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UGOLINO DA SAVIGNANO Di Modena. Detto il Boieta.
- 1406 (novembre)
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1344 | |||||
Dic. | Ferrara | Mantova | Emilia | E’ sconfitto e fatto prigioniero dal signore di Mantova Filippino Gonzaga a Rivalta. | |
1352 | |||||
Mar. | Emilia | Viene armato cavaliere dal marchese di Ferrara Obizzo d’Este con Lanfranco Rangoni e Galeazzo Pio. | |||
Apr. | Emilia | Muore il marchese di Ferrara. Con Gherardo Rangoni partecipa al consiglio cittadino di Modena nel cui corso viene riconfermata la fedeltà della città agli estensi, in particolare l’appoggio alla successione nel marchesato del figlio di Obizzo, Aldobrandino d’Este | |||
1354 | |||||
Feb. | Ferrara | Verona | 200 cavalli | Veneto | E’ inviato con 200 cavalli in soccorso di Frignano della Scala impadronitosi di Verona ai danni di Cangrande della Scala. Ha il compito di impedire che la città pervenga in potere dei Visconti. Il legittimo signore entra in Verona; sono fatti prigionieri nello scontro Ugolino da Savignano e Feltrino Gonzaga. Il Savignano viene rinchiuso in carcere dal quale viene rilasciato dopo due mesi. |
1356 | |||||
Lug. | Ferrara | Milano | Emilia | Alla testa delle truppe estensi entra nel reggiano, vi si congiunge con le milizie di Filippino ed Ugolino Gonzaga. L’esercito si trasferisce a Cella nel reggiano, dove i viscontei hanno costruito una bastia che controlla la strada tra Reggio Emilia e Modena. Preso dal panico, tale presidio abbandona la posizione; molti sono gli uccisi tra costoro nel successivo combattimento; 400 sono invece i prigionieri con 200 cavalcature e molti buoi. Il giorno seguente si dirige al castello di San Polo d’Enza, che è assediato dagli avversari al comando di un figlio di Castruccio Castracani, Beltramino degli Antelminelli. Ugolino da Savignano risulta ancora vittorioso. Nello scontro sono uccisi 80 uomini e, sempre tra i viscontei, sono catturati altri 200 soldati tra cui Bernardino da Sassuolo e Bernardino Pio. Beltramino degli Antelminelli riesce a fuggire a Montecchio Emilia ove rimane 3 giorni: poi sfoga la sua rabbia scendendo a valle portando morte e devastazione tra i contadini locali. Presto all’esercito della lega si unisce anche la Grande Compagnia del conte Lando. | |
Ago. sett. | Emilia | Si impadronisce nottetempo con Gherardo Rangoni del castello di Savignano sul Panaro; ai primi di settembre ottiene a patti dai terrazzani anche il castello. Lo fornisce di un presidio e rientra a Modena. Nello stesso mese attacca anche il castello di Fiorano Modenese. In questo caso la guarnigione non cede ai suoi assalti. Giunge nel frattempo nelle vicinanze Galeazzo Pio ed i 2 condottieri sono costretti a darsi alla fuga. | |||
1357 | |||||
Lug. | Emilia | Si collega nel modenese con Ricciardo Cancellieri, Feltrino Gonzaga, Lanfranco e Gherardo Rangoni, Manfredino da Sassuolo per affrontare i viscontei comandati da Galeazzo Pio. A metà mese il condottiero attraversa il Panaro per trasferirsi nel bolognese a Calcara. Anche i gonzagheschi e gli estensi superano il fiume e si accampano a Piumazzo; ne segue un cruento scontro sul Samoggia in cui nessuna delle due parti può dichiararsi vincitrice. Prima del combattimento sono armati cavalieri Gherardo Rangoni, Cinello da Savignano, Manfredino da Sassuolo e 2 figli del Cancellieri. L’avvicinarsi di 10000 fanti bolognesi agli ordini di Tommaso Ghislieri spinge i viscontei a levare il campo ed a ritirarsi verso San Giovanni in Persiceto. I collegati li inseguono sino a Nonantola. | |||
