ANTONIO DA MONTEFELTRO

0
2978
Battaglia di Fornovo
Battaglia di Fornovo, Galleria delle Carte Geografiche, Musei Vaticani

Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura

A –  – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – – Z

Indice delle Signorie dei Condottieri: ABCDEFGIJLMNOPQRSTUVZ

ANTONIO DA MONTEFELTRO  Di Urbino. Conte di Cantiano. Signore di Cantiano e di Sant’Agata Feltria.

Figlio naturale di Federico da Montefeltro, fratello di Guidobaldo da Montefeltro, cognato di Roberto Malatesta, genero di Marco Pio.

1450 – 1508 (agosto)

Anno, meseStato. Comp. venturaAvversarioCondottaArea attività

Azioni intraprese ed altri fatti salienti

1469
…………….MilanoChiesaRomagna

Abbandonati gli studi per esercitare il mestiere delle armi, segue il padre Federico contro i pontifici comandati da Alessandro Sforza. Si muove in soccorso di Roberto Malatesta.

Ago.RomagnaPrende parte alla battaglia di Mulazzano.
1471
Mar.LombardiaA Milano, a rendere omaggio al nuovo duca di Milano Galeazzo Maria Sforza.
Sett.LazioA Roma con Ottaviano degli Ubaldini a rendere omaggio al papa Sisto IV.
1473MarcheOttiene dal padre il rettorato di Sant’Agata Feltria che manterrà fino al 1500.
1474Campania Lazio

Si reca a Napoli con il padre. Alfonso d’Aragona lo arma cavaliere e gli concede l’ordine dell’Ermellino. Di seguito affianca il padre a Roma (giugno), dove è armato cavaliere di San Pietro. Ai primi di settembre, dopo la resa di Niccolò Vitelli a Città di Castello, è ancora a Roma con il padre. Presenta in Vaticano ai cardinali l’ex-signore della città.

1475
Giu.RomagnaA Rimini, per il matrimonio della sorella Elisabetta con il signore della città Roberto Malatesta.
AutunnoSi sposa con Emilia Pio, figlia di Marco. A seguito del matrimonio sarà per un decennio anche capitano d’armi del suocero.
1477
Ago.SienaComp. venturaToscanaAgli stipendi dei senesi. Gli è riconosciuto uno stipendio di 5000 ducati. Viene battuto a Chianciano da Carlo di Montone.
1479SienaCapitano g.le
1480
Mar.Siena
1482
Giu.FirenzeChiesaUmbriaSi muove nelle vicinanze di Città di Castello al fine di sostenere l’azione di Niccolò Vitelli.
Lug. ago.MilanoVenezia ForlìEmilia e Romagna

Si reca a Ferrara.  Lascia di nascosto la città: inseguito dai balestrieri di Ercole d’Este, è raggiunto per essere condotto nel castello. Di seguito ha l’incarico di muovere contro Forlì con 12 squadre di uomini d’arme. Si collega con Galeotto Manfredi ed a agosto assedia la città coadiuvato dai  fanti di Giovanni Bentivoglio.

Sett.Romagna

A Larino, nei pressi di Forlì. Alla morte del padre, con Ottaviano degli Ubaldini assume la tutela del giovane fratello Guidobaldo erede del ducato di Urbino. Ha anche l’incarico di comandare le compagnie paterne.

Ott.E’ minacciato dal papa Sisto IV di perdere l’investitura di Urbino nel caso in cui le milizie feltresche non cessino le ostilità ai danni dello stato della Chiesa. Stesso messaggio riceve dal legato pontificio di Perugia, il vescovo di Treviso e patriarca di Antiochia Lorenzo Zane.
1483
Lug.100 lanceLombardiaContrasta in Lombardia le milizie veneziane capitanate da Roberto da San Severino.
Sett.Lombardia

Si trova a Mantova allorché il duca di Calabria Alfonso d’Aragona fa benedire, in una cerimonia tenutasi nella chiesa di San Francesco, le bandiere dell’ esercito collegato.

