FRANCESCO ORSINI

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Castello Svevo di Trani
Castello Svevo di Trani

Last Updated on 2023/11/30

FRANCESCO ORSINI Conte di Trani, Copertino e  Conversano, conte e duca di Gravina. Signore di Gravina in Puglia, Terlizzi,  Monopoli, Spinazzola, Massafra, Canosa di Puglia, Conversano, Sant’Agata de’ Goti, Deliceto, Bracciano, Galeria, Veglie, Terranova, Palo del Colle, Ceppaloni, Monteverde, Configni, Campagna,  Lugnola, Montelibretti, Roccantica, Tolfa, Nerola, Ponticelli, Montemaggiore, Corese Terra, Scandriglia, Formello, Sorbo, Torrita, Corchiano, San Pietro, Trevignano Romano, Giuliano di Roma, Selce (la), Casacotta, Castiglione. Maresciallo del Regno, Giustiziere in Terra di Bari e Capitanata. Prefetto di Roma.  Padre di Jacopo Orsini, fratello di Orso Orsini.

  • 1456
Anno, meseStato. Comp. venturaAvversarioCondottaArea attività

Azioni intraprese ed altri fatti salienti

1401     
Feb.NapoliConversano Puglia

Ottiene in pegno dal re di Napoli Ladislao d’Angiò Monopoli per un prestito di 10000 ducati; nella stessa occasione viene immesso nel possesso di tutti i beni del ribelle Marino Falchi di Veglie. E’ pure nominato giustiziere della Capitanata e della Terra di Bari. In tale veste con il conte di Matera Stefano da San Severino ha il compito di assediare il conte di Conversano. A giugno è affidata al Malacarne la continuazione dell’ impresa.

1403     
Apr. mag.   CampaniaGli è concessa Campagna nel Principato Citra: la località gli è data in pegno dalla regina di Napoli Margherita d’Angiò per 8000 ducati.
1404     
Gen.    Gli è rilasciato un benservito dal re di Napoli Ladislao d’Angiò.
Ott.OrsiniColonna Lazio

Alla morte del papa Bonifacio IX fronteggia con altri famigliari Nicola, Giordano e Giovanni Colonna. Entra in Roma con 400 cavalli e 300 fanti, si porta in Campidoglio in soccorso del senatore Bente Bentivoglio eletto dal pontefice; attaccato dal popolo in rivolta, i suoi uomini non possono avanzare per il tiro dei balestrieri.

1405    

Riceve dal papa Innocenzo VII ricchi benefici ecclesiastici nelle diocesi di Taranto, Brindisi, Otranto, Ostuni, Gallipoli, Lecce e Bari per il servizio militare prestato.

1406     
Mar.TarantoNapoliCapitano g.lePuglia

E’ condotto per sei mesi, con il titolo di capitano generale,  da Maria d’Enghien, vedova di Raimondo Orsini del Balzo. E’ impegnato alla difesa di Taranto minacciata dalle truppe del re di Napoli. Presto defeziona nelle file di Ladislao d’Angiò.

……………..NapoliTaranto Puglia

Con il matrimonio di Maria d’Enghien con  Ladislao d’Angiò passa agli stipendi di quest’ultimo. Recupera Brindisi e mette a sacco la città.

……………..   LazioNegli stessi anni in cui gli Orsini perdono i propri feudi e versano in situazioni critiche, privi dell’appoggio della corona di Napoli, la sua politica si orienta a stabilire la sua presenza in due vasti territori vicini a Roma. Il primo è posto in Sabina, tra le vie consolari Salaria e Flaminia, ai piedi delle montagne che aprono verso gli Abruzzi. Il secondo obiettivo, che si realizzerà qualche anno dopo, riguarda invece una zona a nord di Roma, lungo la via Clodia, tra il lago di Bracciano e la via Cassia.
1408    

 

Gen.NapoliChiesa Lazio

Combatte le truppe del papa Gregorio XII. Si trova a Roma in San Pietro con Ladislao d’Angiò; lo stesso giorno con Paolo Orsini e Giacomo Malacarne è ospite del Beccarino. Presenzia  con altri cavalieri ad una festa data al Testaccio.

