Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
ANDREA CONTI Di Roma. Dei conti di Valmontone.
Fratello di Jacopo Conti, cugino di Giovanni Conti, cognato di Orso Orsini.
1425 – 1490 ca.
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1451 | Lazio | Vi è un tentativo di avvelenamento dei suoi famigliari attribuito al cardinale Prospero Colonna. Benché giovane, Andrea Conti svolge una parte determinante nella cattura e nella condanna degli esecutori dell’attentato, i cuochi rispettivamente del padre Grato e dello zio Alto. Posti sotto la sua sorveglianza i due sicari confessano di essere stati istigati dal cardinale Colonna e sono immediatamente giustiziati. Si comporta in modo brutale anche nei confronti di un ecclesiastico, pure sospettato di essere compartecipe della trama: Andrea Conti è scomunicato con i congiunti ed è privato dei beni a seguito di un’inchiesta condotta da una commissione pontificia presieduta dal vescovo di Piacenza Niccolò Amidano. | |||
………… | Conti | Colonna | Lazio | Nasce un conflitto con i Colonna nel cui corso i Conti perdono Paliano. | |
1453 | |||||
Ott. | Lazio | Il papa Niccolò V lo riabilita assieme con il padre Greto. | |||
1455 | |||||
Gen. | Lazio | Con i fratelli Giovanni e Jacopo ratifica la vendita del castello di Torrecchia, ceduto anni prima dal padre alla sorella Cecca. | |||
1457 | |||||
Gen. | Lazio | Su pressione del papa Callisto III si rappacifica con Antonio ed Odoardo Colonna: a tutti è imposta una tregua di due anni sotto pena di incorrere in gravi sanzioni. | |||
1459 | Napoli | Angiò | |||
1460 | |||||
Primavera | Induce il fratello Jacopo a cambiare partito abbandonando le compagnie di Jacopo Piccinino per quelle di Federico da Montefeltro. | ||||
Lug. | Lazio | Si trova a Cassino con il fratello Jacopo al comando di 300 cavalli e di alcuni fanti. Si colloca a Sant’Elia Fiumerapido per intercettare il flusso dei rifornimenti diretto agli avversari; si scontra con gli abitanti del castello al ponte di Pantano; gli avversari gli infliggono alcune perdite. Il giorno seguente si porta a Belmonte Castello e vi asporta molto frumento, ivi conservato in alcuni magazzini. | |||
1461 | |||||
Apr. lug. | Lazio Abruzzi e Campania | Segue Giovanni Conti ed Antonio Piccolomini con 11 squadre di cavalli e 500 fanti; attraversa il ponte di Ceprano. Il giorno di Pasqua giunge a San Germano (Cassino). Respinte le truppe di Pandolfo Pandone, che tenta di opporsi alla sua marcia, perviene ad Albe, tra San Felice e Santa Maria dei Bisognosi, alla torre di Francolise ed a Castel Volturno, dove si congiunge con le truppe del re di Napoli Ferrante d’Aragona. Assedia l’ultima località che, alla fine, è obbligata alla resa. | |||
Ago. sett. | Lazio | Rientra nel territorio di Cassino; scorre con il fratello nel contado di Sant’Elia Fiumerapido. E’ respinto un suo attacco portato all’alba con 1000 uomini al castello di Cerbaro. | |||
1462 | |||||
Ago. | Puglia | Partecipa alla battaglia di Troia. | |||
1463 | |||||
Dic. | Lazio | Al termine della guerra è licenziato. Si dirige verso l’abbazia di Montecassino e da qui fa ritorno ai suoi possedimenti. | |||
1464 | |||||
………….. | E’ contattato dai veneziani per combattere i turchi in Morea. | ||||
Sett. | Con il fratello Jacopo si riconcilia con Deifobo dell’ Anguillara su intermediazione dell’arcivescovo di Conza Giovanni Conti: le due parti scelgono Orso Orsini come arbitro per dirimere tutte le loro controversie. | ||||
………….. | Chiesa | Lazio | Al servizio del papa Paolo II. | ||
………….. | Chiesa | Lazio | Agli stipendi del papa Sisto IV. Ottiene l’incarico di maestro del Sant’Ospizio. | ||
1482 | |||||
Giu. | Chiesa | Napoli | Lazio | Lascia Quinto con Girolamo Riario ed entra in Roma per accamparsi in San Giovanni in Laterano. Ne esce dopo qualche giorno per effettuare con altri capitani una sortita nella quale sono catturati 30 uomini. | |
Lug. | Lazio | E’ inviato a riconquistare con molti cavalli e 300 fanti la rocca di Terracina, caduta nelle mani degli aragonesi. Sul monte Algido è messo in rotta dagli avversari. Attacca in Sermoneta Cola Gaetani e recupera il bottino depredato da tale barone fra Priverno e Sezze. Molti degli avversari sono uccisi, feriti e fatti prigionieri. | |||
1484 | |||||
Mag. | Chiesa | Colonna | Lazio | Alla testa di 15 uomini d’arme con Paolo Orsini e Leone da Montesecco allontana i colonnesi da Porta Maggiore a Roma. | |
Giu. | Lazio | Affianca Girolamo Riario, Paolo Orsini e Giorgio di Santacroce nell’assalto portato a Roma con alcuni pezzi di artiglieria a palazzo Colonna, sito in piazza Santi Apostoli (piazza della Pilotta). Prende parte all’ assedio di Marino e si impadronisce, con il commissario della Campagna Nicola da Castello, di Collepardo e di Vico nel Lazio. | |||
1486 | |||||
Mar. | Chiesa | Napoli | Lazio | Gli è consegnata Sgurgola da Girolamo Ugolini. Provvede ad affidare la custodia di tale rocca a Matteo da Carpi. | |
1490 | Muore. |
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Fonte immagine in evidenza: Centro Documentazione e Studi Cassinati