Ott.LombardiaAll’assedio di Asola.
1484FirenzeGenovaLiguriaAffronta i genovesi nella guerra di Sarzana.
1489
Ott.MarcheA Pesaro con il fratello Guidobaldo per le nozze di Giovanni Sforza con Maddalena Gonzaga.
1490
Apr.LazioAccompagna a Roma il fratello Guidobaldo allo scopo di rendere omaggio al nuovo pontefice Innocenzo VII.
1494
Ago.NapoliFrancia100 lance e 40  cavalli leggeriRomagna

Viene condotto dagli aragonesi per fronteggiare i francesi con 400 cavalli e 40 balestrieri a cavallo; con Antonio di Costazola conduce in Romagna otto squadre del fratello Guidobaldo.

…………….Romagna

Alla testa di 80 cavalli si scontra a Cantalupo Selice con altrettanti cavalli francesi (tra i suoi  si registra la perdita di 7 uomini e la cattura di altri 3, contro 2 morti tra i francesi).

Nov.VeneziaRomagna

A Cesena; con il suo intervento mette in fuga Guido Guerra da Bagno, che sta per avere la meglio sulle truppe di Niccolò Orsini. Con Giuliano da Carpi, Antonio da  Montefeltro passa agli stipendi dei veneziani: la condotta rimane immutata.

1495
Gen.VeneziaFrancia400 cavalli

La condotta è stabilita in tre anni di ferma ed in uno di rispetto: gli è imposto di combattere contro qualsiasi avversario con l’eccezione del fratello Guidobaldo.

Mar.Marche Emilia e LombardiaEsce da Urbino con 3 squadre di uomini d’arme, transita per Ferrara e si trasferisce nel bresciano.
Lug.VeneziaFranciaEmilia

Giunge al campo. Assiste da spettatore alla battaglia di Fornovo dove ha il comando con Giovan Francesco Gambara del terzo squadrone forte di 492 lance. Non vuole entrare in azione per gli ordini ricevuti in precedenza da Francesco Gonzaga, che neppure i provveditori veneziani sono in grado di cambiare. Non tutti si comportano nello stesso modo perché alcuni condottieri del suo colonnello non seguono il suo esempio e si gettano nel combattimento. Per tale comportamento Antonio da Montefeltro è subito licenziato dai veneziani.

…………..MarcheRientra nel Montefeltro.
1498
Ott.VeneziaFirenze100 lanceAffianca con con la sua compagnia il fratello Guidobaldo impegnato nella spedizione in Casentino ai danni dei fiorentini.
Dic.Marche

E’ segnalato a Bibbiena; giunge a Casteldelci dove si incontra con Piero dei Medici.

Dic.Toscana e MarcheAlla difesa di Bibbiena. Si incontra a Casteldelci con Piero dei Medici.
1499
Gen.Marche

E’ segnalato sempre  a Casteldelci, ove raccoglie 1500 fanti, quasi tutti cernite. I soldati dovrebbero trasportare vettovaglie agli uomini di Bartolomeo d’Alviano che stanno difendendo i monti della Verna. Spedisce a Montecoronaro 100 sacchi di farina con 100 fanti e 9 muli:  anche in questo caso la sua azione non si rivela incisiva  suscitando le proteste del provveditore veneziano Giovanni Paolo Gradenigo.

……………MarcheIl fratello gli ordina di ritornare ad Urbino.
Ago.VeneziaMilanoMarchePresenzia alla rassegna dei provvigionati inviati dal duca di Urbino Guidobaldo da Montefeltro a sostegno dei veneziani contro le truppe del duca di Milano Ludovico Sforza.
1508
Ago.

Muore a Gubbio di sifilide o di idropisia, secondo alcune fonti. La sua salma è tumulata nella cappella del suo castello di Cantiano. Ritratto con il padre nella Pala di Brera, dipinta da Piero della Francesca: vi compare come un angelo. Sposa Emilia Pio, figlia di Marco.

 CITAZIONI

-“Gentile e valoroso cavaliere e chiaro anche in guerra.” UGOLINI

-“Giovane di grand’animo et di grande speranza.” MUZIO

-“Fu chiarissimo militare.” COLUCCI

-“El conte Antonio guerriere fino/ de montefeltro tempesta mena/ quando fo con inimici alle mane.” Da “La storia del re di Francia” in GUERRE IN OTTAVA RIMA

-“Pien di valore.” G. SENESE

-Alla battaglia di Mulazzano “Mostrava in vista le paterne e altiere/ opre di Marte, Antonio chiamato/ già obedito molto in tal mestiere.” SANTI

Fonte immagine in evidenza: wikipedia

Print Friendly, PDF & Email

Rispondi