GIOVANNI FRANCESCO D’ASCOLI

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Last Updated on 2023/12/02

GIOVANNI FRANCESCO D’ASCOLI  (Giovanni Canto)

  • 1520 ca.
Anno, meseStato. Comp. venturaAvversarioCondottaArea attività

Azioni intraprese ed altri fatti salienti

1508
Feb.VeneziaImpero400 fantiGli viene riconosciuta una provvigione di 25 ducati per paga (per otto paghe l’anno).
Mar. apr.RomagnaIl papa Giulio II, in quanto cittadino dello stato della Chiesa, non gli concede il permesso di militare agli stipendi della Serenissima. Nonostante le diffide del pontefice si imbarca a Rimini per raggiungere i veneziani a Gorizia.
Mag.V. Giulia e Slovenia

Combatte intorno a Gorizia;  viene poi trasferito a Trieste. Con Franco dal Borgo recupera Vipulzano (Vipolze),  riconquistata nel frattempo dai tedeschi. Mette a sacco il castello che viene distrutto dalle fondamenta.

Lug.Veneto

Affianca a Venezia Bartolomeo d’Alviano nel suo solenne ingresso nella città e presenzia in San Marco alle cerimonie organizzate in suo onore. Il  comportamento di Giovanni Francesco d’Ascoli viene lodato in collegio dal provveditore generale Giorgio Corner che lo ospita nel suo palazzo.

Ago.300 fantiVenetoGli è concessa una provvigione annua di 300 ducati.
Dic.VenetoHa l’incarico di raccogliere 1000 fanti.
1509
Mag.VeneziaFrancia500 fantiLombardia e Veneto

Partecipa alla battaglia di Agnadello;  con Piero Corso cerca di intervenire a sostegno dell’azione di Bartolomeo d’Alviano. Ripara a Mestre a seguito della sconfitta.

Giu.Veneto

E’ accusato di voler disertare nel campo avversario; è imprigionato a Fusina. Viene subito scarcerato perché le accuse nei suoi confronti si rivelano infondate.

Ago.VenetoViene chiamato alla difesa di Padova. Può raggiungere la località in ritardo a causa di una forte febbre.
Nov.VenetoSi reca a Venezia. Si offre, dietro la somma di 8000 ducati, di fare sollevare Ancona ed altre terre degli Abruzzi. Viene licenziato.
1510
Mag.Si discute a Venezia su una possibile sua condotta. la proposta non viene accolta.
Giu. lug.FranciaVeneziaVenetoE’ segnalato al campo francese di Montagnana. Si sposta a Vicenza. Da qui contatta segretamente il condottiero veneziano Giovanni Battista da Fano. A luglio diserta nel campo della Serenissima.
1512VeneziaImperoFriuli
1520Muore.

 CITAZIONI

-“Miles fortis, ac strenuus.” ANDREATONELLI

-“E il fier Gioan d’ascol che sempre si vanta/ di haver vittoria in ogni mortal sito….(alla battaglia di Agnadello)/ perché il Corso (Piero), e il Mancino i più soprani/ con l’ascolano di furor accesi/ per vendicar i suoi rimasti a i piani/ fecer tanta uccision sopra quel prato/ ch’ogniun del capo a i piè fu insanguinato,”/…/ L’ascolano gentil Ioan pregiato/ virilmente anchor lui s’adoperoe/ fra li crovatti sopra di quel prato/ e mal fu per colui che l’aspetoe/ però ch’era quel dì tanto adirato/ ch’ogniun di quei che seco si acciuffoe/ rimase morto a la battaglia acerba/ sopra la rossa, e non la più verde erba.” DEGLI AGOSTINI

-“Valente homo.” SANUDO

-“Chi havesse visto quel gioan francesco/ con li suoi ascolani per ogni canto/ quanto quel giorno ciascun fu manesco/ monstrando lor gran forza e lor gran vampo/ non giovava francioso né tedesco/ d’esser gagliardi ne (nel) provarsi in campo.” Da “La storia del fatto d’arme di Geradadda” in GUERRE IN OTTAVA RIMA

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