1471 ANTONIO DA PIETRASANTA (Antonio Sampiero)
+ 1530 ca.
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività |
Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
……… | Firenze | Pisa |
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Toscana |
Combatte i pisani agli ordini di Piero del Monte a Santa Maria. |
1509 | |||||
Lug. | Venezia | Impero | 200 fanti | Friuli |
Lascia Udine per trasferirsi alla difesa di Cividale del Friuli con Vigo da Perugia, Paolo Basilio e Luca d’ Ancona (350 provvigionati). Respinge un attacco terminato con la perdita di 300 uomini ed altrettanti feriti tra gli imperiali: tra i veneziani vi sono 25 morti e quattro feriti. L’assalto è portato al borgo di San Domenico a seguito di un intenso bombardamento (400 colpi) che rovina la cinta muraria per sei passi: lo spazio interno è riempito di fascine e di polvere di bombarda cui viene dato fuoco alle spalle dei primi attaccanti. L’incendio disordina le file nell’esercito imperiale; sono sterminati dai difensori i soldati nemici trovati isolati. Il ruolo del Pietrasanta nell’azione è elogiato dal provveditore Federico Contarini. |
1510 | |||||
Mar. |
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200 fanti | Friuli |
Ritorna alla difesa di Cividale del Friuli con 200 provvigionati. Si sposta quindi a Gradisca d’Isonzo con il provveditore generale Alvise Dolfin. Da qui con Baldassarre di Scipione, Luigi da Porto e Vigo da Perugia scorre nel territorio nemico. |
Apr. |
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200 fanti | Friuli |
Conquistata Vipulzano, ne è preposto alla difesa con Vigo da Perugia (50 fanti): con l’avvicinarsi degli imperiali preferisce ritirarsi. |
Mag. | Venezia | Impero Francia |
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Veneto |
Si reca a Venezia per chiedere di lasciare Cividale del Friuli. |
Giu. | 94 fanti | Friuli | |||
Lug. |
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70 fanti | Friuli |
Ottiene il permesso di lasciare Cividale del Friuli dal provveditore cittadino Andrea Contarini; è spostato ad Udine. |
Ago. | 83 fanti | Friuli |
Rientra a Cividale del Friuli. |
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1511 | |||||
Ago. |
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93 fanti | Friuli |
E’ sempre segnalato di stanza a Cividale del Friuli. |
Ott. | Veneto |
Passa alla difesa di Treviso. |
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1512 | |||||
Gen. |
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Friuli |
Ritorna a combattere gli imperiali in Friuli. |
Mar. | 38 fanti | Friuli |
Ad Udine. |
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Sett. |
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230 fanti | Lombardia |
E’ trasferito nel bresciano; prende parte all’assedio di Brescia: è inquadrato nella prima squadra che deve attaccare le mura cittadine. |
Ott. |
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Ha ora ai suoi ordini diretti 170 fanti. |
1513 | |||||
Gen. | Venezia | Spagna Milano | 122 fanti | Lombardia |
Esce da Orzinuovi e si porta a Crema. |
Giu. |
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Lombardia |
E’ segnalato all’ assedio di Castelleone con 117 fanti. |
1514 | |||||
Ago. |
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Lombardia |
Esce da Crema con Baldassarre da Romano; punta alla volta di Sabbioni ove gli avversari hanno eretto una bastia presso la chiesa di San Lorenzo: attacca l’avanguardia composta di soldati tedeschi e spagnoli ed obbliga la guarnigione ad arrendersi a patti. Prende parte alla battaglia di Ombriano. |
Nov. |
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Lombardia |
Segue Renzo di Ceri alla difesa di Bergamo. |
1516 | |||||
Mar. |
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Lombardia |
E’ sempre alla guardia di Crema con 117 fanti. |
Mag. |
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Lombardia |
Viene licenziato dal provveditore generale Andrea Gritti. |
1521 | |||||
Giu. | Venezia | Impero |
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Lombardia |
Ha il compito di raccogliere 100 fanti con i quali si porta alla difesa di Asola. |
1524 | |||||
Sett. |
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Grecia |
Trasferito a Corfù, il Collegio dei Pregadi gli concede una provvigione di 13 ducati per paga, per otto paghe l’anno. |
1530 |
Muore. |
CITAZIONI
-“Hom di gran fama e molta gagliardia./…/ …era il primiero/ con una ronca in man da sir gagliardo/ e ricopriva tutto quel sentiero/ di membra tronche, come un leopardo./ Nel ferir mostrava atto, e leggiero/ sì che ogniun franco (francese) pareva codardo/ a par di lui, tanto era valoroso/ di sangue tinto, e tutto polveroso./…/ (alla difesa di Cividale del Friuli)…/ Antonio pietrasanta se distruggie/ sopra le mura a giettar solfi, e piombi,/ e travi, e sassi, e come un toro ruggie/ quando par chi nel ciel il suon ribombi.”/…/ (Alla difesa di Crema) Da pietrasanta antonio, e franco/ contra nemici ben s’adoperava/ e non fu visto in quella ciuffa stanco/ ma sempre arditamente contrastava/ et hor dal dritto, hor dal sinistro fianco/ ogni nemico a furia il molestava/ ma lui di lor ne curava poco/ girando intorno come un vivo foco.” DEGLI AGOSTINI