
Consulta l’Indice anagrafico dei condottieri di ventura
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Indice delle Signorie dei Condottieri: A – B – C – D – E – F – G – I – J – L – M – N – O – P – Q – R – S – T – U – V – Z
ALESSANDRO BENTIVOGLIO Di Bologna. Conte palatino.
Signore di Covo, Antegnate, Pizzighettone, Monguzzo, Casteggio. Fratello di Annibale Bentivoglio e di Ermes Bentivoglio; fratellastro di Ercole Bentivoglio; cognato di Pandolfo Malatesta, Giberto Pio, Niccolò Maria Rangoni e Guido Torelli; suocero di Giampaolo Sforza; cugino di Guido Rangoni.
1474 – 1532
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1483 | |||||
Gen. | Viene armato cavaliere dal duca di Calabria Alfonso d’Aragona. | ||||
1489 | |||||
Sett. | Romagna | Accompagna a Rimini la sorella Violante che si deve sposare con Pandolfo Malatesta. | |||
1491 | |||||
Feb. | Emilia | Si trova a Ferrara con il padre ed il fratello Annibale per il matrimonio di Alfonso d’Este con Anna Sforza, sorella del duca di Milano Giovanni Galeazzo. | |||
1492 | |||||
Giu. | Lombardia | Si reca a Milano per sposare Ippolita Sforza, che gli porta in dote 70000 ducati in castelli, vari terreni (anche a Casteggio) e 12000 ducati in gioielli e vestiti. Partecipa ad una giostra vinta da Galeazzo da San Severino. Rientra a Bologna ed è accolto nella città con grandi festeggiamenti. | |||
1493 | |||||
Apr. | Emilia | Presenzia alla mostra delle truppe del padre Giovanni, nominato capitano generale delle milizie sforzesche oltre il Po. | |||
Mag. | Emilia | A Ferrara con il padre. | |||
Dic. | Emilia | Accoglie in Bologna il cognato Pandolfo Malatesta. | |||
1494 | |||||
Gen. | Emilia e Lombardia | Cavalca con i fratelli ed i cognati a Corticella per l’inaugurazione del canale navigabile del Reno. Scorta a Mantova Laura Bentivoglio, che vi si deve sposare con Giovanni Gonzaga. | |||
Sett. | Emilia | Ha l’incarico di sorvegliare Bologna mentre transitano nel territorio le truppe francesi ed aragonesi in guerra fra loro. | |||
Ott. | Lombardia | E’ ancora a Milano per i funerali di Giovanni Galeazzo Sforza e per rendere omaggio al nuovo duca Ludovico Sforza. | |||
Nov. | Emilia | Riceve a Bologna Gaspare da San Severino. | |||
1495 | |||||
Mag. | Veneto | Viene ospitato dal cognato Guido Torelli; si porta a Venezia. | |||
1496 | Milano | ||||
Ago. | Emilia | Accoglie in Bologna il legato pontificio, il cardinale di Santa Croce Bernardino Carvajal; segue, successivamente, Carlo degli Ingrati con 100 cavalli in missione diplomatica presso l’imperatore Massimiliano d’Austria. | |||
Nov. | Lombardia | A Mantova per la celebrazione di una messa in suffragio del re di Napoli Ferdinando d’Aragona, morto di recente. | |||
1497 | |||||
Mag. | Firenze | Venezia | 40 lance e 25 cavalli leggeri | Toscana | Contrasta nel pisano i veneziani. Alla sua partenza il senato di Bologna gli dona una cavalcatura ed una sopravveste di panno d’oro del valore di 400 ducati. |
Sett. | Emilia | Entra in contatto con i veneziani per i quali milita il fratello Annibale. Raggiunge Bologna, dove vengono a trovarlo i commissari fiorentini. | |||
Ott. | 50 lance | Toscana | Si reca a Firenze; viene inviato con i suoi uomini nel pistoiese. | ||
1498 | |||||
Mar. | Toscana | Combatte i veneziani agli ordini di Paolo Vitelli. | |||
Mag. | L’imperatore lo nomina conte palatino assieme con i fratelli. | ||||
Giu. | La sua condotta ascende a 50 lance ed a 25 cavalli leggeri. | ||||