PrimaveraFirenzeNapoli Toscana

Viene inviato alla guardia di Siena con 2000 cavalli: gli avversari trovano la città bene difesa  per cui si ritirano a Montepulciano, sempre tallonati dalle sue milizie.

Ott.   LazioAffianca Paolo Orsini e Malatesta Malatesta nell’attacco contro Roma alla cui difesa si trova Pieretto de Andreis.
1409     
Giu.AntipapaNapoli Toscana

Con Angelo della Pergola (300 cavalli) coadiuva Malatesta Malatesta in un’imboscata tesa nei pressi di Bagno Vignoni ai danni di Gentile da Monterano.

Ago.    

Riceve da Luigi d’Angiò la concessione, previa conquista, delle terre di Monte Sant’Angelo, della baronia di Felline e di Alliste in Terra d’Otranto

Ott.   Lazio ed Abruzzi

Entra in Roma; a seguito della resistenza incontrata in Castel Sant’ Angelo deve abbandonare la città per spostarsi con i suoi uomini nella contea di Tagliacozzo. Nel periodo Ladislao d’Angiò gli incamera il feudo di Montelibretti per venderlo a Ciucio di Paterno.

1410     
Gen.   Lazio

Irrompe in Roma con  Paolo Orsini, Lorenzo Annibaldi e Malatesta Malatesta;   espugna il Campidoglio e tutte le fortezze in potere dei napoletani.

……………..   LazioAcquista in Sabina il castello di Ponticelli, sulla Salaria.
1411     
Mar.   Lazio

Per 26000 ducati acquisisce nella valle del Tevere, sempre in Sabina, da Francesco Orsini del ramo di Manoppello, i castelli di Montenegro, Nerola, Montelibretti, Montemaggiore, Carpignano, Serravalle e Corese Terra. L’operazione gli è facilitata dall’appoggio del fratello, il cardinale Giordano Orsini. Il denaro per l’acquisto gli è fornito dallo zio Belforte Spinelli, fratello della madre Bartolomea.

Apr.   EmiliaSi trova con Emilio da Prato alla guardia di Bologna allorché l’antipapa Giovanni XXIII esce dalla città per recarsi a Roma.
Giu.BolognaRimini RomagnaViene condotto dai bolognesi per contrastare il signore di Rimini Carlo Malatesta.
Nov.    Ottiene in vicariato dall’antipapa Giovanni XXIII, nella diocesi di Narni,  i castelli di Configni e Lugnola e la concessione in feudo del castello di Scandriglia (di proprietà dell’abbazia di Farfa). Le condizioni stabilite per Configni e Lugnola sono il giuramento di fedeltà e la consegna ogni anno alla Camera Apostolica, a titolo di censo, di un falco per la caccia.
1412     
Mar.VeneziaImperoGovernatore g.le 200 lanceVeneto e Friuli

E’ assoldato per 4 mesi dai veneziani per fronteggiare le truppe dell’ imperatore Sigismondo d’Ungheria. E’ eletto  governatore generale dell’ esercito; effettuata la rassegna dei suoi uomini a Mestre, lascia Conegliano e si sposta in Friuli con Ludovico Buzzaccarini. Il suo passaggio è contrassegnato da incendi e scorrerie.

Ago.AntipapaNapoli UmbriaAlla guardia di Orvieto con Giorgio Tedesco.
1413     
Giu.   Lazio

Prende parte alla difesa di Roma con Giovanni Colonna, Cristoforo Gaetani e Pietro Orsini. Si rinchiude nel Borgo Leonino; resiste per alcuni giorni con la speranza che la popolazione si ribelli ai napoletani. Persa ogni speranza, si allontana dalla città per spostarsi in Toscana.

Lug.FirenzeNapoli Toscana

Giovanni XXIII gli conferma le sue signorie di Nerola e di Scandriglia in Sabina con l’obbligo di un tributo all’ abbazia di Farfa. Lascia Firenze, tocca Siena e da qui, con Antonello della Mirandola, si dirige verso Orvieto con 100 lance e molti fanti.

Ago.   Umbria

Giunge sotto Orvieto con Pietro Paolo da Terni: gli abitanti, che sono assediati dai napoletani, respingono i due condottieri con la motivazione della mancanza di strame per la  cavalleria; i Monaldeschi aprono una porta agli avversari e gli orvietani si arrendono.

