ALESSANDRO GONZAGA

0
2936
rocca-di-novellara
Piazzale antistante all'entrara della Rocca di Novellara

Last Updated on 2023/08/22

ALESSANDRO GONZAGA (Alessandro da Novellara, Alessandro da Nuvolara) Conte di Novellara. Signore di Novellara, Cortenova e di Bagnolo in Piano. Figlio di Giampiero Gonzaga, fratello di Annibale Gonzaga, genero di Giberto da Correggio.

  • 1496 – 1532
Anno, meseStato. Cpmp. venturaAvversarioCondottaArea attivitàAzioni intraprese ed altri fatti salienti
……….Si offre senza esito ai veneziani.
1515LombardiaSuccede al padre Giampiero nella signoria di Novellara. E’ investito dall’imperatore Massimiliano d’Austria delle terre paterne.
1517
Mar.MantovaVeneziaVenetoAccompagna a Venezia il nuovo marchese di Mantova Federico Gonzaga.
Mag.GuelfiGhibelliEmiliaHa alcuni contrasti per il possesso di Guastalla con il ghibellino Achille Torelli, appoggiato da Galeazzo Pallavicini. In suo soccorso si muove Francesco Torelli.
1520
Mag.VenetoAncora a Venezia con il marchese di Mantova.
1524
Dic.ImperoFrancia600 fantiLombardiaAlla difesa di Cremona.
1525
Dic.ImperoFrancia VeneziaLombardia

Fa da tramite tra Annibale Picenardi ed il condottiero veneziano Luigi Gonzaga per una possibile consegna alla Serenissima del castello di Cremona, in cui il Picenardi è assediato dagli imperiali.

1526
Sett.EmiliaRaccoglie numerosi fanti ed entra in Carpi.
Nov.Emilia

E’ ferito a Governolo dove  affianca i lanzichenecchi di Giorgio Frundsberg contro le truppe di Giovanni dei Medici.

1527
Mag.Lazio

Segue gli imperiali alla conquista di Roma. Partecipa all’assalto alle mura. Da piazza di Ponte giunge a piazza Santi Apostoli ove nel palazzo Colonna si trova la marchesa di Mantova Isabella d’Este. Si fa  riconoscere, gli viene calata una corda ed è issato all’interno da una finestra giacché le porte sono tutte sprangate. Giungono i lanzichenecchi ed i fanti spagnoli;  con Alfonso di Cordoba tratta sull’entità del riscatto da fare pagare a chi si è rifugiato nel palazzo con la marchesa.  Quest’ultima viene esentata dal pagamento di ogni balzello. Nel palazzo vi si sono rifugiati 1200 gentildonne romane e 1000 uomini tra ambasciatori, preti e patrizi. Il bottino è valutato in due milioni di scudi tra gioielli, denaro contante e taglie imposte per la libertà dei singoli.  Sempre durante il sacco della città il Gonzaga riscatta a sue spese Giovan Francesco della Mirandola; fa prigioniero l’ambasciatore veneziano Domenico Venier e gli impone una taglia di 5000 ducati: si vendica in tal modo di un condottiero veneziano che ha portato in precedenza la desolazione a Novellara con una scorreria. Salva in ogni caso il  Venier dalle mire di Luigi di Cordoba  scortandolo di persona  da Roma ad Ostia. I veneziani puniscono il proprio    condottiero per la sua azione ed iscrivono il Gonzaga alla propria nobiltà. Con Luigi Rodomonte Gonzaga e Fabrizio Maramaldo appoggia i fanti spagnoli nelle loro contese con i lanzichenecchi per la suddivisione del bottino. Assale i fanti tedeschi in Trastevere e ne uccide alcuni: interviene il principe d’ Orange.

1528
Mar.Puglia

Si sposta alla difesa di Molfetta con Giovanni Caracciolo; assalito da Pietro Navarro e da Camillo Orsini è in breve costretto alla resa. Viene fatto prigioniero da Orazio Baglioni. Gli è imposta a suo carico una forte taglia. Interviene a suo favore Isabella d’Este per ricordare ai veneziani quanto fosse stato generoso durante il sacco di Roma e non si fosse affatto arricchito come si crede in genere.