1360 | |||||
Feb. | Milano | Bologna | Emilia | Lotta contro il signore di Bologna Giovanni Visconti da Oleggio. | |
Mag. | Emilia | Consegna ai viscontei il castello di Serravalle, nella valle del Reno, venuto in suo possesso. | |||
1366 | |||||
Sett. | Siena | Chiesa | Capitano g.le | Toscana | E’ nominato conservatore di Siena e di capitano di guerra. |
1367 | |||||
Feb. mar. | Siena | Comp. ventura | Toscana | Ha l’incarico di fronteggiare la Compagnia di San Giorgio condotta da Giovanni Acuto. I venturieri si fermano a Badia a Isola da dove provocano gravi danni al territorio circostante. In pochi giorni i senesi formano un contingente di milizia locale; di essa fanno parte Rinieri da Baschi, il conte Francesco da Santa Fiora ed Agnolo Vitozzo. Gli inizi sono incoraggianti. Avvengono alcuni scontri tra Casole d’Elsa e Montalcinello a seguito dei quali i venturieri si indirizzano verso Pisa. A marzo la Compagnia di San Giorgio irrompe una volta di più nel senese. Ugolino da Savignano è sconfitto e fatto prigioniero a Montalcino da Giovanni Acuto e da Ambrogio Visconti: gli è imposta una taglia di 10000 fiorini. Al suo posto è nominato conservatore il figlio Cinello. Liberato dopo il pagamento del riscatto, rientra a Siena. | |
Sett. | Emilia | Informa i senesi da Bologna che Anichino di Baumgarten ha lasciato il servizio dei Visconti e con una nuova compagnia intende passare in Toscana. | |||
1372 | |||||
Nov. dic. | Chiesa | Milano | Capitano g.le 300 lance | Emilia e Lombardia | Ha il comando delle truppe estensi contro i viscontei (300 lance). Staziona nel piacentino con il capitano generale della lega Amerigo del Pomerio, Dondaccio da Piacenza, Guido da Pruina, Ulzio Trottinger e Gregorio Picino. Si stende oltre il Trebbia in Val Tidone e recupera molti castelli quali Ziano Piacentino, Castelnuovo, Sala, Montalbo, Vicomarino, Corana, Fabiano; ottiene a patti Seminò dopo alcuni assalti; espugna e mette a sacco Borgonovo Val Tidone in cui sono catturati tutti i difensori: costoro per ritornare liberi sono costretti a pagare una taglia. A causa del terrore portato nel circondario gli si arrendono senza difficoltà altre terre quali Gragnano Trebbiense, appartenente agli Scotti, il castello della Motta, Gazzola, Tavernago, Montebalzone, Pavarano, Piozzano, Misano, Passano, Carrigio, Trevozzo, Compremoldo, Sant’Imento, Calendasco. Tenta invano di impadronirsi di Castel San Giovanni; si inoltra nel pavese ed occupa Broni, Stradella, San Paolo, Montalto Pavese, Cicognola. Alfine il freddo e la pioggia lo persuadono a rientrare nel piacentino. |
1373 | |||||
Mag. | Ferrara | Milano | Capitano g.le | Emilia | Depreda Savignano sul Panaro. Prende parte alla battaglia di Montichiari. |
1376 | |||||
Gen. | Veneto | Podestà di Verona per il primo semestre. | |||
……… | Chiesa | Bologna Firenze | Emilia | ||
1377 | |||||
Dic. | Emilia | Vende ai bolognesi per 800 ducati i castelli di Serravalle e di Montebudello che il cardinale legato Roberto di Ginevra gli ha affidato da sorvegliare. | |||
1383 | Emilia | Diviene cieco. Si ammala gravemente e fa testamento. | |||
1406 | |||||
Nov. | E’ fatto uccidere con il fratello Cinello da Alberto da Savignano. |
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