1414     
Sett.   Lazio

Con la nomina a conservatore di Roma di Pietro Macuzzi rientra nella città con Gentile Orsini ed altri baroni. Difende il Macuzzi dalle minacce portate dai colonnesi e da Muzio Attendolo Sforza.

1415     
Gen.   Lazio

Interviene con il conte di Nola e numerosi armati in Campo dei Fiori su richiesta del cardinale Giacomo Isolani: nella città sono infatti penetrati alcuni facinorosi per la Porta della Donna nei pressi di quella di San Lorenzo.

Sett.   Lazio

Ottiene in vicariato il castello di Roccantica. Sempre negli stessi giorni Giovanni XXIII gli concede in vicariato le località di Bracciano, Torrita, Corchiano e San Pietro già appartenenti allo zio Paolo Orsini.

Dic.   Lazio ed Umbria

E’ incarcerato nel suo stesso palazzo su ordine di Paolo Orsini con il quale si è riconciliato nei giorni precedenti. Liberato dopo qualche giorno, viene inviato a Monterotondo per esservi custodito da Pietro Giampaolo Orsini e da Orso Orsini con 300 cavalli. Esce da Roma per la Porta Salaria;  raggiunge invece  Orte e  Narni.

1416     
Dic.   LazioRientra a Roma con Giacomo e Ludovico Colonna vincendo la resistenza del partito popolare.
1417     
Giu.NapoliPerugia  

Milita agli stipendi della regina di Napoli Giovanna d’Angiò;  segue lo Sforza contro Braccio di Montone. Gli è concessa la contea di Gravina di Puglia, trasformata più tardi (1436) in ducato da Alfonso d’Aragona.

Ago.   Lazio

Si congiunge con lo Sforza e Conte da Carrara per scacciare da Roma Braccio di Montone. Si accampa alla Marmorella verso la Porta di San Giovanni in Laterano; affrontato dai fanti avversari, si ritira per la via Ostiense; attraversa  il Tevere e per  Monte Mario irrompe nella città per la Porta Viridaria. Sempre nel mese invia a Perugia, con Bertoldo Orsini, due preziosi vasi d’argento in occasione di alcune feste organizzate dal  Montone.

Nov.   Lazio

Con il conte di Tagliacozzo Gian Antonio Orsini contribuisce a sedare in Roma gli animi di coloro che vogliono allontanare dalla città lo  Sforza a favore di Braccio di Montone.

1418     
Sett.NapoliSforza Campania

E’ spinto dal gran siniscalco Giovanni Caracciolo  a ricercare un accordo con lo  Sforza salvo  ad attaccarlo di sorpresa.  Esce da Castelnuovo, coglie l’avversario alla Porta del Carmelo di Napoli e gli infligge la perdita di 600 cavalli. Negli stessi giorni si sposa con la vedova di Pieretto de Andreis, Margherita della Marra, che gli porta in dote Canosa di Puglia, Deliceto e Sant’Agata de’ Goti. Lo Sforza si riorganizza, esercita forti pressioni su Giovanni Caracciolo ed ottiene un risarcimento di 24000 ducati per i danni subiti nello scontro.

1419     
Sett.   LazioCon i fratelli Napoleone ed Orso ottiene in vicariato dal papa Martino V Bracciano ed il lago Sabatino (il lago di Bracciano).
1420     
Mag.   PugliaAcquista Spinazzola dagli Acciaiuoli. Ottiene pure l’incarico di capitano della località.
Lug.NapoliAngiò Chiesa CampaniaAffronta le milizie di Luigi d’Angiò e del papa Martino V. Si rafforza in Capua con 600 cavalli e 200 fanti.
Sett.   Spagna e Campania

Viene inviato come ambasciatore dal re Alfonso d’Aragona per sollecitare la  presenza del sovrano aragonese nel regno di Napoli.  A settembre presenzia in Castelnuovo all’atto di adozione dello stesso Alfonso da parte della regina Giovanna d’Angiò.

1421     
Giu.   CampaniaLa regina Giovanna d’Angiò gli riconferma la signoria di Campagna. In realtà tale centro continua ad essere controllato da Francesco Mormile.
……………..   Spagna

E’ sempre utilizzato per una missione diplomatica presso il re d’ Aragona. Deve cercare di convincerlo a non muovere guerra agli angioini. E’ nominato conte di Conversano.

