RANUCCIO FARNESE

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Castello dell'Abbadia visto dal ponte del diavolo
Castello dell'Abbadia visto dal ponte del diavolo, Canino

Last Updated on 2023/12/08

RANUCCIO FARNESE  Di Roma. Signore di Gradoli e di Canino. Suocero di Giulio Orsini.

  • 1495 (luglio)
Anno, meseStato. Comp. venturaAvversarioCondottaArea attivitàAzioni intraprese ed altri fatti salienti
1475
Ott.Umbria

Protesta con il comune di Orvieto a causa dell’arresto del suo vassallo Cristoforo da Ragante, di cui chiede l’immediato rilascio.

………BolognaAl servizio del signore di Bologna Giovanni Bentivoglio.
……..Perugia
1482
………..Napoli Firenze MilanoVenezia ChiesaRomagna ed UmbriaMilita nelle compagnie di Federico da Montefeltro. Dalla Romagna è trasferito in Umbria per contrastare i veneziani di Roberto Malatesta e per coadiuvare Niccolò Vitelli ai danni di Città di Castello.
Ott.Umbria e ToscanaAlla morte del Montefeltro si reca a Firenze per conoscere il nome del suo capitano generale. Minaccia di non ritornare in Romagna se prima non gli siano saldate le sue spettanze. Gli sono consegnati 5000 ducati (di cui 1500 dagli aragonesi, 1500 dai fiorentini ed il resto ancora dai fiorentini per conto dei ducali).
1483
Gen.FirenzeGenovaToscana

Intercede su Lucca a favore di Pompeo da Lodi, condottiero del duca di Urbino, colpevole di un omicidio commesso a Viareggio: la grazia è accordata anche per le preghiere di Niccolò Orsini.

………..130 lanceToscana

Combatte in Lunigiana contro i Rossi, i Fregoso ed i genovesi. Si porta a Massa per soccorrervi Alberigo Malaspina: quando Niccolò Orsini è costretto a lasciare le operazioni per spostarsi in Lombardia ottiene il comando  delle truppe presenti nella zona.

Ago.FirenzeFuoriusciti SienaLiguria

Assale Sarzana con 8 squadre di cavalli; si unisce con le milizie senesi e fronteggia i fuoriusciti della repubblica che hanno attaccato Saturnia. Con il suo intervento gli avversari si ritirano nello stato della Chiesa.

………..

Convince le truppe feltresche, restie a spostarsi, a trasferirsi nel ferrarese al fine di contrastarvi i veneziani.

1484
EstateFirenzeC. di CastelloUmbriaViene inviato in soccorso dei pontifici contro Città di Castello.
Ago.FirenzeGenovaToscana

Dopo la firma del trattato di pace di Bagnolo si reca in Toscana per  lottare contro i genovesi nella guerra di Sarzana. Raggiunge la Lunigiana.

Ott.Toscana

Si muove sotto Pietrasanta; presto si ammala di malaria. Trova in ogni caso l’occasione di farsi notare da Lorenzo dei Medici con un tipico gesto che piace al mondo di allora: il salto con la sua cavalcatura di un ostacolo, chiamato la Cervia, che riempie la fantasia degli astanti.

Nov.Liguria e ToscanaEntra in Sarzana. A Pisa e poi ancora a Pietrasanta.
Dic.Toscana

Si trova a Livorno con Niccolò Orsini; i 2 condottieri respingono un assalto portato alle fortificazioni del porto.

1485
Mar.ToscanaA Pisa.
Apr.FirenzeFuoriusciti SienaToscana Marche

Al campo fiorentino, presso Siena. A fine mese è segnalato  ad Urbino. Nella città nasce una rissa fra i suoi soldati ed alcuni senesi.

Mag.Toscana

Fronteggia a San Quirico, con 60 balestrieri a cavallo, Virginio Orsini che vuole unirsi con i fuoriusciti senesi. Di seguito tocca Siena e  Pisa.

Lug.Toscana

Viene inviato nuovamente in soccorso di Siena allorché la città è molestata da Giulio e da Paolo Orsini. Contrasta i fuoriusciti in Val d’Orcia.

