ACHILLE TIBERTI

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Indice delle Signorie dei Condottieri: ABCDEFGIJLMNOPQRSTUVZ

ACHILLE TIBERTI  (Achille da Cesena)  Di Cesena. Guelfo.

Fratello di Polidoro Tiberti e di Palmerio Tiberti.

  • 1501 (maggio)
Anno, meseStato. Comp. venturaAvversarioCondottaArea attività

Azioni intraprese ed altri fatti salienti

1474Romagna

Si lamenta con il governatore di Cesena, il vescovo di Recanati Andrea Pilii, del prolungamento della prigionia dell’ arcivescovo di Spalato, già governatore della stessa città che nell’ esercizio delle sue mansioni ha favorito i Tiberti. Mentre  sta cercando di persuadere il prelato sopraggiunge il rivale politico Giovanni Martinelli che lo schiaffeggia e lo offende. Sorgono alcuni tumulti;  quattro ambasciatori sono inviati alla Santa Sede. Tra essi vi è anche il fratello Polidoro.

1488Romagna

E’ scacciato da Cesena con i suoi famigliari quando governatore della città diviene il vescovo di Rimini legato da vincoli di parentela con i Martinelli.

1492
Giu.FuoriuscitiCesenaRomagna

Entra in Cesena con 45 uomini ai danni dei Martinelli;  saccheggia le loro  case e quelle dei loro partigiani. In pratica sono demoliti metà dei palazzi a due piani della città.

Ago.Lazio Romagna

A Roma con il fratello Polidoro per rendere omaggio al nuovo papa Alessandro VI. E’ stipulata nell’occasione la pace tra i suoi partigiani  e quelli dei Martinelli. Nel viaggio di ritorno in Romagna, a causa di uno scarto della cavalcatura del giovane Giambattista Martinelli, con il suo guanto di ferro dà un pugno alla guancia al padre del ragazzo. Guido Guerra da Bagno e Polidoro Tiberti aggrediscono, da parte loro, gli Ugolini, fautori dei rivali. Appena giunti a Cesena le due consorterie si scontrano con le armi.

1494
…………..ChiesaFrancia
Ago.FranciaChiesaRomagna

Defeziona nel campo filofrancese;  su istigazione di Giovan Francesco da San Severino cerca di occupare la rocca di Cesenatico per tagliare le vie di rifornimento all’esercito aragonese stanziato in Romagna.

Ott.Forlì500 fantiRomagna

Licenziato, passa al servizio della signora di Forlì Caterina Sforza con una condotta di 500 provvigionati.

Nov.TibertiCesenaRomagna

Segue il fratello Polidoro in un’azione ai danni di Cesena.

1495
Lug.TibertiMartinelliRomagna

A metà mese entra in Cesena e si asserraglia nella rocca vecchia. Entra di sera, mentre si canta il vespro, nella chiesa di San Francesco dove sono riuniti i Martinelli con i loro sostenitori. Lo affiancano i fratelli Polidoro, Palmerio ed Ercole ed altri 11 suoi partigiani. Si getta sui Martinelli con pugnali e spade (7 vittime in tale famiglia). Nel complesso sono uccisi in tale azione 25 uomini della fazione avversa; sono anche distrutte le loro abitazioni site nella contrada che ora è intitolata ai Versaglia.  Litigare con Guido Guerra da Bagno e lo scaccia dalla rocca cittadina.

Nov.ForlìBagnoRomagna

Con Cicognano da Castrocaro e Paolo Bezzi combatte Guido Guerra da Bagno; gli conquista alcuni castelli, quali Castelnuovo, Teodorano, Molino Vecchio; assedia pure Cusercoli, da cui è respinto inizialmente. Gli sono inviati da Imola alcune passavolanti;  i Manfredi gli inviano in soccorso 400 fanti agli ordini di Vincenzo Naldi e di Niccolò Castagnino. I difensori si arrendono in pochi giorni.

1496
Gen.TibertiMartinelliRomagnaSi reca travestito a Forlì e vi assale i Martinelli.
Giu.Romagna

Sempre con Cicognano da Castrocaro aiuta i parenti di Civitella di Piazza ucciso in una rissa; obbliga il collega a rappacificarsi con i rivali e ritorna a Forlì.

…………..Romagnafa pressioni sul fratello Palmerio affinché lasci Bertinoro, dove il congiunto è entrato alla testa di 400 fanti.
Nov. dic.Guerra privataRomagna

Assale Civitella di Romagna per soccorrervi il fratello Palmerio; quando costui è messo in fuga dagli  avversari comandati  da Antonio Fabbri, si dirige a Forlì da Caterina Sforza;  spinge la signora della città ad intervenire a suo favore.

