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NICCOLÒ ORSINI Del ramo di Castel Sant’Angelo.
Conte di Nola e di Soleto. Signore di Pitigliano, Sovana, Piancastagnaio, Selvena, Salerno, Nettuno, Ottaviano, Lauro, Avella, Palma Campania. Figlio di Guido Orsini, fratello di Aldobrandino Orsini, padre di Raimondo Orsini del Balzo.
1331 (agosto) – 1389
Anno, mese | Stato. Comp. ventura | Avversario | Condotta | Area attività | Azioni intraprese ed altri fatti salienti |
1347 | |||||
Giu. lug. | Roma | Vico | Capitano g.le | Lazio | Viene nominato da Cola di Rienzo capitano generale del comune di Roma contro il signore di Viterbo Giovanni di Vico. Ha il comando di 390 cavalli e di 1300 fanti romani; a queste milizie si devono aggiungere anche altre schiere provenienti da Perugia, da Todi, da Narni e da Corneto (Tarquinia): in totale gli uomini a sua disposizione sono 1000 cavalli e 6000 fanti. Si pone in cammino per la via Cassia e giunge a Vetralla. Gli abitanti aprono le porte del centro e lo fanno entrare mentre i soldati del Vico si rifugiano nella rocca. L’esercito viene diviso in due parti: la cavalleria e molti fanti si spingono su Viterbo per assediare la città e depredarne il contado; gli altri rimangono nei pressi della rocca di Vetralla per ventisette giorni. Durante le operazioni di assedio viene in particolare costruito un forte ariete, “l’Asinella”, avente lo scopo di abbattere la porta della rocca. Di notte gli assediati vi gettano sopra una miscela infiammata di zolfo, pece, olio e trementina; in poche ore tale strumento bellico è ridotto in cenere. Giovanni di Vico si deve accordare con Cola di Rienzo. Con la resa del prefetto di Roma Niccolò Orsini rientra a Roma, si reca al Campidoglio e vi riceve la corona del trionfo dalle mani del tribuno. |
Nov. | Roma | Orsini Colonna | Lazio | Con Giordano Orsini, Angelo Malabranca e Matteo Orsini (1000 cavalli) combatte Orsini (di altre casate) e Colonna. Gli avversari lasciano Montefiascone con l’aiuto del legato pontificio Bertrando di Deux; si fermano a Roma davanti alla Porta di San Lorenzo con 550 cavalli e molti fanti. Stefano Colonna tenta di irrompere nella città fidando nel soccorso dei suoi partigiani all’interno della città: escono 150 cavalli che sorprendono gli avversari fermi nella porta semi-aperta. Nello scontro sono uccisi Stefano e Giovanni Colonna ed è ferito a morte Giordano Orsini di Marino; altri si salvano a Palestrina. | |
1353 | Chiesa | Piediluco | Umbria | Coadiuva il cardinale Egidio Albornoz. Contrasta in Umbria Francesco e Brancaleone Piccini signori di Piediluco. | |
1354 | Chiesa | Vico | Umbria | Affronta nuovamente il prefetto Giovanni di Vico. Costruisce una bastia a San Lorenzo in Vigna (San Lorenzo) ed assedia Orvieto. | |
1355 | Napoli | Durazzo | Campania | Combatte le milizie di Luigi di Durazzo. Fronteggia il conte Lando. | |
1356 | Lazio | Viene eletto senatore di Roma con Pietro Colonna. | |||
1358 | Umbria | Ad Orvieto. E’ confermato nella contea di Sovana dal cardinale Albornoz. | |||
1359 | |||||
………….. | Napoli | Comp. ventura | Abruzzi | E’ nominato viceré degli Abruzzi. Si trova a L’Aquila, dove gli abitanti gli versano 1000 fiorini per le paghe dei suoi soldati. Alla testa di 400 barbute affronta la Grande Compagnia del conte Lando. | |
Giu. | 300 barbute | Umbria | La regina Giovanna d’Angiò lo invia con 300 barbute in soccorso dei fiorentini per contrastare la “Grande Compagnia”. Il venturiero gli viene contro con 1000 barbute per bloccargli il passo; l’Orsini evita le insidie e ripara a Spoleto con l’aiuto del podestà Francesco Montemelini. Esce dalla città divenuta insicura per l’ostilità dei perugini; questi ultimi condannano alla decapitazione il capitano della città per il sostegno che gli è stato offerto. Gli spoletini respingono i perugini. | ||
Lug. | Toscana | Il conte Lando fugge dal “campo delle mosche”. Niccolò l’Orsini è invitato a Firenze con Pandolfo Malatesta ed Ambrogio Visconti. nella città assiste ad un palio. | |||
1361 | |||||
