GIOVANNI FRANCESCO GONZAGA

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Torre di Rodigo

Last Updated on 2022/12/22

GIOVANNI FRANCESCO GONZAGA Di Mantova. Conte di Rodigo.

Signore di Sabbioneta, Viadana, Bozzolo, San Martino dell’Argine, Rivarolo Mantovano, Isola Dovarese, Pomponesco, Correggioverde, Belforte, Commessaggio, Dosolo, Rodigo e  Gazzuolo. Figlio di Ludovico Gonzaga; fratello di Federico Gonzaga e di Rodolfo Gonzaga; padre di Federico Gonzaga, Ludovico Gonzaga, Pirro Gonzaga e Febo Gonzaga da Bozzolo; zio di Francesco Gonzaga; suocero di Giovan Francesco da San Severino e di Filippo dei Rossi. Dà origine al ramo dei Gonzaga duchi di Sabbioneta e principi di Bozzolo.

1446 (ottobre) –  1496 (agosto)

Anno, meseStato. Comp. venturaAvversarioCondottaArea attivitàAzioni intraprese ed altri fatti salienti
1459     
Dic.   LombardiaAccompagna a Mantova il marchese Alberto di Norimberga, che viene accolto a Roverbella dal padre Ludovico, marchese di Mantova.
1460     
Feb.   LombardiaA Milano. Si incontra spesso con il figlio di Francesco Sforza, Galeazzo Maria con il quale intrattiene buoni rapporti.
Mar.Chiesa   E’  raccomandato per una condotta al papa Pio II da Gianfrancesco da Piagnano. Viene così contattato dai pontifici per combattere nel regno di Napoli a favore del re Ferrante d’Aragona agli ordini di Federico da Montefeltro.
Lug.   LazioE’ segnalato a fine mese nel Lazio.
1462Milano   Milita agli stipendi degli Sforza.
1463     
Mag.   Veneto e Austria

Si reca in Baviera con il fratello Rodolfo  per prelevarvi Margherita di Wittelsbach, moglie del fratello maggiore Federico. Durante il viaggio i due Gonzaga si fermano a Verona, ove sono ricevuti dai rettori veneziani che li ospitano nell’abbazia di San Zeno. Si trovano con la congiunta ad Innsbruck; nel viaggio di ritorno sostano ancora a Verona (sono alloggiati nel vescovado) e fanno rientro a Mantova.

1465     
Ott.Napoli  LombardiaGli è concessa dagli aragonesi una provvigione annua di 2000 ducati. Parte per il Regno di Napoli.
1467     
Gen.   LombardiaA Milano con il fratello Federico. I due  sono segnalati  andare a cavallo nel giardino dietro il castello di Porta Giovia.
1468     
Gen. feb.   Lombardia

Prende parte a Pavia ed a Milano a varie feste in occasione della visita nella capitale del ducato della duchessa di Calabria. A febbraio rientra nel mantovano.

1469     
Ago.Firenze   E’ gravemente ammalato.
1470     
…………   RomagnaSoggiorna a Cesena.
Nov.Milano  LombardiaA Milano. Gli è offerta una condotta che prevede una provvigione annua di 3000 ducati ed il comando di 120/150 cavalli. Non accetta la proposta chiedendo una condotta di 600 cavalli in tempo di guerra e di 300 in pace. Alla fine accetta ed i suoi uomini stazionano nel bolognese, a spese della popolazione, a sostegno della signoria di Giovanni Bentivoglio.
1471     
Gen.       EmiliaI riformatori bolognesi si sentono autorizzati a chiedergli un sussidio di armati da utilizzare contro Ercole d’Este per una disputa di confine. Il Gonzaga rifiuta con modi assai poco diplomatici ed arroganti. Il duca di Milano  fa sequestrare armi e cavalcature a tutta la sua compagnia.
Sett.Chiesa  Lombardia e Lazio

Lascia Mantova con il fratello Rodolfo e si reca a Roma. Milita ora agli stipendi del papa Sisto IV riconoscente al cardinale Francesco Gonzaga suo grande elettore al recente conclave. Gli viene concessa una provvigione annua di 7000/10000 fiorini l’anno.

