Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
ANTONIO DA MONTEFELTRO Di Urbino. Conte di Cantiano. Signore di Cantiano e di Sant’Agata Feltria.
Figlio naturale di Federico da Montefeltro, fratello di Guidobaldo da Montefeltro, cognato di Roberto Malatesta, genero di Marco Pio.
1450 – 1508 (agosto)
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1469 | |||||
……………. | Milano | Chiesa | Romagna | Abbandonati gli studi per esercitare il mestiere delle armi, segue il padre Federico contro i pontifici comandati da Alessandro Sforza. Si muove in soccorso di Roberto Malatesta. | |
Ago. | Romagna | Prende parte alla battaglia di Mulazzano. | |||
1471 | |||||
Mar. | Lombardia | A Milano, a rendere omaggio al nuovo duca di Milano Galeazzo Maria Sforza. | |||
Sett. | Lazio | A Roma con Ottaviano degli Ubaldini a rendere omaggio al papa Sisto IV. | |||
1473 | Marche | Ottiene dal padre il rettorato di Sant’Agata Feltria che manterrà fino al 1500. | |||
1474 | Campania Lazio | Si reca a Napoli con il padre. Alfonso d’Aragona lo arma cavaliere e gli concede l’ordine dell’Ermellino. Di seguito affianca il padre a Roma (giugno), dove è armato cavaliere di San Pietro. Ai primi di settembre, dopo la resa di Niccolò Vitelli a Città di Castello, è ancora a Roma con il padre. Presenta in Vaticano ai cardinali l’ex-signore della città. | |||
1475 | |||||
Giu. | Romagna | A Rimini, per il matrimonio della sorella Elisabetta con il signore della città Roberto Malatesta. | |||
Autunno | Si sposa con Emilia Pio, figlia di Marco. A seguito del matrimonio sarà per un decennio anche capitano d’armi del suocero. | ||||
1477 | |||||
Ago. | Siena | Comp. ventura | Toscana | Agli stipendi dei senesi. Gli è riconosciuto uno stipendio di 5000 ducati. Viene battuto a Chianciano da Carlo di Montone. | |
1479 | Siena | Capitano g.le | |||
1480 | |||||
Mar. | Siena | ||||
1482 | |||||
Giu. | Firenze | Chiesa | Umbria | Si muove nelle vicinanze di Città di Castello al fine di sostenere l’azione di Niccolò Vitelli. | |
Lug. ago. | Milano | Venezia Forlì | Emilia e Romagna | Si reca a Ferrara. Lascia di nascosto la città: inseguito dai balestrieri di Ercole d’Este, è raggiunto per essere condotto nel castello. Di seguito ha l’incarico di muovere contro Forlì con 12 squadre di uomini d’arme. Si collega con Galeotto Manfredi ed a agosto assedia la città coadiuvato dai fanti di Giovanni Bentivoglio. | |
Sett. | Romagna | A Larino, nei pressi di Forlì. Alla morte del padre, con Ottaviano degli Ubaldini assume la tutela del giovane fratello Guidobaldo erede del ducato di Urbino. Ha anche l’incarico di comandare le compagnie paterne. | |||
Ott. | E’ minacciato dal papa Sisto IV di perdere l’investitura di Urbino nel caso in cui le milizie feltresche non cessino le ostilità ai danni dello stato della Chiesa. Stesso messaggio riceve dal legato pontificio di Perugia, il vescovo di Treviso e patriarca di Antiochia Lorenzo Zane. | ||||
1483 | |||||
Lug. | 100 lance | Lombardia | Contrasta in Lombardia le milizie veneziane capitanate da Roberto da San Severino. | ||
Sett. | Lombardia | Si trova a Mantova allorché il duca di Calabria Alfonso d’Aragona fa benedire, in una cerimonia tenutasi nella chiesa di San Francesco, le bandiere dell’ esercito collegato. | |||
Ott. | Lombardia | All’assedio di Asola. | |||
1484 | Firenze | Genova | Liguria | Affronta i genovesi nella guerra di Sarzana. | |
1489 | |||||
Ott. | Marche | A Pesaro con il fratello Guidobaldo per le nozze di Giovanni Sforza con Maddalena Gonzaga. | |||
1490 | |||||
Apr. | Lazio | Accompagna a Roma il fratello Guidobaldo allo scopo di rendere omaggio al nuovo pontefice Innocenzo VII. | |||
1494 | |||||