1423     
PrimaveraRe d’AragonaNapoli Chiesa CampaniaViene assediato in Napoli da Muzio Attendolo Sforza. In una sortita vittoriosa cattura Squarcia da Montopoli.
Ott.   AbruzziCon Braccio di Montone e Pietro Giampaolo Orsini devasta i territori di Ortona e di Chieti.
1425     
Feb.FirenzeMilano Romagna

E’ sconfitto a Pieve d’Ottavio in Val di Lamone dai Manfredi;  è catturato con Niccolò Orsini, Niccolò e Francesco Piccinino e Niccolò da Tolentino.

1427   Lazio

Gli è conferito il castello di Montelibretti dal fratello Orso. Sempre nel periodo, con il fratello  cardinale, Giordano, inizia a Bracciano la costruzione del locale castello.

1428    

La regina di Napoli Giovanna d’Angiò gli conferma il feudo di Gravina in Puglia (elevato da contea a ducato) e la contea di Conversano.

1431   Lazio

Con alcuni nipoti ottiene in eredità dallo zio Poncello Orsini, morto senza eredi, i diritti su Trevignano Romano e Giuliano di Roma.

1432    Il papa Eugenio IV gli concede i feudi di Lugnola e di Corfinio dietro il censo di un avvoltoio.
1433     
Giu.   LazioAssegna al fratello Orso ed ai figli del fratello Carlo i suoi diritti sulle terre di Bracciano, Galeria, Trevignano Romano, Formello, Scrofano, Sorbo e su tutti i beni che si trovano nei dintorni di Roma e nella città stessa in Trastevere. Rientrano nella donazione anche la Selce, Roccantica, le case in Roma degli Orsini a Monte Giordano ed i castelli di Lugnola e di Configni. In cambio riceve i diritti dei congiunti su Nerola, Scandriglia, Montelibretti, Casacotta, Ponticelli, Villa Sant’Antimo, Montemaggiore, Castellaccia, Rocca dei Britti, Rocca dei Normandi. Nella manovra è coinvolta la vedova del fratello Carlo, Geronima, che cede i diritti da lei posseduti su tre feudi che si trovano nel regno di Napoli, vale a dire Sant’Agata, Deliceto e Canosa di Puglia.
1435    

 

……………..   Lazio

Sempre dal medesimo pontefice ottiene il vicariato (con il privilegio di imporre gabelle e pedaggi) di Tolfa,  Monte Castagna,  Ferraria e della Val Marina, siti tutti nel Patrimonio: il censo è stabilito in 100 libbre di cera da consegnarsi per il giorno dei Santi Apostoli Pietro e Paolo.

Ago.Re d’AragonaNapoli Chiesa Lazio

E’ segnalato alla difesa di Gaeta con Cristoforo Gaetani ed il conte di Loreto Gaspare d’Aquino (5000 uomini). Con la sconfitta del re aragonese a Ponza ad opera della flotta genovese l’Orsini è sgominato e messo in fuga dalle truppe di Renato d’Angiò.

Sett.    Viene investito dal pontefice della prefettura di Roma, incarico detenuto in precedenza dalla famiglia Vico.
1436     
…………….Re d’AragonaNapoli CampaniaAppoggia a Capua Alfonso d’Aragona.
1438   PugliaAssedia Giovanni Gatti nel castello di Trani.
1441   PugliaConquista il castello di Palo del Colle.
1442     
……………..    Ha l’incarico di commissario dell’esercito aragonese presso il papa Eugenio IV.
Dic.    Ottiene dal nuovo re di Napoli Alfonso d’Aragona l’indulto per tutti i crimini commessi per sé, per il figlio Antonaccio e per tutti i suoi vassalli.
1443     
Feb.Napoli  Campania

Con il conte di Tagliacozzo Gian Antonio Orsini presenzia al solenne ingresso in Napoli di Alfonso d’Aragona;  interviene al parlamento generale dei baroni del regno.