1473Chiesa    
Sett.Chiesa  LombardiaAccoglie a Borgoforte il cardinale Pietro Riario in visita a Mantova.
1474     
Giu.ChiesaC. di Castello Umbria

Si trova al fianco di Pino Ordelaffi con Giovanni Francesco da Bagno, Giorgio da Massa, Antonello da Forlì e Malatesta Malaspina.  Assedia in Città di Castello Niccolò Vitelli.

Lug.   Umbria

Ha ai suoi ordini 2 squadre di uomini d’arme con le quali si colloca verso Borgo San Sepolcro (Sansepolcro) per sostenere l’azione di Girolamo Riario. Al termine del conflitto il pontefice gli concede in feudo San Giorgio, nel cesenate, a compenso del suo credito per paghe arretrate di 1849 fiorini verso la Camera Apostolica.

Ago.  36 lance e 100 fantiUmbria 
1477     
Giu.ChiesaComp. ventura Umbria

Si muove nel perugino con Giovanni Francesco da Bagno ed Antonello da Forlì (430 cavalli e 100 fanti) per difendere il territorio da Carlo di Montone. Il condottiero avversario ripara nel senese.

1478   UmbriaDi stanza a Todi.
1479     
Lug.    Sposa Antonia del Balzo, figlia di Pirro, principe di Altamura e duca di Andria. La moglie gli porta in dote 8000 ducati.
Sett.FirenzeChiesa Napoli ToscanaPrende parte alla battaglia di Poggio Imperiale (Poggibonsi). Gli è concessa una provvigione di 10000 ducati.
1480     
Gen.   Lazio Lombardia e Veneto

A Roma, per le feste date in onore di Caterina Sforza e del  marito Girolamo Riario. Sempre nel mese accompagna la madre a Trento presso la tomba del beato Simone; sulla strada del ritorno si ferma a Verona; viene accolto a Bussolengo dal podestà della città Agostino Barbarigo.

Giu.    Alla morte del padre, a seguito della suddivisione dello stato gonzaghesco eredita con il fratello Francesco, cardinale, i territori posti tra il Po e l’Oglio,  Bozzolo, Isola Dovarese, Rivarolo Mantovano, San Martino dall’ Argine, Commessaggio, Dosolo, Sabbioneta, Viadana, Gazzuolo ed altre terre minori.
1482     
Feb.    Agli stipendi dei veneziani con il fratello Rodolfo.
Mar. apr.    

Rifiuta la condotta con la Serenissima. Rifiuta agli inizi le proposte che gli sono fatte da Ludovico Sforza. La pressione degli oratori gonzagheschi a Milano fa sì che gli sia aumentata la condotta: provvigione di 7000 ducati in tempo di pace (60 uomini d’arme) e di 9000 in tempo di guerra (80 uomini d’arme). I suoi alloggiamenti sono previsti nel bolognese. Giovanni Bentivoglio non accetta tale clausola, per cui lo Sforza si assume l’onere al riguardo. Il contratto è stipulato da Pietro Francesco Visconti. Negli stessi giorni un suo caposquadra permette che i veneziani facciano passare per Rivarolo Mantovano alcuni pezzi di artiglieria destinati a Pietro Maria dei Rossi.

Lug.MilanoVenezia40 uomini d’arme 

Ha a sua disposizione solo 40 uomini d’arme in quanto il re di Napoli (altro compartecipe alle spese della sua condotta) non ha inviato quanto dovutogli per la sua prestanza.

