Last Updated on 2023/06/19
Condottieri di ventura
1997 ANTONELLO DELLA TORRE Di Napoli. Conte di Sterpeto.
- 1444 (giugno)
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1432 | |||||
Giu. | Siena | Firenze | Toscana | E’ presente alla battaglia di San Romano. | |
1434 | |||||
Ago. | Milano | Chiesa Venezia | Romagna | Si segnala nella battaglia di Castel Bolognese. | |
1438 | Venezia | Milano | Romagna | E’ inviato alla difesa di Ravenna, che sta per cedere di fronte a Niccolò Piccinino. Sbarca con le fanterie della Serenissima; i viscontei respingono il suo attacco portato da terra come quello della flotta veneziana condotto ad un ponte. | |
1440 | |||||
Giu. | Milano | Firenze | Toscana | Milita agli ordini del capitano generale Niccolò Piccinino. Prende parte alla battaglia di Anghiari nel cui corso viene catturato da Pietro Guido Torelli. | |
1442 | |||||
Lug. ago. | Chiesa | Sforza | Marche | Contrasta le truppe di Francesco Sforza. Dopo un intenso bombardamento ottiene a patti Montefortino con Sacramoro da Parma e lo stesso Piccinino. | |
1443 | |||||
Giu. | Umbria | Agamennone degli Arcipreti e Giovanni da Sesto lasciano Città di Castello con 600 fanti e lo arrestano a Fratta (Umbertide) su disposizione dei fiorentini. E’ sospettato di volere consegnare la località ai fiorentini per 10000 fiorini. I 2 capitani lo conducono a Perugia e lo consegnano al podestà. E’ liberato in breve tempo. | |||
Nov. | Marche | E’ sconfitto e fatto prigioniero (dopo essere stato disarcionato) a Montelauro da Francesco Sforza e dal signore di Rimini Sigismondo Pandolfo Malatesta. | |||
…….. | Umbria | Rilasciato, a titolo di risarcimento ottiene di essere considerato cittadino di Perugia. E’ nominato conte di Sterpeto dal papa Eugenio IV. | |||
1444 | |||||
Giu. | Umbria e Marche | Escono da Montecchio (Treia) Carlo di Montone, Jacopo Piccinino e Braccio Baglioni; su ordine del Piccinino è arrestato a Sterpeto con l’accusa di volere uccidere il capitano generale o, quanto meno, di volerlo catturare per consegnarlo allo Sforza. E’ rinchiuso nel cassero di Assisi; condotto a Treia dove si trova il Piccinino, confessa le sue trame. E’ fatto legare ad una fune che unisce il cassero di Treia con una torre vicina ed è sospeso nel vuoto: dopo quattro giorni un frate francescano lo confessa, è rotta la corda e precipita sul suolo. |
CITAZIONI
-“Tribunus militum praestantissimus.” Da una lettera Sigismondo Pandolfo Malatesta a Francesco Sforza riportata dal BENADDUCI
-“Uomo valentissimo in arte.” BENADDUCI
-“Era uno captivo homo da fare ogni male.” GRAZIANI
-“Huomo nell’arte militare di molto valore e pregio.” PELLINI