Mag.

Interviene a suo favore il marchese di Mantova Federico Gonzaga su sollecitazione della madre; il condottiero riesce a fuggire e si ricongiunge con l’esercito imperiale.

Giu.FranciaImpero
Lug.200 cavalli leggeriPiemonte  Lombardia

Si trova ad Alessandria con il Saint-Pol. Difende  con efficacia la rocca di Lodi, assalita dai lanzichenecchi del duca di Brunswick, con Bernardo Manara, Bernardo dalla Corona e Bastiano Pellacani. Gli avversari devono ripiegare.

Dic.PiemonteHa l’incarico di radunare 1000 fanti.
1529
Giu.LombardiaPrende parte alla battaglia di Landriano. fatto prigioniero, viene condotto a  Milano.
……….ChiesaMilita agli stipendi del papa Clemente VII.
1530
Gen.RangoniPallaviciniEmilia

Scaccia Roberto Pallavicini da Zibello per cui Ludovico Rangoni può entrare in possesso di tale località e di Tizzano Val Parma.

……….MilanoLombardiaSi reca a Cremona con il duca di Milano Francesco Sforza.
Ott.VenetoE’ segnalato al fianco di Francesco Sforza a Venezia.
1531
Apr.MilanoMediciCapitano g.leLombardia

Combatte il marchese di Musso Gian Giacomo dei Medici. Occupa Domaso, assedia in Monguzzo Niccolò Pelliccione e Gabriele dei Medici (150 fanti). Con Alessandro Bentivoglio fa scavare davanti al fossato che protegge le mura della località; dietro questo sterrato è approntata un’ulteriore opera difensiva costituita da un terrapieno alto quanto le stesse mura. Seguono nuovi lavori di sbancamento effettuati dai guastatori; giungono i grigioni ed hanno inizio i primi bombardamenti. Sono aperte grosse brecce nelle mura. Il Pelliccione fa costruire all’interno del castello un nuovo riparo dal quale sono scagliati sui sforzeschi sassi, bastoni, ruote di carri. Sono respinti tre assalti che terminano con l’uccisione di 80 uomini e più feriti. I difensori a causa della penuria di vettovaglie, dopo ventisei giorni di disperata resistenza, preferiscono abbandonare nottetempo la fortezza dalla parte presidiata dal suo luogotenente Vitaliano Borromeo. Costui sarà sostituito nel comando da Alessandro Bentivoglio.

Ott.Lombardia

Assedia Gian Giacomo dei Medici in Lecco. Viene preposto alla guardia di Como al comando di un colonnello di fanti. Ordina ad Accursio da Lodi di collocarsi a Malgrate con due compagnie di fanti.

Dic.Lombardia

Il campo di Alessandro Gonzaga si trova nei pressi del ponte di Lecco in località  Castello. Viene assalito nottetempo sotto una battente pioggia da 92 fanti capitanati dallo stesso  Medici: sorpreso  nella sua tenda (è a letto per un attacco di gotta), viene catturato con venti uomini ed il commissario ducale Tanzo.  E’ condotto a Lecco. Nel combattimento sono uccisi un suo cancelliere, un  caposquadra e molti fanti per un totale di 150 uomini. Gli avversari si appropriano pure di tre pezzi di artiglieria.

1532
Gen.Lombardia

E’ rilasciato con la promessa di pagare entro venti giorni una taglia di 600 scudi: in caso contrario promette di ritornare a Lecco.

………..CampaniaMuore a Napoli, dove è in preparazione una nuova spedizione contro i turchi. Sposa Costanza da Correggio, figlia di Giberto e di Violante della Mirandola.

  CITAZIONI

-“Alessandro ingrandì e abbellì Novellara, insieme alla moglie la coltissima Costanza di Correggio, alla sorella Camilla e al fratello ecclesiastico Giulio Cesare.” TAMALLIO

Print Friendly, PDF & Email

Rispondi