BERNARDINO DA TODI

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Last Updated on 2024/01/25

Condottieri di ventura

1960      BERNARDINO DA TODI  (Bernardino degli Atti, Bernardino Melchiorri)

  • 1517 ca.
Anno, meseStato. Comp. venturaAvversarioCondottaArea attività

Azioni intraprese ed altri fatti salienti

1459Toscana2 cavalieri della sua compagnia (Piero da Trani e Matteo Gasparri di Vicenza) prendono parte a Firenze ad una giostra.
1467
Lug.MilanoVenezia100 uomini d’armeEmiliaMilita agli stipendi del duca di Milano Galeazzo Maria Sforza contro i veneziani. Gli è concessa una condotta di 100 uomini d’arme. Affronta Bartolomeo Colleoni che gli porta grande inimicizia per motivi personale; Bernardino da Todi cerca in tutti i modi di catturare tale capitano. Attaccato nottetempo rimane ferito in combattimento:  il Colleoni è costretto a ritirarsi.
1468FirenzeRomagnaStipula la sua prima condotta con i fiorentini. Alla guardia di Modigliana.
1472
Mag. lug.Firenze TodiVolterra ChiaravalleUmbria Toscana

Si sposa a metà mese. Il comune di Todi si scusa con Lorenzo dei Medici per averlo assunto mentre si trova in congedo nella città per visitare la moglie. Parteggia per gli Orsini che, d’altra parte, intervengono di frequente nella politica interna di Todi. Nello stesso mese ritorna al servizio di Firenze; viene segnalato prendere parte all’assedio di Volterra. A luglio con l’aiuto di Niccolò Orsini riconquista alcuni castelli (Sobrano, Casogliano, Rosceto) occupati dalla fazione ghibellina dei Chiaravalle.

1473
Ago.ToscanaSi trova a Castiglion Fiorentino: scrive a Lorenzo dei Medici che il cardinale di San Sisto Pietro Riario è stato a Todi ed ha fatto imprigionare 30 cittadini, 20 della fazione dei Chiaravalle e 10 di quella  degli Atti. Alcuni membri delle due fazioni sono fatti decapitare dal prelato.
1474
……………OrsiniChiesaUmbriaPrende parte al conflitto che scoppia in Umbria in seguito delle iniziative prese in Todi dal cardinale Pietro Riario.  Gli Orsini ed i conti di Pitigliano guidano le fazioni tudertine ai danni dei pontifici.
Giu. sett.UmbriaIl cardinale Giuliano della Rovere (il futuro Giulio II) ha l’incarico di sedare i tumulti che agitano Todi. A seguito dell’arrivo in città di Sforza Oddi, a giugno, Bernardino da Todi è consegnato al legato pontificio e imprigionato nella rocca di Todi. Sarà liberato a metà settembre su pressione del  Medici.
1475
Feb.10 lanceIl costo annuo della sua condotta è do 1000 ducati.
Sett.ToscanaA Castiglion Fiorentino. Protesta per il ritardo delle paghe.
1476
Mar.ToscanaSempre si stanza a Castiglion Fiorentino. Chiede al Medici che gli sia affidato il comando di una squadra di uomini d’arme.
Apr.ToscanaMilita agli ordini di Niccolò Orsini.
1478
mar. lug.FirenzeChiesa NapoliUmbria e ToscanaA fine marzo chiede ancora al Medici il comando di una compagnia di cavalli. Con il fallimento della congiura dei Pazzi scoppia la guerra tra fiorentini e pontifici. Bernardino da Todi entra a metà luglio nel tifernate con Bernardino di Montone ed Andrea Corso alla testa di quattro squadre di cavalli e di 3000 fanti. Si scontra presso Città di Castello con Gian Francesco da Piagnano. L’avversario è ferito e fatto prigioniero. Bernardino da Todi si incammina in Val di Chiana.
Ago.Toscana ed Umbria

A Valiana. Informa Lorenzo dei Medici sul cattivo stato delle truppe fiorentine senza ferri per le cavalcature, calze e scarpe per i soldati. Si reca nottetempo a Città di Castello con Niccolò Vitelli, Bernardino di Montone ed Andrea Corso con quattro squadre di cavalli e 3000 fanti: dà alle fiamme la Porta di San Florido e si impossessa del mulino del ponte. I soldati salgono sulle mura e ne sono respinti;  è costretto a ripiegare perché nella città non sorge alcun tumulto a favore dei Vitelli. A Borgo San Sepolcro (Sansepolcro).

