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TINTO DA BATTIFOLLE
- 1530 (maggio)
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1529 | |||||
Nov. | Firenze | Impero | Toscana | Si pone in imboscata con 100 uomini tra fanti ed archibugieri a Barbialla, tra Montaione e Montarso, ai danni di Pirro Colonna. Poiché il convoglio atteso tarda ad arrivare si reca a Volterra. Da qui cerca di rientrare ad Empoli allorché cade, a sua volta, in un agguato tesogli a Barbialla dal Colonna. In difficoltà inizialmente, giungono i soccorsi portatigli da Amico d’Arsoli e dal commissario Bartolomeo Tedaldi che mettono in fuga gli avversari. Tra gli imperiali sono uccisi venti/venticinque fanti e sono catturati sei cavalli. I fiorentini non lamentano alcun morto, ma molti feriti. A fine mese lascia Pontedera per trasferirsi ad Empoli. | |
Dic. | Toscana | Sconfigge il Colonna a Palaia. Di seguito con Paolo Corso e Goro da Montebenicchi staziona prima a San Gimignano, e, successivamente, a Colle di Val d’Elsa. Scacciato da quest’ultima località dall’avanzata del duca di Amalfi, si porta a Volterra con il commissario Giovanni Covoni. E’ obbligato a porre i suoi alloggiamenti fuori le mura, a Sant’Andrea ed a San Girolamo. I soldati si ribellano e vengono ospitati nei borghi: qui simulano una rivista militare fuori la Porta di San Francesco e si impadroniscono della città vincendo la resistenza di una compagnia di fanti di Volterra. Gli abitanti si ribellano apertamente; Giovanni Covoni, la sera medesima, fa uscire Tinto da Battifolle con Paolo Corso per la Porta dell’Arco. | |||
1530 | |||||
Gen. | Toscana | A San Gimignano con Goro da Montebenicchi, Paolo Corso ed Ercole da Brisighella. | |||
Apr. | Toscana | E’ di scorta ad un convoglio diretto a Pontedera composto da sessanta muli carichi di sale e di altre vettovaglie. Viene catturato sotto Montelupo Fiorentino dopo essere caduto in un agguato tesogli dagli avversari superiori di forze. Liberato su intervento del commissario Francesco Ferrucci, è preposto alla guardia di Empoli con 600 fanti insieme con Bocchino Corso, Piero Orlandini, Conte d’Anghiari ed Orbecco da Casentino. | |||
Mag. | Toscana | E’ attaccato in Empoli da 1500 cavalli e 3500 fanti forniti di quattordici cannoni, comandati da Diego Sarmiento e da Alessandro Vitelli. Respinge un assalto degli imperiali con il fuoco degli archibugi. Gli avversari entrano nel fossato, ancora ricoperto d’acqua, ma non riescono ad attraversarlo per il fango. Sono costretti a ritirarsi con numerose perdite anche per i sassi lanciati loro contro dalle mura. Tinto da Battifolle è ucciso da un colpo di archibugio tiratogli alle spalle da alcuni traditori fiorentini. Secondo altre versioni è ucciso da un colpo di artiglieria. |
CITAZIONI
-“Valentissimo Capitano.” GIOVIO
-“Soldato, nel quale la fede andava del pari col valore.” GUERRAZZI