ARMELLO D ASCOLI

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Last Updated on 2023/08/25

ARMELLO D’ASCOLI  (Armilleo Bastoni)

  • 1433 (febbraio)
Anno, meseStato. Comp. venturaAvvesarioCondottaArea attività

Azioni intraprese ed altri fatti salienti

…………..Milita nella compagnia di Lorenzo Attendolo.
1415
Nov.SforzaNapoliAbbandona la compagnia, impegnata in un’aspra guerriglia con le truppe della regina Giovanna d’Angiò, allo scopo di liberare dal carcere in cui è stato rinchiuso Muzio Attendolo Sforza.
1416SforzaNapoliUmbria

Ritorna al servizio di Lorenzo Attendolo. E’ preposto alla guardia di Orvieto a seguito delle minacce degli angioini. Consegna la città per denaro a Braccio di Montone.

1423NapoliRe d’AragonaAgli stipendi della regina di Napoli. Affronta Braccio di Montone.
1424
Giu. 150 fanti e 40 cavalliAbruzzi

Prende parte alla battaglia dell’ Aquila, inquadrato nella retroguardia con Dolce Conti. Dopo lo scontro ottiene un salvacondotto per transitare in alcune provincie dello stato della Chiesa con 150 fanti e 40 cavalli.

1425
Feb.Chiesa 10 lance e 90 fanti

E’ condotto per un anno dai pontifici con 40 cavalli e 90 fanti, di cui 40 sono balestrieri. Gli è riconosciuta una provvigione mensile di 300 fiorini.

1427
Lug.LazioIl papa Martino V gli affida l’incarico di castellano e governatore di Roccantica in Sabina.
1428
Apr.MilanoVeneziaLombardia

Segue con i suoi fanti Niccolò Piccinino in Val Seriana; entra in Albino alla cui difesa si trovano 400 fanti comandati da Giovanni Matto Baldazzi e dal nipote di quest’ultimo Giovanni di Aledusio. Sorprende gli avversari a letto, senza un servizio di guardia efficiente: nell’azione sono catturati 100 fanti e 60 prigionieri di taglia. I viscontei si appropriano di numerose suppellettili e di milleduecento pezze di panno.

1431
Giu.ChiesaLazio

Il papa Eugenio IV lo conferma per cinque anni come capitano e governatore di Roccantica. Sono pure prorogati a suo favore per nove anni i frutti di un mulino, posto ad Acquasanta nell’ ascolano, che gli è  già stato assegnato da Martino V.

1433
Feb.ChiesaAccusato di tradimento, viene fatto impiccare dal patriarca Giovanni Vitelleschi. I suoi beni sono confiscati.

 CITAZIONI

“Illustre guerriero del secol XV.” COLUCCI

“El qual haveva levato et fatto homo d’arme datoli l’essere et la reputatione, et facto contestabile de molte paghe; el quale più volte giochò la prestanza, et haverebbe giuocato el sole se lo havesse in possanza.” MINUTI

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