Ago. | Napoli | Francia | 100 lance e 40 cavalli leggeri | Romagna | Viene condotto dagli aragonesi per fronteggiare i francesi con 400 cavalli e 40 balestrieri a cavallo; con Antonio di Costazola conduce in Romagna otto squadre del fratello Guidobaldo. |
……………. | Romagna | Alla testa di 80 cavalli si scontra a Cantalupo Selice con altrettanti cavalli francesi (tra i suoi si registra la perdita di 7 uomini e la cattura di altri 3, contro 2 morti tra i francesi). | |||
Nov. | Venezia | Romagna | A Cesena; con il suo intervento mette in fuga Guido Guerra da Bagno, che sta per avere la meglio sulle truppe di Niccolò Orsini. Con Giuliano da Carpi, Antonio da Montefeltro passa agli stipendi dei veneziani: la condotta rimane immutata. | ||
1495 | |||||
Gen. | Venezia | Francia | 400 cavalli | La condotta è stabilita in tre anni di ferma ed in uno di rispetto: gli è imposto di combattere contro qualsiasi avversario con l’eccezione del fratello Guidobaldo. | |
Mar. | Marche Emilia e Lombardia | Esce da Urbino con 3 squadre di uomini d’arme, transita per Ferrara e si trasferisce nel bresciano. | |||
Lug. | Venezia | Francia | Emilia | Giunge al campo. Assiste da spettatore alla battaglia di Fornovo dove ha il comando con Giovan Francesco Gambara del terzo squadrone forte di 492 lance. Non vuole entrare in azione per gli ordini ricevuti in precedenza da Francesco Gonzaga, che neppure i provveditori veneziani sono in grado di cambiare. Non tutti si comportano nello stesso modo perché alcuni condottieri del suo colonnello non seguono il suo esempio e si gettano nel combattimento. Per tale comportamento Antonio da Montefeltro è subito licenziato dai veneziani. | |
………….. | Marche | Rientra nel Montefeltro. | |||
1498 | |||||
Ott. | Venezia | Firenze | 100 lance | Affianca con con la sua compagnia il fratello Guidobaldo impegnato nella spedizione in Casentino ai danni dei fiorentini. | |
Dic. | Marche | E’ segnalato a Bibbiena; giunge a Casteldelci dove si incontra con Piero dei Medici. | |||
Dic. | Toscana e Marche | Alla difesa di Bibbiena. Si incontra a Casteldelci con Piero dei Medici. | |||
1499 | |||||
Gen. | Marche | E’ segnalato sempre a Casteldelci, ove raccoglie 1500 fanti, quasi tutti cernite. I soldati dovrebbero trasportare vettovaglie agli uomini di Bartolomeo d’Alviano che stanno difendendo i monti della Verna. Spedisce a Montecoronaro 100 sacchi di farina con 100 fanti e 9 muli: anche in questo caso la sua azione non si rivela incisiva suscitando le proteste del provveditore veneziano Giovanni Paolo Gradenigo. | |||
…………… | Marche | Il fratello gli ordina di ritornare ad Urbino. | |||
Ago. | Venezia | Milano | Marche | Presenzia alla rassegna dei provvigionati inviati dal duca di Urbino Guidobaldo da Montefeltro a sostegno dei veneziani contro le truppe del duca di Milano Ludovico Sforza. | |
1508 | |||||
Ago. | Muore a Gubbio di sifilide o di idropisia, secondo alcune fonti. La sua salma è tumulata nella cappella del suo castello di Cantiano. Ritratto con il padre nella Pala di Brera, dipinta da Piero della Francesca: vi compare come un angelo. Sposa Emilia Pio, figlia di Marco. |
CITAZIONI
-“Gentile e valoroso cavaliere e chiaro anche in guerra.” UGOLINI
-“Giovane di grand’animo et di grande speranza.” MUZIO
-“Fu chiarissimo militare.” COLUCCI
-“El conte Antonio guerriere fino/ de montefeltro tempesta mena/ quando fo con inimici alle mane.” Da “La storia del re di Francia” in GUERRE IN OTTAVA RIMA
-“Pien di valore.” G. SENESE
-Alla battaglia di Mulazzano “Mostrava in vista le paterne e altiere/ opre di Marte, Antonio chiamato/ già obedito molto in tal mestiere.” SANTI
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