1422 ANTONIO DELLA PERGOLA Conte di Biandrate o di San Gregorio. Signore di Sartirana Lomellina. Figlio di Angelo della Pergola, fratello di Leone della Pergola.
1400 ca. – 1453 ca.
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività |
Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1427 |
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Ott. | Milano | Venezia | Lombardia |
Viene fatto prigioniero nella battaglia di Maclodio. |
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1428 |
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Apr. | Lombardia |
Affianca Niccolò Piccinino in una spedizione punitiva in Val Seriana. I due capitani, al comando di 1300 cavalli, 200 fanti e 1500 ghibellini, colgono di sorpresa la guarnigione di Albino (400 fanti), fanno molti prigionieri, compiono razzie e depredano in modo brutale la popolazione: vengono catturati 100 fanti e 60 prigionieri di taglia; i ducali si appropriano di 1200 pezze di panno e di altre suppellettili. A metà mese, alla morte del padre, viene confermato con il fratello Leone nel feudo di Sartirana Lomellina: la cerimonia si svolge a Milano nel palazzo del consiglio segreto sito a Porta Vercellina, parrocchia di San Protaso in Campo. |
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1430 | |||||
…………….. | Lucca | Firenze | 250 lance | Toscana |
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Dic. | Toscana |
Giunge a Pietrasanta con il Piccinino. Ai suoi ordini prende parte alla battaglia del Serchio. Con Niccolò Terzi ha il comando della prima schiera forte di 400 cavalli ciascuno. L’insegna dei due condottieri è rappresentata da tre rose vermiglie in campo bianco.
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1431 |
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Primavera | Milano | Firenze | Liguria |
E’ inviato con Niccolò Orso e Leone Sforza in soccorso dei genovesi minacciati dai fiorentini. |
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Lug. | Toscana |
Viene assalito di sorpresa a Ponsacco da Micheletto Attendolo; con Antonio da Pontedera cerca di resistere; è sconfitto dopo quattro/cinque ore di lotta con la perdita di 70 cavalli e dei carriaggi. |
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1432 |
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Apr. | Toscana | Scorta da Siena verso Roma l’imperatore Sigismondo d’Ungheria. | |||
………………. | Toscana |
Contrasta nel senese i fiorentini; occupa Santa Maria di Trebbio (Trebbio) con Bernardino degli Ubaldini della Carda. A tale successo segue il recupero di molti altri castelli del volterrano; da qui porta la guerra nel pisano. |
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Mag. | Toscana |
Con Giacomo di Vico ed il Pontedera penetra in Valdarno, vi fa numerosi prigionieri e razzia molti capi di bestiame; vengono pure saccheggiati diversi piccoli centri. |
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Giu. | Toscana |
Al comando della seconda schiera con Giacomo di Vico prende parte alla battaglia di San Romano. Nel combattimento si scontra con il Carapella.
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Ott. | Emilia |
Aggredisce in Casalpò Francesco da Correggio; lo costringe alla resa con Erasmo da Trivulzio. |
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1436 | Milano |
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1439 | 75 cavalli | Lombardia |
Il duca di Milano Filippo Maria Visconti, con proprio decreto, conferma a lui ed al fratello Leone alcuni privilegi fiscali. Ha il comando di 75 cavalli. |
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1440 | Lombardia |
Sulla fine dell’anno, sempre con il fratello, perde il feudo di Biandrate e rimane in possesso del solo feudo di Zeme in Lomellina, la cui titolarità, peraltro, è contestata dai canonici del capitolo di Santa Croce di Mortara. |
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1443 |
Il fratello Delfino, vescovo di Parma, contesta la legittimità della sua nascita; la richiesta non è accolta dal consiglio di giustizia di Milano che conferma i suoi diritti sui beni paterni. |
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1453 |
Muore in estreme difficoltà economiche a causa dei debiti accumulati assieme con il fratello Leone. |
DUE CITAZIONI
Imitatore del valore paterno. Capitano valoroso.