Sett. | Milano | Venezia | Toscana | Rientra in Toscana per affrontare i veneziani con 200 uomini d’arme; dopo pochi giorni è segnalato nuovamente in Emilia. | |
Ott. | Piemonte | Ludovico Sforza promette di aumentargli la condotta a 75 uomini d’arme. Ricopre per qualche tempo l’incarico di commissario ad Alessandria. | |||
Nov. | Milano | Venezia | Toscana | Di stanza nel pisano; si lamenta per il ritardo delle paghe. | |
Dic. | Toscana | Si muove tra Empoli e San Miniato; si unisce con Jacopo d’Appiano e Ludovico della Mirandola per opporsi alle scorrerie degli stradiotti che escono da Pisa. | |||
1499 | |||||
Mar. | Emilia | Accoglie a Bologna il San Severino, bandito dal ducato milanese. | |||
Ago. | Milano | Francia Venezia | Lombardia | Con 500 cavalli, di cui 200 balestrieri, appoggia Ludovico Sforza contro francesi e veneziani. | |
…………. | Emilia | Fa ritorno in Emilia alla sconfitta del duca di Milano. | |||
1500 | |||||
Ago. | Veneto | In missione diplomatica a Venezia per conto del padre. | |||
1501 | |||||
Sett. | Emilia | Si porta a San Cesario sul Panaro per assistere al duello tra Girolamo Tassoni e Marco Antonio della Freda. | |||
Nov. | Bologna | Emilia | E’ nominato gonfaloniere di giustizia a Bologna. | ||
1502 | |||||
Lug. | Emilia | Assolda 40 balestrieri a cavallo per timore di Cesare Borgia. | |||
Ago. | Lombardia | A Milano con il fratello Annibale per ottenere dal re Luigi XII la protezione dei francesi nei confronti dei pontifici. | |||
Ott. | Bologna | Chiesa | Emilia | Fronteggia le milizie del Borgia che minacciano il bolognese; si dirige a Castel San Pietro Terme con 150 uomini d’arme. | |
Nov. | Romagna | Si incontra ad Imola con il duca Valentino per trattare un accordo. | |||
1504 | |||||
Mar. | Il padre chiede ai veneziani che gli sia assegnata una condotta in quanto vassallo della Serenissima (possiede alcune terre in Ghiaradadda). | ||||
Lug. | Lazio ed Emilia | Accompagna da Roma a Bologna la cognata Giacoma Orsini, moglie del fratello Ermes. Entra in città per la Porta di Santo Stefano. | |||
1505 | Firenze | ||||
Ago. | Firenze | Comp. ventura | Toscana | Raggiunge Bibbiena con 70 uomini d’arme, 250 cavalli leggeri e 600 fanti. Partecipa alla battaglia di Campiglia Marittima contro Bartolomeo d’Alviano. | |
1506 | |||||
Sett. | Bologna | Chiesa | Emilia | E’ scomunicato dal papa Giulio II. Allorché Bologna è attaccata dai pontifici si fortifica ai Servi per timore della sollevazione dei cittadini. | |
Nov. | Emilia e Lombardia | Compie il primo giorno una sortita nelle immediate vicinanze del capoluogo; la notte seguente fugge da Bologna con i suoi famigliari a Borgo San Donnino (Fidenza) dove è ospitato da Galeazzo Pallavicini. La località per tale fatto deve subire l’interdetto da parte del pontefice. | |||
1507 | |||||
Mar. | Emilia | Ai primi del mese lascia Fidenza. | |||
Apr. | Francia | Genova | Liguria | ||
Mag. | Bentivoglio | Chiesa | Emilia | Affianca i fratelli Annibale ed Ermes nella loro iniziativa volta al recupero di Bologna. Raccoglie 6000 uomini, si spinge a Bazzano, a Casalecchio di Reno ed a Sasso Marconi. Decide di ritirarsi quando si rende conto delle difese allestite dai pontifici, dai Malvezzi, dai Marescotti e dai Pepoli. | |
………….. | Lombardia | Segue il padre quando costui si consegna ai francesi dello Chaumont; è con lui imprigionato su richiesta dei pontifici. | |||
1508 | |||||
