Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
ANTONIO DA MARTINENGO Del ramo Martinengo da Barco. Di Padernello. Signore di Urago d’Oglio, Padernello, Quinzano d’Oglio, Pavone, Gabbiano, Orzinuovi, Pontoglio, Palazzolo sull’Oglio, Chiari, Rudiano, Cizzago, Ludriano, Farfengo, Castelcovati e Roccafranca. Fratello di Leonardo da Martinengo, padre di Gaspare da Martinengo.
- 1473 (ottobre)
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1421 | |||||
Sett. | Lombardia | Eredita con il fratello Leonardo tutti i territori posti lungo l’Oglio tra Palazzolo sull’Oglio e Roccafranca, con al centro il castello di Urago d’Oglio, comprendenti anche Rudiano e Pontoglio. | |||
1426 | Venezia | Milano | 75 lance | Lombardia | |
1427 | |||||
Estate | Lombardia | Con il fratello Leonardo è assediato in Urago d’Oglio da Cristoforo da Lavello e da Alberico da Barbiano. | |||
Ott. | Lombardia | Il ritardo dei soccorsi obbliga i difensori di Urago d’Oglio ad arrendersi a patti; la data della capitolazione è prevista per metà mese. Dopo alcuni giorni il Martinengo prende parte alla battaglia di Maclodio. | |||
Nov. | Lombardia | Viene riconfermato dai veneziani nel possesso di tutti i suoi bene e privilegi. | |||
1431 | |||||
Mar. | Venezia | Milano | Lombardia | E’ sconfitto e fatto prigioniero da Niccolò Piccinino nella battaglia di Soncino. | |
1432 | |||||
Nov. | Lombardia | In Valtellina. E’ nuovamente battuto e catturato dalle milizie di Niccolò Piccinino a Delebio. | |||
1437 | Venezia | Milano | Lombardia | Combatte agli ordini del capitano generale della Serenissima, il marchese di Mantova Gian Francesco Gonzaga. Con il fratello è insignito dei feudi di Pavone e di Gabbiano confiscati dai veneziani agli Occanoni ed agli Emili. | |
1438 | |||||
Lug. | Lombardia | Recupera la Val Camonica con Bartolomeo Colleoni e Giovanni Conti; fa strage dei viscontei e devasta tutte le terre che si sono consegnate al duca di Milano Filippo Maria Visconti. | |||
Ago. | Lombardia | Difende con energia Bornato. E’ contattato da Cesare da Martinengo con il fratello Leonardo per disertare a favore dei ducali: rifiuta. | |||
Sett. | Lombardia Trentino e Veneto | Segue con Pietro Avogadro il Gattamelata nella sua ritirata da Brescia a Verona: la sorveglianza del Piccinino viene elusa attraverso una lunga marcia a nord del lago di Garda per le montagne di Ledro, di Lodrone, di Arco e di Rovereto. | |||
1441 | |||||
………. | Lombardia | Persuade Marsilio Gambara a parteggiare per la Serenissima; è segnalato a Romanengo ed a Soncino; difende le frontiere dell’Oglio. | |||
Giu. | Lombardia | Conquista Pontoglio con Bartolomeo Colleoni e scaccia dalla località Moretto da San Nazaro. Nel cremonese. | |||
Ago. | Lombardia | Gli sono consegnati i beni di Pavone e di Gabbiano, tolti nuovamente al ribelle Alessandro Occanoni. | |||
1446 | |||||
Nov. | Venezia | Milano | Lombardia | Affianca il capitano generale della Serenissima Micheletto Attendolo contro i viscontei. A Cassano d’Adda. | |
1447 | |||||
Giu. | Lombardia | Asseconda l’Attendolo nella sua azione su Milano; è tra i primi ad entrare nei borghi di Porta Romana; viene qui armato cavaliere con Pietro Avogadro ed il provveditore Antonio Marcello. | |||
………. | Lombardia | Si trasferisce all’assedio di Lecco; fa in modo che Emanuele Malacrida aiuti i veneziani. | |||
1448 | |||||
…….. | Lombardia e Veneto | In lite con Pietro Avogadro è costretto dai rettori di Brescia a recarsi a Venezia per essersi incontrato con Bartolomeo Colleoni, al momento militante al servizio della Repubblica Ambrosiana. | |||
Giu. | Viene aggregato alla nobiltà veneziana ed è inscritto al Maggior Consiglio. Gli è anche riconosciuta una provvigione annua di 450 ducati. | ||||
…….. | Venezia | Milano | Lombardia | Con altri bresciani arma a proprie spese milizie per la difesa della città minacciata dalle truppe di Francesco Sforza. | |