Sett.   EmiliaAlla difesa di Ferrara. Preposto alla guardia di Stellata, si ritira di fronte agli avversari. E’ accusato di avere abbandonato tale posizione.
Ott.   EmiliaNel territorio degli estensi.
1483     
…………ChiesaVenezia40 lanceEmiliaE’ sempre nel ferrarese per proteggere lo stato del duca di Ferrara Ercole d’Este.
Lug.   LombardiaMuore il fratello Federico, marchese di Mantova. Presta il giuramento di fedeltà nelle mani del nipote Francesco.
Sett.   Lombardia

A Mantova, nella chiesa di San Francesco per la benedizione delle bandiere prima dell’attacco generale ad Asola: il Gonzaga nell’occasione regge il gonfalone dello stato della Chiesa.

Ott.   Emilia

Agli ordini del duca di Ferrara muove con 20 squadre di uomini d’arme, molti balestrieri a cavallo, fanti, guastatori ed artiglierie contro Pontelagoscuro. Non giungono le truppe di   Alfonso d’Aragona che avrebbero dovuto sostenere la sua azione: è costretto a ritirarsi.

………….    Ottiene Bozzolo e Viadana in permuta  con Rodigo.
1485     

Mag.

   Lombardia

Francesco Secco è nominato reggente del marchesato. Con i fratelli Rodolfo e Ludovico, vescovo di Mantova, ed Evangelista Gonzaga organizza una congiura per fare uccidere il nipote Francesco dal cameriere Paolo Erba. Il Secco scopre il complotto e  condanna Giovanni Francesco Gonzaga al confino perpetuo a Bozzolo.

1491     
Primavera   EmiliaSi riconcilia a Ferrara con il nipote Francesco.
1494     
Dic.FranciaNapoli LombardiaRappresenta a Mantova il partito filofrancese.
1495     
Mag.   Veneto

Si reca a Venezia; viene  alloggiato nel palazzo già di Roberto da San Severino. Si intrattiene con il doge Agostino Barbarigo. Parte per il regno di Napoli dove deve acquisire un’eredità per conto della moglie.

Lug. ago.   Puglia e Lombardia

Ritorna nel regno di Napoli per incontrarsi con il re di Francia Carlo VIII: per strada viene catturato dalle truppe di Ferdinando d’Aragona. Liberato, si imbarca in Puglia ed a agosto è di ritorno a Mantova.

1496     
Apr.   LombardiaInvia due figli presso il re di Francia allo scopo di potere ritornare agli stipendi dei transalpini.
Ago.   Lombardia

Muore a fine mese a Bozzolo. E’ sepolto a Mantova nella chiesa di San Francesco. Sceglie come sede della propria corte Gazzuolo: la cittadina è fortificata ed abbellita. Ospita a Gazzuolo numerosi letterati, tra i quali il Bandello, l’Ariosto, il Muzzarelli e Baldassarre Castiglione. Il Bandello  dedica una novella a Pirro Gonzaga da Bozzolo, a Luigi Rodomonte Gonzaga ed alla moglie Antonia del Balzo.

 CITAZIONI

-“Fu uomo che tenne in buon conto le lettere, onde nel suo palazzo di Gazzuolo, ove soggiornava, aveva raccolto molti oggetti di rarità.” LITTA

-“Fu di quieta natura.” SANSOVINO

-“Rotondo in volto e piaxevolo e zocha volontera a sozo, a tavolii e giostra.” SCHIVENOGLIA

-“Fu l’iniziatore della dinastia di Gazzuolo, Bozzolo e Sabbioneta. Cresciuto alla corte germanica presso i parenti di sua madre Barbara di Brandeburgo, della quale sembra fosse stato il prediletto, fu poi avviato alla carriera delle armi.” TAMALLIO

-“Alla morte del padre, poté finalmente ritornare alle occupazioni preferite e più consone ala sua indole pacifica. A lui si attribuisce un’attività umanistica, letteraria ed artistica; altri gli riconoscono soltanto un interesse ed un impegno promozionale. E’ certo che non trascurò gli affari del suo piccolo stato, sia perché doveva collaborare col fratello, poiché erano insieme, sia perché tenuto a dargli conto del suo governo quando il cardinale era lontano.” AGOSTA DEL FORTE

 

Immagine in evidenza: wikimedia

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