GIOVANNI BATTISTA DA MONTESECCO

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La congiura dei Pazzi

Last Updated on 2023/08/07

GIOVANNI BATTISTA DA MONTESECCO  Di Montesecco. Conte. Fratello di Leone da Montesecco.

1450 ca. – 1478 (maggio)

Anno, meseStato. Comp. venturaAvversarioCondottaArea attività

Azioni intraprese ed altri fatti salienti

1469
Ago.ChiesaRiminiRomagna

Combatte nella guerra di Rimini contro Roberto Malatesta. Rimane ferito nella battaglia di Mulazzano.  Per i suoi meriti gli è dato il comando del presidio di fanteria di Castel Sant’Angelo a Roma.

………..Forlì
1474
Giu.ChiesaC.di CastelloUmbria

Milita agli ordini di Pino Ordelaffi. Assedia in Città di Castello Niccolò Vitelli;  ha ai suoi ordini una squadra di uomini d’arme. Durante le operazioni si colloca con Girolamo Riario verso la porta che si volge verso Borgo a San Sepolcro (Sansepolcro).

1476
Nov.MilanoPiemonteA Crova, alla rassegna della sua compagnia.
1477
Mag. giu.LazioSi incontra segretamente in Vaticano con l’arcivescovo di Pisa Francesco Salviati e Francesco dei Pazzi: vengono poste le basi per una congiura ai danni di Lorenzo e di Giuliano dei Medici a Firenze. Al Montesecco, per la sua partecipazione, è promessa la signoria di Sassoferrato.
Ott. nov.ChiesaManfrediRomagnaViene inviato a Faenza per sostenervi la causa di Carlo Manfredi attaccato dal fratello Galeotto che aspira alla signoria della città.
1478
………..Gli è proposto anche dal signore di Forlì Girolamo Riario e dal papa Sisto IV di recarsi a Firenze e di coadiuvare i Pazzi nel loro tentativo di impadronirsi della signoria di Firenze ai danni di Lorenzo e Giuliano dei Medici.
Apr.Romagna eToscana

Lascia Imola con 30 balestrieri a cavallo e 50 fanti;  si reca a Firenze con il pretesto di raggiungere Montone per assediarvi Carlo di Montone. Si incontra con Lorenzo dei Medici e prende alloggio all’osteria della Campana; per alcune fonti è subito preso da alcuni dubbi sulla bontà dell’incarico che gli è stato affidato. Si rifiuta di uccidere i Medici nel duomo come gli è stato ordinato. Dell’omicidio in chiesa se ne incaricano così due preti, Antonio Maffei di Volterra ed il segretario apostolico Stefano di Bagnorea: la trama fallisce. Per altre testimonianze all’uccisione di Giuliano dei Medici il Montesecco cerca di ammazzare il fratello Lorenzo che, sebbene ferito al collo ed al braccio sinistro, è in grado di barricarsi nella sacrestia con l’aiuto di alcuni sacerdoti. Il condottiero con molti balestrieri a cavallo e Jacopo dei Pazzi occupa la Porta di Santa Croce per mantenere aperta la via della fuga: si dirige nella piazza e nel Palazzo dei Signori. Non nasce alcuna reazione  popolare;  tardano, nello stesso tempo, le truppe che devono giungere da Forlì e da Città di Castello al fine di sostenere la sua azione. Datosi alla fuga, viene catturato in Val di Bagno, nascosto un convento dei benedettini:  conferma spontaneamente per iscritto gli estremi del complotto. Si presenta come un fedele soldato al servizio del papa, che ha seguito gli ordini superiori in modo disinteressato, pur sollevando dubbi sulla praticabilità del piano. E’ l’unico tra i congiurati a non subire l’umiliante impiccagione. E’ decapitato (dopo essersi raccomandato  alla Madonna) la sera stessa sulla porta del Palazzo del Podestà. La testa viene collocata sulla stessa soglia.

 CITAZIONI

-“Condottiere esercitato in armi e amicissimo al conte Hieronimo (Girolamo Riario) per molti benefici ricevuti.” VALORI

-“Uomo riputatissimo per senno e sperienza..Avea fama di esser fra ‘condottieri pontifici uno dei più onorati e più riputati da Sisto (Sisto IV).” BRUTO

-“Era uno dei primi condottieri del suo tempo.” PEROSA

-“Uomo molto d’assai e quello che era stato molto adoperatore in detto tradimento (la congiura dei Pazzi).” PRIORISTA

-“Uomo valente, animoso ed esercitato.” MACHIAVELLI

-“Erat is magni vir ingenii, multi consilii et sagacis animi, ad obeundas res maxime dexter, neque vero in iis non saepe exercitatus.” POLIZIANO

-“Homo d’arme e animoso pel passato.” PARENTI

-“A mercenary soldier in the service of Girolamo Riario.” BROWNING

-“La (sua) Confessione è contenuta nella difesa della Repubblica fiorentina redatta dal suo cancelliere Bartolomeo Scola in data 11 agosto 1478 e fu pubblicata per la prima volta da Giovanni Adimari, in appendice all’edizione del “Commentarium Pactianae coniurationis” di Angelo Poliziano.” FALCIONI

-“Uomo valente, animoso ed esercitato.” GUICCIARDINI

-“Quello sciagurato mercenario, che pure aveva avuto un momento di pentimento, sperava forse con quelle rivelazioni di avere salva la vita, ma non ottenne altro vantaggio che di morire di scure invece che di capestro, il che si giudicava allora un modo meno vituperevole e più consono all’onore militare.” DORINI

Fonte immagine: wikipedia

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