francesca Bentivoglio. Antonio Fabbri si oppone al fatto che Faenza cada in potere degli sforzeschi. | |
1495 | |||||
Lug. | Venezia | Francia | Emilia | Si segnala alla battaglia di Fornovo. | |
Ago. | 100 fanti | Piemonte | Assedia Novara agli ordini di Francesco Gonzaga. E’ ferito da una freccia ad una gamba in un attacco portato alla Porta di Sant’Agapito ed a un bastione vicino. | ||
Nov. | Venezia | Forlì | 150 fanti | Romagna | Affianca il provveditore Bernardo Contarini al recupero di Castelnuovo nel ravennate, di cui si è impadronita la signora di Forlì Caterina Sforza. Il Fabbri intima la resa e minaccia di uccidere tutti i difensori in caso di resistenza: i contadini che si sono asserragliati nel borgo (nonostante i disordini suscitati dai suoi soldati con quelli di Giacomo di Tarsia), si arrendono dopo due giorni. Con Niccolò da Nona e Giorgio Paleologo costringe alla resa poco dopo anche i difensori della rocca e della torre. Viene lasciato alla guardia della località con 125 uomini. |
1496 | |||||
Mar. | Venezia | Francia | Campania | E’ inviato con Girolamo da Venezia in soccorso del re di Napoli Ferdinando d’Aragona; è assalito a Conza della Campania dagli avversari. Tiene loro testa in attesa di rinforzi; in un secondo momento si ritira lentamente in un terreno più ampio in modo da potere permettere l’utilizzo degli stradiotti. E’ ferito leggermente al braccio sinistro da un colpo di schioppetto. | |
Apr. | Puglia | A Foggia con Francesco Grasso e Giovanni da Feltre. | |||
Lug. | Basilicata | Nei pressi di Venosa a predare bestiame. | |||
Ott. | Romagna | Rientra in Romagna; si unisce con il capitano di stradiotti Giovanni Mormori, entra nel forlivese e vi appoggia alcuni suoi parenti ai danni di loro avversari. Chiama Polidoro Tiberti, che sta a Cesena, a fare da paciere fra le fazioni; quest’ultimo conclude una tregua di venti giorni tra le parti. | |||
1497 | |||||
Sett. | Venezia | Firenze | 200 fanti | Toscana | Lotta a favore dei pisani contro i fiorentini. |
1498 | |||||
Lug. | Toscana | A Settimello con la sua compagnia di fanti. | |||
Ago. | Toscana | A Cascina, con Giacomo Savorgnano e Giacomo di Tarsia. | |||
Sett. | Toscana | A Cascina con 900 fanti. Provvede a rafforzare le difese della località. | |||
1499 | |||||
Apr. | Pisa | Firenze | Toscana | Con la firma della pace tra veneziani e fiorentini rimane inizialmente agli stipendi dei pisani. | |
Lug. | Venezia | Impero Ottomano | Friuli | Ritorna al soldo della Serenissima al fine di fronteggiare eventuali incursioni dei turchi in Friuli. A Gradisca d’Isonzo. | |
Ago. | 170 fanti | Friuli | E’ consegnata una paga ai suoi uomini fermi a Gradisca d’Isonzo. | ||
Sett. | Friuli | Il suo comportamento in tale conflitto viene lodato a Venezia dal provveditore Andrea Zancani. | |||
1500 | |||||
Mag. | 200 fanti | Romagna e Veneto | Lascia Ravenna e si porta a Rimini, pronto a partire per il Levante. Effettua la rassegna della sua compagnia al Lido di Venezia e si imbarca per Modone. | ||
Giu. | Governatore fanteria | Grecia | A Corfù ed a Modone. Viene nominato governatore della fanteria. | ||
Lug. | Grecia | I suoi fanti reclamano per il ritardo delle paghe. Assalito dai turchi, resiste bravamente ai loro attacchi; si distingue per la sua ingegnosità. Esce dalla Porta di Modone con 600 uomini per impedire che la polvere da sparo e le armi, inviate dai veneziani via mare, cadano nelle mani dei turchi. | |||
Ago. | Grecia | E’ ucciso in combattimento. Per riconoscenza i veneziani concederanno nel 1501 al figlio una provvigione mensile di 8 ducati ed a ogni figlia una dote di 150 ducati. |
CITAZIONI
-Con Giovanni da Feltre “Valorosi capitani.” GIOVIO
-“Militari gloria praestans.” G. ROSSI
-“Capitano di valore non ordinario, e che in guerra tanto fu celebre.” S. PASOLINI
-“Antonio Fabbri con qualche seicento/ da l’altro canto uscì fora de la porta/ per aiutar christian in un momento/ polvere e arme ognun qualcosa porta/…/ Antonio cum soi fanti valorosi/ vede ne la città i turchi in piaza/ con quelli semitari (scimitarre) sanguinosi/ uscitosi tutto di color in faza/ e per le piaghe sue dubiosi/ ch’el sangue ognor si svena e si s’agiaza (diviene freddo)/…/ Cussì el franco antonio cade morto / in megio (mezzo) il sangue d’altri morti in terra./ Venetia ben ha perso un spirto acorto/ che fo sempre fidel in la lor guerra.” CORTESI
-“Anton de fabri mai fo stancho o lasso.” G. SENESE
-“Era segnalato come capitano instancabile e molto ingegnoso.” SPADA
-“Conestabile dei Veneziani, nell’arme famoso, gagliardo e valente al sommo.” DALL’ARA