1497
Feb.RomagnaOrganizza un ballo in Cesena per le feste di carnevale cui sono presenti i membri del consiglio cittadino.
Mar.TibertiRiminiRomagnaGuerreggia contro il signore di Rimini Pandolfo Malatesta. Gli tende un agguato con alcuni balestrieri.
Ott.ForlìRiminiRomagna

Sempre con il favore di Caterina Sforza, compie alcune scorrerie nel riminese, cattura  3 pastori e razzia una grande quantità di bestiame dello stesso Malatesta. Scatta la reazione del signore di Rimini che mette a sacco sette borghi del forlivese.

1498
Mar.FirenzeVenezia Pisa25 lance e 25 cavalli leggeriToscana

I cesenati gli prestano 150 ducati per mettere in ordine le sue truppe. Durante la rassegna, che si svolge a Firenze, gli cade la cavalcatura addosso; viene portato moribondo nel Palazzo della Signoria. Guarito contrasta i pisani.

Mag. lug.ToscanaE’ sconfitto e catturato a San Regolo da Marco da Martinengo. Viene liberato a luglio in uno scambio di prigionieri (Rinieri della Sassetta).
Ago.Romagna

Rientra a Cesena ove è accolto con tutti gli onori. Per rifarsi della prigionia conduce una vana scorreria in territorio veneziano. Raggiunge  Forlì allo scopo di difendere Caterina Sforza dalle minacce dei veneziani. Ammalatosi nella città è trasportato su un mulo a Cesena: sospetta di essere stato avvelenato dai pisani.

Sett.ForlìVeneziaRomagna

Ottiene una condotta di cavalli leggeri; esegue la rassegna dei suoi uomini e si dirige a Modigliana. Raccoglie 100 fanti; poiché non ha il denaro per pagarli la compagnia si scioglie immediatamente. Negli stessi giorni è contattato dai veneziani, per mezzo di Francesco Barisello e del fratello Polidoro, per passare al loro soldo con 500 provvigionati.

Nov.RomagnaCon Gaspare da San Severino assiste in Forlì al duello che si svolge tra Niccolò Marcheselli ed Alberto Aldovrandini.
Dic.Romagna

Cattura nel faentino un caposquadra del signore di Faenza Astorre Manfredi (che milita per i veneziani). Lo conduce prima a Forlì e poi a Castrocaro Terme. Si riconcilia con il cardinale Giovanni Sercada, l’arcivescovo Arboriense ed il governatore di Cesena.

1499
Gen.Capitano g.le cavalli leggeriRomagna

Si trova a Galeata; da tale località scorre prima in Val di Bagno e poi nella pineta di Cervia: da Ravenna gli muovono contro Luigi Valaresso e Cola da Venezia che lo obbligano a ritirarsi. E’ segnalato in un secondo momento a Sogliano al Rubicone;  con 100 cavalli leggeri e 200 fanti tenta di impadronirsi del castello di Spinello  appartenente a Ramberto Malatesta da Sogliano.

Feb.Romagna

Fiorentini e sforzeschi reclamano la sua presenza all’ assedio di Bibbiena: preferisce attaccare Sogliano al Rubicone con Ottaviano Manfredi e Dionigi Naldi (400 uomini) nella speranza che abbia successo un trattato organizzato da Malatesta  Malatesta da Sogliano ai danni del fratello Ramberto.

Apr.Romagna Lazio

Presenzia a Forlì, nella chiesa di San Girolamo, ai funerali di Ottaviano Manfredi; si reca indi a Roma dove è ricevuto benevolmente dal papa Alessandro VI.

Lug.Romagna

Cavalca a Montiano;  assale i contadini di Longiano che non vogliono riconoscere il pagamento delle tasse ai pontifici. Altra spedizione punitiva conduce anche a Savignano sul Rubicone. E’ sempre respinto.

Ott.ChiesaLazio

Ottiene una condotta dal papa di 100 balestrieri a cavallo e di 100 provvigionati. Passa agli stipendi di Cesare Borgia perché rimpiazzato nelle grazie di Caterina Sforza da Giovanni  da Casale.

Nov.Tiberti

.Chiesa

Martinelli

Forlì Faenza

25 cavalli leggeriRomagna

A metà mese esce da Cesena con i fratelli Palmerio e Polidoro e Malatesta Malatesta da Sogliano per contrastare 500 fanti tedeschi, spagnoli e guasconi condotti dai fuoriusciti della città. Segue una breve scaramuccia. Ha inizio il conflitto con la Sforza ed i Manfredi che affronta con 25 cavalli leggeri. Si muove all’ avanguardia dell’esercito pontificio (500 cavalli) e si impossessa di Imola senza colpo ferire. Si presenta  alla Porta Spuvilia e chiede la città al connestabile Giannotto Francese a nome del re di Francia; il popolo si mette in fermento e Giovanni da Sassatello accetta la richiesta. Giunge con la sua compagnia alla Porta dei Pioli, la abbatte ed entra nella località; il capitano della guarnigione capitola senza problemi. Tre giorni dopo il Borgia entra nella città senza colpo ferire. Di seguito il Tiberti bombarda la rocca alla cui difesa si trova Dionigi Naldi;  ne rovina parte delle mura con i 16 pezzi di artiglieria di cui dispone. Da ultimo si impadronisce di Mordano.

