AMICO DA VENAFRO

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Last Updated on 2023/04/17

AMICO DA VENAFRO (Amico Santabarbara)

  • 1530 (maggio)
Anno, meseStato. Comp. venturaAvversarioCondottaArea attivitàAzioni intraprese ed altri fatti salienti
……..Milita nelle compagnie di Giovanni dei Medici.
1527
Ago.Firenze VeneziaImpero225 fantiLazioMilita sempre nelle Bande Nere. Ha il comando di 225 fanti.
Ott.LazioAffianca a Monterotondo il capitano generale della Serenissima, il duca di Urbino Francesco Maria della Rovere, con altri capitani delle Bande Nere come Pasquino Corso, Scipione da Imola, Morgente e Giovanni di Torino.
Nov.250 fantiLazio
1528
Apr.250 fantiCampaniaPrende parte all’assedio di Napoli agli ordini di Orazio Baglioni, nuovo comandante delle Bande Nere
……..ToscanaAl termine del conflitto ritorna a Firenze dove i Dieci di Balia gli assegnano una nuova condotta.
1529
Ago.FirenzeChiesa ImperoToscanaAlla difesa di Cortona con Pasquino Corso.
Sett. ott.Toscana

Si sposta ad Ossaia dopo che gli sono saldate le paghe. Deve lasciare i suoi alloggiamenti senza potere contrastare gli avversari a causa di un’epidemia che falcidia i fanti militanti ai suoi ordini. Ad ottobre passa alla guardia di Firenze (il bastione di San Giorgio) ed affianca Marzio Orsini sul colle di Giramonte. Viene attaccato da Piermaria dei Rossi. Scaccia gli avversari da un cascinale vicino a Barduccio utilizzato come base logistica per assalire le trincee fiorentine. Esce dalla città con Taddeo del Monte a Santa Maria e Tommaso Corso e si scontra con Pirro Colonna che guida un pari numero di fanti italiani e spagnoli.

Dic.ToscanaAppoggia Stefano Colonna in una sortita a Santa Margherita a Montici.
1530
Mar.Toscana

E’ ferito ad un braccio in una scaramuccia da un colpo di archibugio; rimane poi ustionato dall’esplosione di un barile di polvere da sparo colpito da una cannonata. Accanto a lui combatte il giovane figlio Lucio.

Mag.Toscana

Ha l’incarico da Malatesta Baglioni di uscire dal Monte di San Miniato al comando di un colonnello e di appoggiarlo nella sua azione alla Colombaia. Il giorno precedente dell’azione viene barbaramente ucciso da Stefano Colonna per un atto di indisciplina nei confronti di quest’ultimo: ferito al naso da una coltellata infertagli dal condottiero è finito dalle lance spezzate di quest’ ultimo con ventisette ferite. E’ sepolto nella chiesa dell’Annunziata con tutti gli onori.

CITAZIONI

-“Vecchio e valoroso capitano.” DE BLASIIS

-“Uno dei primi, e de’ più vecchi colonnelli delle bande nere di questi signori (i fiorentini).” ALBERI

-“Ebbe..nei grandi fatti dell’assedio di Firenze,,parte rilevante.” ALLODOLI

-Con Pasquino Corso e Battista da Messina “Tutti Capitani che servivano nelle Bande Nere.” ADEMOLLO

-Con Giovanni di Torino “Valentissimi ambe due nell’armi.” I. CANTU’

-“Spenge sua gente Amico in altra banda/ acciò l’alto valor di lui si spanda.” ROSEO

-“Un illustre capitano.” COLESCHI

-“Uno dei quattro capitani fiorentini che comandava la milizia nella resistenza agli imperiali di Carlo V. Fu a lungo con Giovanni dalle Bande Nere, di cui era stato discepolo. Durante l’assedio di Firenze Amico da Venafro assunse una delle posizioni più difficili e più pericolose della città. Il quartiere da lui comandato era diviso, come gli altri in quattro gonfaloni. per quanto non si abbiano notizie biografiche di questo capitano, il suo nome è strettamente legato alla disperata difesa di Firenze.” ARGEGNI

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