Mar. | Napoli | Comp. ventura | Abruzzi | Provvede nuovamente alla difesa degli Abruzzi, ora minacciati dalla compagnia di Nicola Unghero forte di 2500 cavalli. Questa, appena licenziata dal cardinale Albornoz, si sta dirigendo verso il teramano ed il contado di Penne. L’Orsini si porta a Teramo. | |
Dic. | Abruzzi | Esce da L’Aquila. | |||
1362 | |||||
Apr. | Siena | Comp. ventura | 100 cavalli | Toscana | Si reca a Siena con i fratelli Aldobrandino e Gentile per difendere il territorio dalle depredazioni della compagnia di Anichino di Baumgarten. Cessato il pericolo, ritorna a Siena; gli è concessa la cittadinanza senza il pagamento di alcun censo. |
Lug. | Firenze | Pisa | Toscana | Si unisce con Rodolfo da Varano per combattere i pisani. Si attenda tra Peccioli e Ghizzano; è poi alla Bessa e vince un palio organizzato dai fiorentini. | |
1363 | |||||
Mar. | Firenze | Toscana | Il cardinale Albornoz consiglia la regina di Napoli di riprenderlo al suo servizio. | ||
1365 | Umbria | L’Albornoz lo nomina vessillifero di Santa Chiesa. Scelto dal papa Urbano V, conserva tale incarico anche sotto il suo successore Gregorio XI fino al 1371 | |||
1367 | |||||
Gen. | Chiesa | Marche | Vicario pontificio di Osimo. | ||
1369 | |||||
Mar. | Orsini | Siena | Toscana | Acquista Piancastagnaio dai Salimbeni. Occupa tale castello e di impadronisce anche di Abbadia San Salvatore al comando di milizie pontificie. E’ assalito, a sua volta, dai senesi; perde la seconda località e mantiene il controllo della prima. Nel marzo 1369 i senesi gliene riconosceranno la signoria con la conclusione della pace tra le due parti. | |
Apr. | Toscana | Gli muove contro Cecco d’Ascoli che recupera Abbadia San Salvatore. A quest’ultimo è riservato un premio di 50 fiorini. | |||
1370 | |||||
Primavera | Chiesa | Perugia | Umbria | Per conto dello stato della Chiesa chiede ed ottiene dagli abitanti di Orvieto la consegna di 10000 fiorini , somma spesa per l’edificazione della rocca voluta dal cardinale Albornoz. In cambio è promesso al comune il rientro in possesso dei beni della città posti in Val di lago. | |
1371 | Chiesa | Lazio Toscana ed Umbria | Il papa Gregorio XI gli rinnova l’incarico di rettore del Patrimonio. nel contempo i fiorentini gli accordano la loro cittadinanza. | ||
1372 | |||||
Mag. | Lazio | Il pontefice gli concede in feudo Piancastagnaio e la metà di Tessennano. Come rettore del Patrimonio gli è riconosciuto un salario giornaliero di 4 fiorini ed una provvigione annua di 2000 fiorini (da pagarsi in 4 rate). | |||
Giu. lug. | Umbria Francia | Aspira al vicariato di Orvieto: gli si oppone Ugolino da Montemarte perché Niccolò Orsini è vicino alla fazione dei beffati a causa della sua parentela con Berardo Monaldeschi della Cervara. Approfitta di una malattia del legato pontificio, il cardinale di Santa Sabina Filippo di Cabassoles, per recarsi ad Avignone e chiedere al papa Gregorio XI la signoria di Orvieto. In stretta corrispondenza con Brigida di Svezia, nell’occasione presenta al pontefice le rivelazioni della futura santa per spingerlo a rientrare a Roma. L’Orsini, alla fine, rientra trionfante ad Orvieto come governatore della città. Ugolino da Montemarte non accetta tale situazione. Si inserisce nella disputa il cardinale Cabassoles che fa venire in Orvieto l’arcivescovo di Bari (il futuro papa Urbano VI) affinché dirima ogni cosa. Quest’ultimo aderisce alle richieste del Montemarte. Sono spediti ad Avignone altri ambasciatori e da Gregorio XI è inviato un messaggio all’Orsini affinché dia spontaneamente le dimissioni dalla carica affidatagli di recente. L’Orsini, sdegnato, lascia il Patrimonio e si trasferisce nel regno di Napoli. | |||
Dic. | Toscana | Il vescovo di Arezzo è incaricato di dirimere una controversia per il castello di Selvena, nel grossetano, tra il conte di Sanese e gli abitanti di Baschi. Il prelato decide a favore del conte in cambio della promessa di 600 fiorini. A metà mese Niccolò Orsini, mentre la guarnigione del conte si sta recando a prendere possesso del castello, precede quest’ultima e se ne impadronisce. | |||
