Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
Condottieri di ventura
1997 ANTONELLO DELLA TORRE Di Napoli Conte di Sterpeto.
- 1444 (giugno)
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1432 | |||||
Giu. | Siena
| Firenze
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| Toscana
| Partecipa alla battaglia di San Romano. |
1434 | |||||
Ago. | Milano | Chiesa Venezia |
| Romagna | Si segnala nella battaglia di Castel Bolognese. |
1438 | Venezia | Milano |
| Romagna | E’ inviato alla difesa di Ravenna che sta per cedere di fronte a Niccolò Piccinino. Sbarca con le fanterie della Serenissima; i viscontei respingono il suo attacco portato da terra come quello della flotta veneziana condotto ad un ponte. |
1440 | |||||
Giu. | Milano | Firenze |
| Toscana | Milita agli ordini del Piccinino; prende parte alla battaglia di Anghiari nella quale viene catturato da Pietro Guido Torelli. |
1442 | |||||
Lug. ago. | Chiesa | Sforza |
| Marche | Contrasta le truppe di Francesco Sforza. Dopo un intenso bombardamento ottiene a patti Montefortino con Sacramoro da Parma e lo stesso Piccinino. |
1443 | |||||
Giu. |
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| Umbria | Agamennone degli Arcipreti e Giovanni da Sesto lasciano Città di Castello con 600 fanti e lo arrestano a Fratta (Umbertide) su disposizione dei fiorentini. E’ sospettato di volere consegnare la località ai fiorentini per 10000 fiorini. I due capitani lo conducono a Perugia e lo consegnano al podestà. E’ liberato in breve tempo. |
Nov. |
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| Marche | E’ sconfitto e fatto prigioniero (dopo essere stato disarcionato) a Montelauro dallo Sforza e da Sigismondo Pandolfo Malatesta. |
…….. |
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| Umbria | Rilasciato a titolo di risarcimento ottiene di essere considerato cittadino di Perugia. E’ nominato conte di Sterpeto dal papa Eugenio IV. |
1444 | |||||
Giu. |
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| Umbria e Marche | Escono da Montecchio (Treia) Carlo di Montone, Jacopo Piccinino e Braccio Baglioni; su ordine del Piccinino è arrestato a Sterpeto con l’accusa di volere uccidere il capitano generale o, quanto meno, di volerlo catturare per consegnarlo allo Sforza. E’ rinchiuso nel cassero di Assisi; condotto a Treia dove si trova il Piccinino, confessa le sue trame. E’ fatto legare ad una fune che unisce il cassero di Treia con una torre vicina ed è sospeso nel vuoto: dopo quattro giorni un frate francescano lo confessa, è rotta la corda e precipita sul suolo. |
CITAZIONI
-“Tribunus militum praestantissimus.” Da una lettera Sigismondo Pandolfo Malatesta a Francesco Sforza riportata dal BENADDUCI
-“Uomo valentissimo in arte.” BENADDUCI
-“Era uno captivo homo da fare ogni male.” GRAZIANI
-“Huomo nell’arte militare di molto valore e pregio.” PELLINI