ANTONIO DA TRIVULZIO

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Last Updated on 2023/04/12

Condottieri di ventura

2022      ANTONIO DA TRIVULZIO Conte. Guelfo. Signore di Codogno e di Pontenure. Padre di Gian Giacomo da Trivulzio.

  • 1454 (gennaio)
Anno, meseStato. Comp. venturaAvversarioCondottaArea attività

Azioni intraprese ed altri fatti salienti

……………..Milita nelle compagnie di Francesco Sforza.
1438MilanoVeneziaLombardiaAffronta i veneziani nel bresciano.
1439
Gen.Lombardia

E’ catturato nella battaglia di Toscolano-Maderno con Niccolò Terzi e Giovanni Fratto. Ai 3 condottieri è posta una taglia di 10000 ducati ridotta poi a 8000. Sarà liberato solo nel luglio 1441 in occasione del trattato di pace allorché i viscontei rilasciano il provveditore Giorgio Corner, catturato dai ducali nel 1432.

1442Commissario a Crema.
1443
Ago.SforzaChiesa NapoliMarche

Ritorna a combattere agli ordini di Francesco Sforza. Con Giovanni da Tolentino (1200 cavalli) è preposto alla guardia di Osimo. E’ presa la decisione di dare il sacco alla città prima che vi penetri l’esercito aragonese: gli abitanti prevengono l’intenzione, sorprendono nel sonno gli sforzeschi, li disarmano e li fanno prigionieri.

Sett.RomagnaA Rimini.
1444
……………..MilanoLombardiaRicopre l’incarico di commissario a Crema.
PrimaveraMilanoChiesa NapoliMarcheContrasta, sempre nella marca d’Ancona, pontifici ed aragonesi a sostegno di Francesco Sforza.
1445
Mar.UmbriaCon Bastiano da Canosa presta soccorso agli abitanti di Terni che si sono ribellati ai pontifici.
Giu. ago.Abruzzi e Marche

Si trasferisce negli Abruzzi con Bastiano da Canosa per appoggiarvi l’azione di Giosia Acquaviva. A luglio sconfigge gli aragonesi sull’ Aterno.  Ad agosto, a causa sia dell’avvicinarsi di Giovanni Ventimiglia ai confini della marca d’ Ancona, sia della ribellione di Ascoli Piceno, i due condottieri sono costretti a ripiegare verso Fermo ed a abbandonare l’Acquaviva al suo destino.

1446
Gen.MarcheA fianco di Francesco Sforza.
Sett.MilanoVeneziaLombardiaCombatte i veneziani comandati da Micheletto Attendolo. Viene sconfitto e catturato nella battaglia del Mezzano.
1447
Ago.Lombardia ed Emilia

Alla morte del duca di Milano Filippo Maria Visconti è tra i fondatori della Repubblica Ambrosiana con Teodoro Bossi, Giorgio Lampugnani ed Innocenzo Cotta. Si incontra sul Taro con lo Sforza e, a nome della repubblica, gli rinnova i capitoli della condotta già concessagli dal duca di Milano. Sempre nel medesimo periodo con Erasmo da Trivulzio ottiene in enfiteusi alcune terre dal vescovo di Parma Delfino della Pergola (a Boretto ed a Gualtieri) dietro il canone annuo di 25 ducati. A Milano abita nei pressi di Porta Romana.

Ott.Emilia

Con Luigi Bossi consegna allo Sforza al campo nei pressi di Piacenza lo stendardo di Sant’ Ambrogio ed il bastone di capitano generale.

1449LombardiaAppoggia Carlo Gonzaga. Prende parte al governo della Repubblica Ambrosiana nato in seguito alla congiura dei ghibellini  favorevoli alla causa dello Sforza.
1450
Mar.Lombardia

I milanesi lo scelgono nella chiesa di Santa Maria della Sala tra i 7 cittadini (tra i quali Pietro Francesco Visconti e Gaspare da Vimercate) incaricati di insignire il nuovo duca di Milano Francesco Sforza dei simboli del potere, con il compito onorifico di cingergli la spada alla fine della cerimonia.

……………..LombardiaRitorna al servizio dello Sforza divenuto duca di Milano. Viene cooptato nel consiglio segreto.
1453
Ago.MilanoVeneziaLombardia

Alla guardia di Milano. Si reca con la sua compagnia a Monforte alla falsa notizia che gli avversari hanno occupato il borgo esterno tra Porta Orientale e Porta Tosa.

1454
Giu.Lombardia

Muore ai primi del mese. E’ sepolto a Milano nella chiesa di San Nazzaro e Celso. Elogiato da Francesco Filelfo. Sposa Domenica Aicardi Visconti.

 CITAZIONI

-Con Bastiano da Canosa “Viros sane et rei militaris scientia et animi virtute praeditos.” SIMONETTA

-“Fu costui nel mestiero dell’armi riputatissimo..Ebbe in singolar modo il dono dell’eloquenza.” ROSMINI

-“Condottiero di chiara fama al servizio del duca di Milano Filippo Maria Visconti.” LITTA

-Sulla sua tomba è inscritto il seguente epitaffio “Antonius/ Magni Trivultii/ Pater et Joannes/ Filius

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