Feb. | Lombardia | Liberato, è sempre a Milano. E’ convocato in Francia per giustificarsi. Procrastina per un po’ la sua partenza a causa della morte del padre. | |||
Ott. | I pontifici impongono una taglia di 4000 ducati sulla sua testa se consegnato vivo, di 2000 se consegnato morto; viene, pure, concesso il permesso di rientrare in Bologna a quei fuoriusciti che abbiano avuto una parte attiva in tale azione. Il Bentivoglio si reca a Brescia; la città subisce per questo fatto un interdetto da parte del papa. | ||||
1509 | |||||
Nov. | Lombardia | E’ segnalato nel bresciano con i fratelli. Il papa Giulio II dà l’interdetto a tutto il territorio con apposita bolla: non vi si può celebrare alcun rito religioso, compresi i funerali. | |||
1511 | |||||
Nov. | Emilia | Nei primi giorni di novembre è notata la sua presenza a Parma: anche questa città subisce l’interdetto da parte del papa Giulio II sempre per il medesimo motivo. A fine mese da Bologna rientra a Parma: nuovo interdetto per tre giorni. Il Bentivoglio alloggia in Codiponte nel palazzo di Vincenzo Carisimo. Il proprietario ed i suoi famigliari, durante la sua permanenza, scelgono di abbandonare la loro abitazione per non essere scomunicati. | |||
1512 | |||||
………….. | Francia | Chiesa | Emilia | Può rientrare a Bologna. | |
Giu. | Emilia | Deve abbandonare per sempre Bologna; si incontra a Finale Emilia con Francesco Maria della Rovere e ripara a Ferrara con 300 cavalli e 2000 fanti. | |||
Lug. | Lombardia | Rientra in possesso dei castelli paterni di Covo e di Antegnate ed ha facoltà di usufruire dei proventi derivanti dal ponte e dal porto di Pizzighettone. A Milano è ospitato con la moglie in una casa di Battista Visconti in via Rovello, già appartenente al Carmagnola. | |||
1513 | |||||
Mar. | Lombardia | Ricerca a Milano l’aiuto degli spagnoli al fine di rientrare in Bologna. | |||
………….. | Milano | Francia Venezia | Piemonte | Passa al servizio del duca di Milano Massimiliano Sforza. E’ assediato in Novara dal la Trémouille e da Gian Giacomo da Trivulzio. | |
Giu. | Piemonte | Partecipa alla battaglia di Novara. | |||
1515 | |||||
Gen. | Lombardia | Tratta una tregua di tre mesi con il capitano veneziano Renzo di Ceri. | |||
Sett. | Lombardia | Lascia la Lombardia a seguito della sconfitta di Melegnano. | |||
1517 | |||||
Ago. | Lombardia | Viene assalito ed ucciso dai rivali di fazione un fratello naturale. | |||
1521 | Milano | Francia | Lombardia | Entra in Milano con il nuovo duca Francesco Sforza. | |
1522 | |||||
………….. | Lombardia | Fa parte del consiglio ducale. | |||
Ago. | Lombardia | Con Oldrado Lampugnani scorta il duca Francesco Sforza da Monza a Sesto San Giovanni; gli salva la vita in un tentativo di omicidio perpetrato da Bonifacio Visconti. | |||
1525 | Milano | Francia | |||
Feb. | Capitano g.le | Lombardia | Esce da Cremona con la compagnia di Francesco Sforza, alcuni cavalli leggeri di Rodolfo da Varano e 1400 fanti; sconfigge nei pressi di Casalmaggiore 400 cavalli e 2000 fanti di Gian Ludovico Pallavicini e di Niccolò Varolo. Fa prigioniero il Pallavicini, gli salva la vita e gli impone una taglia. Subito dopo raggiunge Milano. | ||
Ago. | Lombardia | A Milano. Il bolognese Annibale di Lenzo gli fa dono di una cavalcatura. | |||
Ott. | Lombardia | E’ sempre a Milano. E’ convocato con altri 6 senatori dal marchese di Pescara Ferdinando d’Avalos a seguito della cattura del cancelliere sforzesco Girolamo Morone con l’accusa di tradimento. | |||