Sett.SienaToscana
1487FirenzeGenovaLiguriaE’ presente alle conquiste di Sarzana e di Sarzanello.
1488
Feb.ToscanaSi incontra ad Arezzo con il signore di Firenze Lorenzo dei Medici.
Giu. lug.FirenzeBolognaRomagna e Toscana

In conseguenza dell’ assassinio di Galeotto Manfredi con Niccolò Orsini viene inviato dal commissario Piero Capponi a Faenza allo scopo di impedire che la città sia conquistata dai bolognesi. Questi ultimi si vogliono, infatti, vendicare della cattura di Giovanni Bentivoglio da parte degli abitanti. Ranuccio Farnese lascia Pisa, giunge a Castel Bolognese per arrivare, infine, a Faenza. Si accampa con 28 squadre di cavalli e molti fanti fuori della Porta Imolese all’ osteria di Piardo e si ferma in tale località anche per il mese seguente. Viene recuperata Piancaldoli.

1489
Gen.FirenzeFuoriusciti PerugiaLazio Umbria

Esce da Firenze con Niccolò Orsini,  giunge a Perugia; vi è ospitato da Pier Filippo della Cornia. Con Camillo Vitelli fa in modo di rappacificare con i Baglioni due seguaci degli Oddi quali Berardino Ranieri ed Everardo da Montesperelli.

Mar.UmbriaAll’assedio di Paciano con Camillo Vitelli e Ranuccio da Marciano.
1490
Dic.Venezia400 cavalliLazio

E’ condotto a Canino dai veneziani per due anni di ferma e due di rispetto. Gli sono concesse 10 paghe l’anno ed ha l’obbligo di servire in qualsiasi località.

1491
Mar.Lazio

Gli è anticipata una prestanza, della quale si rendono mallevadori il patriarca di Aquileja Ermolao Barbaro, ambasciatore veneziano a Roma, ed i romani Mario Mellini ed Agapito Rustici.

1493RomagnaSi ammala gravemente a Cesena.
1495
Mag.VeneziaFrancia600 cavalliVeneto

La condotta viene stipulata a Venezia in San Giuliano; è stabilita in due anni di ferma ed uno di rispetto; gli è concesso di sostituire  7 uomini d’arme con 14 balestrieri a cavallo. Gode di alcuni sgravi fiscali nel trevigiano per potere allevare i cavalli.

Giu.Lombardia Toscana

Si congiunge a Seniga con Francesco Gonzaga; varca l’Oglio con Bernardino di Montone e si collega con Giovan Francesco da San Severino fermo a Pontremoli.

Lug.Emilia

Esprime un parere contrario riguardo ad uno scontro con i francesi; partecipa alla battaglia di Fornovo e vi comanda, con Rodolfo Gonzaga, la seconda schiera veneziana forte di 492 uomini d’arme. Conduce l’attacco contro gli avversari; rimane ucciso in combattimento colpito mortalmente alla testa. I veneziani riconoscono la sua condotta al figlio quattordicenne, un’altra di 200 cavalli ad un figlio più piccolo, una grossa dote alle figlie. E’ sepolto nel bresciano ove si trova il suo campo. Sposa Ippolita Pallavicini.

CITAZIONI

-“Uomo il cui valore pareggiava la prudenza, dopo avere in quella giornata riaccesa la pugna in più luoghi; salvato un camerata che i Francesi avevano atterrato; e compite molte prodezze degne di sé e degli avi suoi, cadde trafitto.” CONTI

-“Nato di famiglia illustre, uomo di molte virtù.” BEMBO

-“Fu prodissimo capitano e diede prove in quel fatto (Fornovo) di sua guerresca virtù.” LITTA

-“Capitano anch’egli di rinomanza.” ROSMINI

-“Uno dei principali condottieri delle genti Feltresche.” BORNATE

-“Nato di famiglia illustre, huomo di molta virtù.” ANGELI

-Con Bernardino di Montone e Rodolfo Gonzaga “Valenti homini d’arme.” DIARIO FERRARESE

-“El famoso Rainuzo signor francho/ che tanto in arme non fece Achille.” G. FIORENTINO

“Era il signor rainuzo in un altro lato/ mostrando le soe forze il sir potente/ da franciosi fune circondato che morte gli vonone amaramente.” Da “La rotta di Parma” in GUERRE IN OTTAVA RIMA

-“El famoso Rainuzo signor francho/ Che tanti in arme mai non fece Achille/ Facendo i francesi venir mancho/ Con la sua spada che spande faville/ Ma pur al fin d’una lanza in un fiancho/ Morto fu n’havea ben più di mille/ Con le sue mani in quel dì misse al fondo/ Lassando sempre sua fama al mondo/…/ Signor ranucio el dì parea un drago/…/ E teste e gambe bracia e petti taglia/ E di sangue in terra un lago/ Come un lion famelico si schaglia.” G. SENESE

Fonte immagine in evidenza: wikimedia

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