1451 | |||||
Mar. | Lombardia | Con Pietro Avogadro accoglie in Brescia il nuovo capitano generale della Serenissima Gentile da Leonessa. | |||
1452 | |||||
Nov. | Venezia | Milano | Lombardia | Assale Longhena con molti partigiani della sua fazione. ottiene a patti tale centro. | |
………. | Lombardia | Affianca le milizie regolari con i suoi amici e partigiani, spesso armati a sue spese. | |||
1453 | |||||
…….. | La sua attività nel periodo assume in prevalenza un carattere diplomatico. | ||||
1459 | |||||
Gen. | Lombardia | Riceve in Brescia Roberto da San Severino di ritorno dal suo pellegrinaggio in Terrasanta. | |||
…….. | Lombardia | Con la maggiore età dei nipoti, figli del fratello Leonardo, provvede alla divisione dei beni amministrati per loro conto alla morte del padre. Mantiene la proprietà della casa di famiglia in via Palazzo Vecchio a Brescia. | |||
1462 | Lombardia | Con Pietro Avogadro ha l’incarico di comporre una vertenza che divide Salò ed i conti di Lodrone circa i diritti rivendicati da questi ultimi su una parte del lago d’Idro. La missione ha successo. | |||
1465 | Veneto | Si reca a Venezia con Bartolomeo Caprioli, Pietro ed Ambrogio Avogadro per conto della comunità di Brescia: hanno tutti il compito di difendere i diritti di pesca della città vantati sul lago d’Idro e contestati da Verona. | |||
1473 | |||||
Ott. | Lombardia | Muore a Brescia metà mese. E’ sepolto nella chiesa del Santissimo Corpo di Cristo (detta di San Cristo). Deve la sua notorietà ad un diario delle gesta dei suoi tempi di Baldassarre Zailo, suo segretario. Amico di Antonio Cornazzano. Non si occupa solo di armi e di politica. Numerose sono le iniziative prese da Antonio da Martinengo a favore di enti e di ordini religiosi. Sostiene con larghezza di mezzi i frati gesuati nella costruzione del convento e della chiesa di San Cristo. Interviene pure per l’ampliamento della chiesa di San Francesco, sempre a Brescia, ed alla sua affrescatura ad opera di Bonifacio Bembo. Si sposa una prima volta con Nostra Nogarola ed in seconde nozze con Elisabetta Tadini. |
CITAZIONI
-“Fu valoroso in fatti e in detti, e nelle turbolentie dell’essercito di gran consiglio e efficace nel persuadere.” SANSOVINO
-“Condottiere d’assai chiaro nome a quei tempi.” SPINO
-“Vir magna auctoritate et fide.” PORCELLIO
-“Principal homo di bressa.” SAN SEVERINO
-Con il Gattamelata, Tiberto Brandolini, Pietro Navarrino, Astorre Manfredi, Sigismondo Pandolfo Malatesta, Bartolomeo Colleoni, Guido Rangoni e Guerriero da Marsciano “Condottieri esperti e di provato valore.” BELOTTI
-“A questa inclyta impresa a si bel passo/ Antonio Martinengho ampio patricio/ l’amor e l’honor tuo tracto m’ha casso/ Che te intendendo per commun iudicio/ esser l’honor della citta di Bressa/ tacer sapendo dir nei paren vicio/…/ Et in questo arghuir gloria verace/ ha quel gran bergamascho a te congionto (Bartolomeo Colleoni)/ chor chiara guerra ha mosso in foscha pace.” CORNAZZANO
-Con il fratello Leonardo “Gli anni tra il 1425 e il 1427 videro i Martinengo cambiare più volte bandiera. Dapprima Leonardo ed Antonio ottennero dal Duca di Milano di non inserire nell’estimo i possedimenti di Urago d’Oglio e Padernello. Nel 1427 supplicarono Venezia di intervenire in loro favore per permettere loro di risollevarsi dai danni provocati dalla guerra, giungendo al punto di ottenere l’assegnazione di nuovi possedimenti, ricavandoli dai beni che erano stati precedentemente confiscati alle persone che si erano schierate apertamente dalla parte di Milano. Essi quindi ottennero (Ferraglio) “notevoli esenzioni per il transito delle merci lungo il corso dell’Oglio e dei canali viari, comprendendo il porto di Iseo e le località di Palazzolo, Urago d’Oglio, Rudiano, Cizzago, Conazzaro, Ludriano e Castelcovati.”” FUSARI
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