Nov. | Impero | Lombardia | Gli è ingiunto di passare al sevizio dell’ imperatore Carlo V. | ||
Dic. | Lombardia | Ai primi del mese muore Ferdinando d’Avalos. Ai funerali del marchese di Pescara, che si svolgono a Milano nella chiesa di San Pietro in Gessate, sono presenti molti capitani spagnoli come Antonio di Leyva ed altri imperiali come lo stesso Bentivoglio e Gaspare Maino. Nel corso del mese è nominato governatore di Milano con Giovan Francesco Visconti. | |||
1526 | |||||
Giu. | Lombardia | Con il Visconti seda in Milano un tumulto provocato dal ferimento di un gentiluomo milanese. I disordini terminano con l’uccisione di cinque spagnoli. | |||
1527 | |||||
Mar. | Lombardia | Lascia Cremona; prende alloggio a Milano con i suoi famigliari. | |||
Mag. | Impero | Francia | Lombardia | E’ sorpreso e catturato nella rocca di Monguzzo da Gian Giacomo dei Medici. Abbandona la fortezza con i suoi famigliari. | |
1529 | |||||
Dic. | Gli è restituita Monguzzo dagli imperiali. | ||||
1530 | |||||
Gen. | Milano | Lombardia | Alla fine della guerra Francesco Sforza lo nomina suo luogotenente a Milano. Il Bentivoglio ha il compito di ricevere la città dagli imperiali a nome del duca. | ||
Mar. | Lombardia | A Milano. | |||
1531 | |||||
Apr. | Milano | Medici | Lombardia | Combatte il marchese di Musso Gian Giacomo dei Medici. Si segnala al fianco di Alessandro Gonzaga all’ assedio di Monguzzo, difesa con 150 fanti da Niccolò Pelliccione e da Gabriele dei Medici. Fa scavare dai guastatori davanti al fossato che difende le mura ed ai piedi di un terrapieno approntato dai difensori, alto quanto le mura stesse. Dopo un intenso bombardamento sono portati tre assalti che terminano con l’uccisione di 80 sforzeschi e più feriti. Seguono ventisei giorni di disperata resistenza da parte del Pelliccione e di Gabriele dei Medici. Costoro, senza essere avvistati, riescono a lasciare nottetempo la località dalla parte sorvegliata dal luogotenente del Gonzaga Vitaliano Borromeo. Sostituisce quest’ ultimo nel suo incarico. | |
Ott. | Lombardia | Prende parte all’assedio di Lecco, difesa sempre dal Pelliccione e da Gabriele dei Medici. | |||
1532 | |||||
Lug. | Lombardia | E’ segnalato a Pavia con lo Sforza. | |||
………….. | Lombardia | Muore a Milano. E’ sepolto nella chiesa di San Maurizio presso il Monastero Maggiore. Ritratto di Bartolomeo Luini nella chiesa di San Maurizio e di Lorenzo Costa (con i fratelli Annibale ed Ermes) in una pala della cappella Bentivoglio nella chiesa di San Giacomo Maggiore. Amico di Matteo Bandello che lo ricorda in alcune sue novelle. Edifica a Zola Predosa il castello Bentivoglio Pepoli. Sposa Ippolita Sforza. |
CITAZIONI
-“E’ lodato per qualità egregie di animo, ed è l’unico che assistette il padre nella sventura.” GOZZADINI
-“Giovine bello quanto si trovasse in tutta Italia et anche ornato di somma bontà.” GHIRARDACCI
-“E per religione e per civile humanità era eccellentissimo.” GIOVIO
-“Parente del duca (Francesco Sforza), e di molta autorità appresso di lui, ma poco inclinato all’armi.” MISSAGLIA
-“Datosi alla militia venne tosto in credito di valoroso e animoso giovane.” SANSOVINO
-“Poco inclinato all’armi.” REBUSCHINI
-“Mostrò le sue virtù guerriere battendosi ora contro i Francesi ora contro gli Imperiali. Ebbe in moglie Ippolita Sforza, una “intellettuale” della Milano degli inizi del XVI secolo.” G. LOPEZ
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