RICCIO DA PARMA

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Disfida di Barletta

Last Updated on 2024/01/26

RICCIO DA PARMA  (Domenico dei Marenghi, Pietro da Parma) Di Soragna.

Per alcune fonti sarebbe originario di Vasto.

La lapide dedicata a Riccio da Parma, posta a Soragna
La lapide dedicata a Riccio da Parma, posta a Soragna (fonte)

1473 ca.- 1523 (agosto)

Anno, meseStato. Comp. venturaAvversarioCondottaArea attività

Azioni intraprese ed altri fatti salienti

1495
Lug.MilanoFranciaEmiliaPrende parte alla battaglia di Fornovo con il padre Riccio da Soragna, che muore nel corso del combattimento.
1500
Apr.SforzaFranciaPiemonte

Milita sempre agli stipendi del duca di Milano Ludovico Sforza. Partecipa alla battaglia di Novara. Si trova circondato dagli avversari: con una improvvisa sortita attraversa le linee nemiche e si pone in salvo.

1502SpagnaFranciaEmilia e PugliaLascia Parma, dove ha la sua abitazione. Combatte per gli spagnoli nel regno di Napoli nella compagnia del duca di Termoli Andrea da Capua.
1503
Feb.Puglia

E’ scelto tra i guerrieri italiani che prendono parte alla disfida di Barletta: smonta da cavallo ed abbatte da terra alcune cavalcature dei campioni francesi. Al termine del combattimento viene armato cavaliere da Consalvo di Cordoba.

1505EmiliaAl termine del conflitto rientra a Parma.
1506
………..FranciaGenovaLiguria
Ott.FranciaBolognaEmiliaGli è concesso dallo Chaumont (Charles d’Amboise) il comando di 300 fanti per combattere i Bentivoglio a favore dello stato della Chiesa. Lascia la sera Parma per la Porta di San Michele, si accampa a Pascolo, il prato fuori le mura cittadine, ed a San Lazzaro. Ha ai suoi ordini 400 uomini di cui molti sono originari del contado. I suoi fanti si dirigono verso Bologna derubando per strada i locali contadini. Al termine della missione, durata pochi giorni, rientra a Parma.
1509
Apr.FranciaVeneziaEmiliaHa l’incarico di raccogliere 500 fanti e di muoversi in soccorso del marchese di Mantova Francesco Gonzaga minacciato dai veneziani. I Rossi ed i Pallavicini si oppongono al fatto che i loro sudditi si uniscano alle sue compagnie per cui, a causa di tale impedimento, riesce a radunare solo pochi fanti. A fine mese rientra a Parma.
1510
Ago.FranciaChiesa110 fantiEmiliaRaccoglie truppe per conto di Galeazzo Pallavicini. A fine mese si collega alla testa di 110 fanti a Reggio Emilia con 50 cavalli condotti da Giovanni da Casale.  Entra alla guardia della cittadella di Parma a nome del re di Francia.
Sett.EmiliaLascia il suo incarico perché da tempo non riceve i suoi emolumenti.
1521ChiesaFranciaEmilia

Prende parte alla difesa di Parma contro i francesi. Preposto alla guardia del bastione della Stradella con Giovambattista Smeraldi, Frate da Caltaro e Francesco Salamoni si distingue nelle azioni difensive predisposte da Ludovico da Fermo;  respinge gli assalti portati al bastione ed alle mura volte verso San Michele. Per la sua azione è riconosciuta a Riccio da Parma una provvigione.

1523
Ago.

Muore di peste a Parma agli inizi del mese. Alla sua morte la città concede una dote di 100 lire alle quattro figlie ancora nubili. Il comune di Parma gli ha dedicato una via del centro storico, Borgo Riccio da Parma. A Soragna gli è stata dedicata una piazza in cui nel 1888 è stata posta una lapide a suo ricordo. Si sposa con Giovanna Pallavicini dei marchesi di Pellegrino e con Andriola de Lucanis. La città di Parma gli ha dedicato una via “Borgo Riccio da Parma”. una via del centro storico trasversale a strada Farini. Soragna gli ha dedicato una piazza, dove nel 1888 è stata posta una lapide di marmo con un’iscrizione che ricorda la disfida di Barletta.

 CITAZIONI

-Con Fanfulla da Lodi e Romanello da Forlì “Homini vallenti.” GRUMELLO

Fonte immagine: ilnuovoonline.it

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