Dic.Romagna

Giungono in suo rinforzo da Cesena 200 cavalli leggeri; ricomincia a battere il rivellino della rocca d’Imola finché un carpentiere diserta dall’interno del castello e gli indica i punti effettivamente più deboli. Il Naldi è costretto alla resa in breve tempo. Subito dopo si porta a Forlì con 25 cavalli e si incontra con gli Anziani che decidono di arrendersi ai pontifici; la Sforza decide invece di resistere e fa sparare dalla rocca una grossa bombarda. Il Tiberti fa venire da Cesena un grande numero di guastatori e da Bertinoro 4 squadre di francesi tra cui anche la compagnia di Giannotto Francese. Presto deve congedare i transalpini per volontà degli abitanti. Nello stesso tempo è costretto ad intervenire con Ercole Bentivoglio per reprimere una sollevazione da parte di diversi  contadini.  Nel suo ritorno a Cesena penetra a forza nel palazzo di Guido Guerra da Bagno e vi prende alloggio. E’ segnalato a Forlimpopoli; ne ottiene la rocca dal castellano. Vi lascia un presidio di 400 soldati francesi. Tocca quindi Bagnacavallo, è segnalato all’assedio di Faenza dove rimane ferito in una scaramuccia con i difensori.

1500
Gen.Romagna

Cade la rocca di Forlì (alla cui difesa muoiono 475 soldati) ed è catturata la Sforza dal balivo di Digione Antonio di Bissay: il Tiberti con Ivo d’ Allègre e Vitellozzo Vitelli costringe il Baissay a consegnare la signora di Forlì  al  Borgia.

Mag.Lazio

Si reca a Roma; è ricevuto dal papa e gli sono saldate le paghe arretrate. Gli vengono riconosciuti una provvigione mensile di 50 ducati ed il comando di una compagnia di cavalli romagnoli.

Ago.Romagna

Rientra a Cesena con Ercole Bentivoglio: occupa il comune, scaccia tre Anziani e fa bruciare le carte dei processi che lo riguardano. Lo accompagna una cortigiana.

Ott.RomagnaDa Forlimpopoli fa rientro a Cesena.
Nov.Romagna

Con il fratello Polidoro riceve a Cesena Cesare Borgia. Ad Imola, con la sua compagnia; è ferito ad un braccio in un attacco portato a Faenza. Si reca a Cesena per curarsi;  a fine mese si trova alla guardia di Bagnacavallo. Alcuni balestrieri di Astorre Manfredi in una razzia si impadroniscono di molti capi di bestiame nel contado: il Tiberti li contrasta e recupera il bottino.

Dic.Romagna

Protesta con energia con il rettore pontificio di Cesena Ramiro di Lorca perché ha fatto torturare ed incarcerare il congiunto Pandolfaccio.

1501
Gen.Romagnalascia Cesena con Giulio Orsini. Si dirige prima a Forlì; successivamente a Russi con 1500 fanti ed alcuni cavalli.
Apr.ChiesaFaenzaRomagnaE’ ancora impegnato all’assedio di Faenza.
Mag.Romagna

Muore per lo scoppio di un pezzo di artiglieria con il bombardiere, Onorio Savelli ed altri soldati. E’ sepolto a Cesena. Secondo altre fonti muore nei pressi di Bagnacavallo mentre tenta di difendere la località dalle scorrerie dei fiorentini.

 CITAZIONI

-“Uno dei migliori suoi condottieri (Cesare Borgia).” ALVISI 

-“C’était un de ses (di Cesare Borgia) meilleurs capitaines, l’un de ceux qui, depuis le début, avaient suivi sa fortune avec un remarquable dévouement. Il fut tué par l’éclatement d’un canon. D’imposantes funérailles à Cesena témoignèrent de l’estime dans la quelle César le tenait.” SABATINI

-Con Zitolo da Perugia “Contribuirono, in maniera determinante a valorizzare in Italia la più rivoluzionaria novità dell’epoca moderna, le armi da fuoco, che in breve soppiantarono le più potenti tra quelle da lancio esistenti sino a quel momento, gli archi lunghi all’inglese e le balestre.” BAZZOCCHI

-Con Cicognano da Castrocaro “Due personaggi che amavano la guerra e avevano l’orrore dell’inerzia.” DAL MONTE

Immagine: https://www.nga.gov/collection/art-object-page.44848.html

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