Mar.   CampaniaGli viene ulteriormente concessa la contea di Campagna.
……………..   Lazio

In missione diplomatica con il vescovo Urgel presso il papa per indurlo  ad allearsi  con il re di Napoli ai danni di Francesco Sforza.

1447   LazioAssiste al conclave in cui viene eletto Niccolò V.
1451   Lazio

Il nuovo pontefice gli riconferma tutti i privilegi di cui gode in Sabina (Nerola, Montelibretti, Rocca de’ Britti, Monricello e Scandriglia).

1452    

Gli sono confermati i feudi di Configni e di Lugnola, presso Narni, con il tributo di una tazza di argento per il giorno di Ognissanti al posto del precedente avvoltoio.

1454     
Estate    Invia il figlio Jacopo in soccorso del conte di Pitigliano Aldobrandino Orsini allo scopo di combattere i senesi.
1455    Gli viene assicurato il possesso dei suoi feudi anche dal papa Callisto III.
1456   Campania

Muore a Napoli. E’ sepolto a Roma nella chiesa di San Pietro nella cappella di “San  Giovanni Battista ad fontes”, da Francesco Orsini dotata e fatta costruire, adiacente alla cappella di “San Pietro in Cathedra”. Fa edificare in Vicovaro, su disegno della scuola di Filippo Brunelleschi, una chiesa in cui è effigiato in un bassorilievo sopra la porta insieme con l’arcivescovo di Trani Giovanni Orsini. A Roma fa costruire la chiesa ed il convento di Santa Maria a Minerva e l’ospedale di San Giacomo degli Incurabili. Sempre nella stessa città,  in occasione della sua nomina a prefetto di Roma, è eretto uno dei più belli palazzi che si presenta in Piazza Navona. Sul suo portone l’Orsini fa incidere la scritta “Francisco de Ursinis urbis praefecti filiorumq(ue). Sposa Margherita della Marra, vedova di Pieretto de Andreis (che gli porta in dote Sant’Agata, Deliceto e Canosa di Puglia),  Maria di Marzano, vedova di Muzio Attendolo Sforza, ed Ilaria Stellato (o Scillato) la cui dote è costituita dal feudo di Ceppaloni.

 CITAZIONI

-“Valentissimo uomo.” DATI

-“Del quale si diceva: chi di Francesco ode il nome, ode ancora valor ch’a tutti gli altri il nome ha tolto.” REALE

-“All’hora fioriva nell’arme.” SUMMONTE

-“Che allora fioriva nella riputazion dell’armi.” DI COSTANZO

-“In ogni tempo e di pace e di guerra fu d’ingegno e di prudenza singolare..Et havendo fatte molte valorose prove in guerra, si haveva acquistato nome di valentissimo Capitano.” SANSOVINO

-“Chi di Francesco ode il nome, ode ancora/ Valor, ch’a tutti gli altri il nome ha tolto./ Nome che solo è per mancar allhora/ Che fine havrà ciò c’ha Dio insieme accolto,/ Li dié che pò d’ogni costume fora/ Animo senza par, senza par volto,/ Sol per mostrarne un principe perfetto,/ Qual dar presenza haver, qual intelletto.” B. Salerni, da un sonetto raccolto dal SANSOVINO

-Con Ludovico Colonna “Claros copiarum duces.” FACIO

-“Virum belliicis artibus clarum.” CRIVELLI

-“Stimato in quel tempo Capitano di molto valore.” DELLA MARRA

-“La politica di Francesco Orsini era orientata a stabilire il controllo su due vasti e compatti territori molto vicini a Roma. Il primo..era posto in Sabina tra la Salaria e la Flaminia, ai piedi delle montagne che aprono strade verso l’Abruzzo. Il secondo territorio era a nord di Roma, lungo la via Clodia, tra l lago di Bracciano e la Cassia. Si trattava di una strategia a lungo termine, lenta  e mirata, messa in atto assicurandosi ad ogni passo la protezione dei pontefici. Cosa resa facile per Francesco dall’appoggio politico del fratello, il cardinal Giordano. Secondo Ferrante della Marra il denaro per tutta l’operazione sarebbe stata offerta dal ricco zio Belforte Spinelli, fratello di Bartolomea, madre di Francesco, Carlo, Orsino e Giordano fratelli dell’Orsini.” MORI

Fonte immagine: wikimedia

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