Sett.Toscana

Cavalca verso Asinalunga (Sinalonga) con Niccolò Vitelli, il Montone ed il Corsetto. Sulla strada del ritorno è affrontato dal Corso e da Carlo da Fermo. Gli avversari   cadono in un agguato e sono catturati con 60 uomini. Nella stessa settimana, operando da Foiano della Chiana, disturba i convogli dei rifornimenti diretti al campo degli avversari.

Ott.ToscanaIn uno scontro, a metà mese, cattura Cola Gaetani.
Nov.ToscanaSi ritira da Foiano della Chiana a seguito della caduta di Monte San Savino. Chiede la liquidazione delle  paghe pregresse.
1479
Mag.75 lance

Ha ai suoi ordini 3 squadre di uomini d’arme. Nel corso dello stesso anno protesta una volta di più con Lorenzo dei Medici per il ritardo delle paghe  che impedisce  ai suoi uomini di essere in ordine.

1480Ha termine dopo dodici anni la sua condotta con i fiorentini.
1482
Sett.ChiesaFirenzeUmbriaAgli stipendi per pontifici per contrastare i Vitelli.
Ott.UmbriaA fine mese si scontra con gli avversari. E’ catturato  da Niccolò Vitelli con tre uomini d’arme.
1492/1497GuelfiChiaravalleLazio Umbria

Nel 1492 è ricordato in due brevi emessi dal papa Alessandro VI mediante i quali ottengono il riconoscimento (e quindi la capacità ad ereditare) tre  figlie naturali. Nell’ottobre 1493 è segnalato a Roma. Ricopre l’incarico di cancelliere della custodia dei beni apostolici. Nel 1497 affronta i Chiaravalle, entra in Todi e fa impiccare Paolo Stancolle (o di Stanverle) fatto prigioniero; due figli di quest’ultimo, uno di sei anni e l’altro di cinque, sono gettati vivi in una cisterna.

1498
Dic.ChiesaUmbriaHa un incarico nell’amministrazione militare. Procura nell’orvietano gli alloggiamenti per le truppe di Giovanni Carillo.
1500/1506ChiesaUmbria Toscana LazioA metà aprile del 1500 il consiglio comunale di Todi affida a Bernardino da Todi ed a Pietro Corrado un’ambasceria a Roma. Nel febbraio 1503 è chiamato a far parte del collegio dei priori di Todi. A maggio ricopre l’incarico, sia di cancelliere della guardia del papa Alessandro VI, sia  quello di commissario pontificio. In tale veste sollecita i priori di Todi a pagare lo stipendio dovuto a Ludovico degli Atti, che non ha partecipato alla recente congiura ai danni di Cesare Borgia. Ad ottobre  Giampaolo Baglioni cattura  nei pressi di Castiglion Fiorentino Michelotto Coreglia. Il condottiero perugino consegna il capitano spagnolo al podestà della località; quest’ultimo lo affida a Bernardino da Todi, che lo conduce a Roma come richiesto dal papa Giulio II. Di seguito collabora ancora con tale pontefice (è eletto commissario apostolico) e lo asseconda ai danni dei Bentivoglio di Bologna ed alla riconquista della Romagna. A metà luglio 1505 si trova a Sant’Angelo Romano, nella diocesi di Tivoli, allo scopo di prendere possesso di tale località in quanto l’ultimo signore Giordano Orsini è morto senza eredi. Il pontefice cede il luogo a Nicola della Torre. Nel maggio 1506 è nominato anche camerario e cancelliere di Todi. Tali incarichi sono effettivamente esercitati da due sostituti nella persona di due generi.
1513/1517Lazio

Nel 1513 è presente a Roma all’incoronazione del nuovo papa Leone X. A maggio il pontefice gli conferma l’ufficio dei cancelliere della custodia dei beni apostolici, nonché il ruolo di commissario della Camera Apostolica nel Patrimonio con il compito, in particolare, di seguire il restauro del palazzo papale e della rocca di Montefiascone.  Nel gennaio 1514 gli sono concessi dal papa 700 ducati a valere sulle gabelle e sui malefici di Todi. Muore tra la fine gennaio del 1516 e metà marzo del 1517. Sposa a Montefiascone, in seconde nozze, Isabella da Bisenzio, appartenente ad una nobile famiglia di Orvieto. Nella città abita presso la chiesa di San Giacomo. Ricordato da Luigi Pulci in “La giostra”.

 CITAZIONI

-“Il quale,..non fu solamente un soldato; egli svolse ruoli di rilievo nella curia papale, senza mai tralasciare il legame che lo univa alla sua città natale.” BAGNARINI-ORSINI

BIOGRAFIE SPECIFICHE

Bagnarini-F. Orsini. Bernardino da Todi: uomo d’armi e di corte tra Firenze, Roma e il tempio della Consolazione (1467-1517).

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