1373 | Umbria | Fa da paciere tra Giordano Orsini e Gherardo di Puy abate di Montmajeur. | |||
1375 | |||||
………….. | Puglia | Ottiene la contea di Soleto dalla regina di Napoli Giovanna d’Angiò. | |||
………….. | Sicilia | Compie una missione in Sicilia per conto del marito della regina di Napoli Ottone di Brunswick. | |||
Ott. | Chiesa | Firenze Siena | lazio ed Umbria | Prende parte alla guerra degli Otto Santi. E’ richiamato dal papa Gregorio XI a seguito della ribellione di Orte e Narni. | |
Nov. | Lazio | Si trova a Viterbo. La città insorge al dominio pontificio ad opera di Francesco di Vico. Viene assediato nella rocca con il tesoriere della curia del Patrimonio Angelo Tavernini: costretto alla resa, è lasciato libero. | |||
1376 | |||||
Mag. | Toscana | Scorre in maremma ai danni dei senesi. Razzia 1500 capi di bestiame. | |||
Nov. | Toscana e Lazio | Ad Orbetello. per ricevere il papa Urbano V che ha lasciato Avignone. Lo scorta a Roma. Controlla metà dell’isola Bisentina del lago di Bolsena e Borgo Sesto che consegnerà più tardi alla Camera Apostolica. | |||
1377 | |||||
Mag. | Lazio | Ha il comando di 400 lance con le quali si scaglia contro Francesco di Vico. Viene respinto. | |||
1378 | Chiesa | Antipapa | Lazio | Appoggia le truppe del papa Urbano VI contro quelle dell’antipapa Clemente VII e la Compagnia dei Bretoni. | |
1380 | Durazzo | Napoli | Campan e Lazio | Favorisce la causa di Carlo di Durazzo, pretendente al trono di Napoli, ai danni della regina Giovanna d’Angiò. Si licenzia dalla corte fingendo di volersi fare eremita. Si porta invece a Roma, dove si fa promotore dell’alleanza dei baroni con l’aspirante al trono angioino. | |
1381 | |||||
Lug. | Campania | Accoglie a Nola Carlo di Durazzo. Convoca il parlamento generale dei baroni. | |||
1385 | |||||
Gen. | Napoli | Chiesa | Vene scomunicato dal papa Urbano VI per il suo appoggio al re di Napoli Carlo di Durazzo. | ||
Sett. | Campania | Allorché Carlo di Durazzo rientra in Ungheria Niccolò Orsini è chiamato a far parte del consiglio regio che assiste la moglie del sovrano Margherita d’Angiò, sorella dell’ex regina di Napoli Giovanna. | |||
1386 | |||||
…………. | Chiesa | Antipapa | Lazio | Milita per Urbano VI contro i fautori dell’antipapa Clemente VII. Contrasta i Gatti nel viterbese. | |
Ott. | Umbria | E’ segnalato ad Acquasparta ove entra in contatto con i perugini. | |||
1387 | |||||
………….. | Umbria e Lazio | Conquista Orvieto e guasta le terre intorno al lago di Bolsena. Tenta di soccorrere la città quando questa viene assediata da Nicola Farnese. | |||
Sett. | Toscana | Si reca a Firenze. Cavalca nelle strade cittadine circondato da vescovi e prelati. | |||
1388 | |||||
Mag. | Campania | A Gaeta, per l’incoronazione di Ladislao d’Angiò da parte del cardinale Angelo Acciaiuoli. | |||
Sett. | Campania | Viene richiamato alla corte napoletana. | |||
1389 | |||||
Feb. | Toscana | Fa testamento. Muore poco dopo a Pitigliano. Fonda a Roma con Napoleone Orsini un monastero certosino alle Terme di Diocleziano; inizia la costruzione della cattedrale di Nola, nonché della chiesa e del convento di San Francesco. Fonda, sempre a Roma, il Collegio delle Vergini dell’ordine di Santa Maria (poi dell’Annunziata); edifica a Lauro la chiesa di San Giovanni sul Palco. Con il conte di Manoppello Napoleone Orsini progetta di erigere a Gerusalemme una certosa sull’area di Santa Croce. Il suo monumento di Nola è stato distrutto dai Maistrilli per costruire al suo posto una cappella. Amico di Giovanni Boccaccio; ricordato da Coluccio Salutati. Sposa Gorizia di Sabran e Maria del Balzo. |
CITAZIONI
-“Huomo di gran stima.” SUMMONTE
-Vincitore di un palio “Quel del velluto ebbe il conte Niccola,/ Che ‘nfin da Roma venne a questa scuola.” PUCCI
-Iscrizione in suo onore nella rocca interna del castello di Nattuno “Arx excellentissimo domini/ Nicolai de Ursinis Nolani in Tuscia/ Palatini ac Soleti comitis/ et domini castri Noctuni.”